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Sacerdozio cattolico: una setta? Io dico di sì.

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2010 17:55
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22/12/2010 16:27
 
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A mio parere quello dei sacerdoti e dei consacrati cattolici in generale è un ambiente dalle connotazioni decisamente settarie. In questo thread mi accingo a spiegare per quale ragione penso che il termine “setta” sia idoneo per descrivere l'insieme delle gerarchie cattoliche. Vediamo insieme alcuni punti.


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Giuramento di fedeltà / Voto di obbedienza / Controllo dell'educazione

Ogni sacerdote fa voto di obbedienza al proprio vescovo, il quale risponde direttamente al Papa, l'intera struttura gerarchica si fonda sull'obbedienza al superiore attraverso un giuramento. Le università ecclesiastiche e cattoliche, così come i filosofi e i teologi che insegnano nei seminari, garantiscono alle gerarchie la propria sottomissione. Caratteristica delle sette è l'obbedienza al leader spirituale, che in questo caso è riconducibile alla figura del Papa.

www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_1998_professio-fidei...


“Osserverò con cristiana obbedienza ciò che i sacri Pastori dichiarano come autentici dottori e maestri della fede o stabiliscono come capi della Chiesa, e presterò fedelmente aiuto ai Vescovi diocesani, perché l’azione apostolica, da esercitare in nome e per mandato della Chiesa, sia com­piuta in comunione con la Chiesa stessa.”




Così il CJC



“Can. 833 - All'obbligo di emettere personalmente la professione di fede, secondo la formula approvata dalla Sede Apostolica, sono tenuti: 1) alla presenza del presidente o di un suo delegato, tutti quelli che partecipano al Concilio Ecumenico o particolare, al sinodo dei Vescovi e al sinodo diocesano con voto sia deliberativo sia consultivo; il presidente poi alla presenza del Concilio o del sinodo; 2) i promossi alla dignità cardinalizia secondo gli statuti del sacro Collegio; 3) alla presenza del delegato della Sede Apostolica, tutti i promossi all'episcopato, e parimenti quelli che sono equiparati al Vescovo diocesano; 4) alla presenza del collegio dei consultori, l'Amministratore diocesano; 5) alla presenza del Vescovo diocesano o di un suo delegato, i Vicari generali e i Vicari episcopali come pure i Vicario giudiziali; 6) alla presenza dell'Ordinario del luogo o di un suo delegato, i parroci, il rettore e gli insegnanti di teologia e filosofia nei seminari, all'inizio dell'assunzione dell'incarico; quelli che devono essere promossi all'ordine del diaconato; 7) alla presenza del Gran Cancelliere o, in sua assenza, alla presenza dell'Ordinario del luogo o dei loro delegati, il rettore dell'università ecclesiastica o cattolica, all'inizio dell'assunzione dell'incarico; alla presenza del rettore, se sacerdote, o alla presenza dell'Ordinario del luogo o dei loro delegati, i docenti che insegnano in qualsiasi università discipline pertinenti alla fede e ai costumi, all'inizio dell'assunzione dell'incarico; 8) i Superiori negli istituti religiosi e nelle società di vita apostolica clericali, a norma delle costituzioni.”



Ogni nuovo sacerdote durante il rito dell'ordinazione sacerdotale deve fare questa promessa:

www.diocesidicagliari.it/aspPages/Admin/downId.asp?idDown...



Il Vescovo domanda a ciascuno dei candidati

V: Prometti a me e miei successori filiale rispetto e obbedienza?

O: Lo prometto

V: Dio che ha iniziato in te la sua opera la porti a compimento



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Celibato obbligatorio, mortificazione corporale

Le sette riescono a mantenere il controllo sui propri adepti attraverso l'imposizione di privazioni psico/fisiche, il celibato ecclesiastico obbligatorio è un tipico esempio di privazione di un diritto fondamentale dell'uomo, quello di avere una famiglia, e benché non sia affatto dimostrata la relazione tra casi di pedofilia e celibato è comunque indubbio che ostacolare il soddisfacimento di legittime pulsioni sessuali può arrecare danni nella personalità di una persona, favorendo così il processo di plagio.

www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_24061967_sacerdotalis...


“14. Noi dunque riteniamo che la vigente legge del sacro celibato debba ancora oggi, e fermamente, accompagnarsi al ministero ecclesiastico; essa deve sorreggere il ministro nella sua scelta esclusiva, perenne e totale dell'unico e sommo amore di Cristo e della consacrazione al culto di Dio e al servizio della Chiesa, e deve qualificare il suo stato di vita, sia nella comunità dei fedeli, che in quella profana.”




Un'organizzazione abusante è riconoscibile in quanto priva l'uomo dei suoi diritti, la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo testimonia la natura abusante del celibato obbligatorio.

(Dichiarazione universale Diritti umani)
www.ohchr.org/EN/UDHR/Pages/Language.aspx?LangID=itn


«Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.»




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Segreto pontificio (vedi Secreta continere)


Per le sette il riserbo è fondamentale, mentre mostrano al pubblico il proprio volto pulito ogni qual volta sia necessario impongono vincoli di segretezza agli affiliati così da non far trapelare all'esterno informazioni pregiudizievoli o squalificanti.

www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/2005/documents/hf_jp-ii_apl_20050321_cura-vigilantissima...

“Segreto pontificio: l'obbligo grave di conservare un particolare segreto imposto in affari di maggiore importanza, a norma dell'Istruzione Secreta continere del 4 febbraio 1974. ”


Art. IV

Giuramento

Coloro che sono ammessi al segreto pontificio in ragione del loro ufficio devono prestar giuramento con la formula seguente:

«Io... alla presenza di..., toccando con la mia mano i sacrosanti vangeli di Dio, prometto di custodire fedelmente il segreto pontificio nelle cause e negli affari che devono essere trattati sotto tale segreto, cosicché in nessun modo, sotto pretesto alcuno, sia di bene maggiore, sia di causa urgentissima e gravissima, mi sarà lecito violare il predetto segreto.

Prometto di custodire il segreto, come sopra, anche dopo la conclusione delle cause e degli affari, per i quali fosse imposto espressamente tale segreto.

Qualora in qualche caso mi avvenisse di dubitare dell'obbligo del predetto segreto, mi atterrò all'interpretazione a favore del segreto stesso.

Parimenti sono cosciente che il trasgressore di tale segreto commette un peccato grave.

Che mi aiuti Dio e mi aiutino questi suoi santi vangeli che tocco di mia mano».

Il Sommo Pontefice Paolo VI, nell'udienza concessa il 4 febbraio 1974 al sottoscritto, ha approvato la seguente istruzione ed ha comandato che venga pubblicata, ordinando che entri in vigore a partire dal 14 marzo del medesimo anno, nonostante qualsiasi disposizione contraria.




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Capillari servizi di Intelligence e di supervisione

Quando una setta diventa sufficientemente potente ed organizzata riesce a sviluppare sistemi di intelligence persino più efficienti di quelli degli Stati nazionali. Organismi cattolici come il vecchio Sodalizio Piano, una sorta di servizio para-segreto ecclesiastico, hanno a volte ribaltato esiti politici e cambiato il corso della storia (a tal riguardo suggerisco la consultazione del libro "L'entità" di Eric Frattini). Quando organismi settari diventano così potenti il loro operato di lobby rischia di diventare una minaccia per lo Stato laico (si confronti il recente coinvolgimento della CEI e di Tarcisio Bertone in relazione al terzo polo all'interno del parlamento italiano). I servizi di intelligence cattolici sono così capillari ed efficenti da suscitare l'invidia della maggior super potenza mondiale, gli USA.


www.ilgiornale.it/esteri/wikileaks_cablo_usa_bertone_yes_man_vaticano_prudenza/wikileaks-vaticano-bertone-usa-ambasciata-cablogrammi/11-12-2010/articolo-id=492938-page=0-co...


“Gli Stati Uniti sono interessati alla rete diplomatica del Vaticano e, in un cablogramma dell’ambasciata statunitense presso la Santa Sede, si sottolinea che il Palazzo apostolico ha "eccellenti fonti di informazione sui dissidenti, i diritti dell’uomo, la libertà religiosa, il controllo del Governo sulle popolazioni" in Cina e buone informazioni in Corea del Nord, dove "organizzazioni caritative cattoliche si recano regolarmente"”




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Coercizione della volontà


La disobbedienza ha un prezzo. Se un sacerdote decidesse di optare per un sostanziale dissenso - dal momento che dipende economicamente dalla sua organizzazione - cadrebbe nell'indigenza. Vitto, alloggio e prebende varie (persino la pensione) non gli spetterebbero più di diritto. Questa situazione fa sì che il sacerdote dissenziente debba vivere sotto il costante ricatto di dover perdere tutto, ed ecco quindi il ricatto morale, ed ecco quindi l'ennesimo aspetto settario.




Can. 1371 - Sia punito con una giusta pena:
1) chi oltre al caso di cui nel can. 1364 § 1, insegna una dottrina condannata dal Romano Pontefice o dal Concilio Ecumenico oppure respinge pertinacemente la dottrina di cui nel can. 750 § 2 o nel can. 752, ed ammonito dalla Sede Apostolica o dall'Ordinario non ritratta;
2) chi in altro modo non obbedisce alla Sede Apostolica, all'Ordinario o al Superiore che legittimamente gli comanda o gli proibisce, e dopo l'ammonizione persiste nella sua disobbedienza.


Can.1331 - §2. Se la scomunica fu inflitta o dichiarata, il reo: 1) se vuole agire contro il disposto del §1, n.1, deve essere allontanato o si deve interrompere l'azione liturgica, se non si opponga una causa grave; 2) pone invalidamente gli atti di governo, che a norma del §1, n. 3, sono illeciti; 3) incorre nel divieto di far uso dei privilegi a lui concessi in precedenza; 4) non può conseguire validamente dignità, uffici o altro incarico nella Chiesa; 5) non si appropria dei frutti della dignità, dell'ufficio, di qualunque altro incarico, della pensione, che abbia effettivamente nella Chiesa.

§4. La sospensione che vieta di percepire i frutti, lo stipendio, le pensioni o altro, comporta l'obbligo della restituzione di quanto fu illegittimamente percepito, anche se in buona fede.

Can. 1336 - §1. Le pene espiatorie, che possono essere applicate a un delinquente in perpetuo oppure per un tempo prestabilito o indeterminato, oltre alle altre che la legge può eventualmente aver stabilito, sono queste: 1) la proibizione o l'ingiunzione di dimorare in un determinato luogo o territorio; 2) la privazione della potestà, dell'ufficio, dell'incarico, di un di un diritto, di un privilegio, di una facoltà, di una grazia, di un titolo, di un'insegna, anche se semplicemente onorifica; 3) la proibizione di esercitare quanto si dice al n. 2, o di farlo in un determinato luogo o fuori di esso; queste proibizioni non sono mai sotto pena di nullità; 4 il 4) il trasferimento penale ad altro ufficio; 5) la dimissione dallo stato clericale.

Can. 1747 - § 1 Il parroco rimosso deve astenersi dall'esercitare delle funzioni di parroco, quanto prima lasci libera la casa parrocchiale, e consegnare tutto ciò che appartiene alla parrocchia, a colui al quale essa fu affidata dal Vescovo.




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Delegittimazione dello Stato


Non solo questa organizzazione impone il segreto assoluto, non solo tiene sotto ricatto i suoi adepti, non solo li priva del legittimo soddifacimento dei desideri sessuali, non solo li induce all'obbedienza, ... ma delegittima lo Stato di diritto ponendosi al di sopra di Esso. Segue una serie di citazioni di alcuni dei Papi del XX e XXI secolo.





“Nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa.” - Ioannes Paulus PP. II - Evangelium vitae

«in nessun ambito di vita la legge civile può sostituirsi alla coscienza né può dettare norme su ciò che esula dalla sua competenza», - Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. circa il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione Donum vitae (22 febbraio 1987), III: AAS 80 (1988), 98.

«Nell'epoca moderna l'attuazione del bene comune trova la sua indicazione di fondo nei diritti e nei doveri della persona. Per cui i compiti precipui dei poteri pubblici consistono, soprattutto, nel riconoscere, rispettare, comporre, tutelare e promuovere quei diritti; e nel contribuire, di conseguenza, a rendere più facile l'adempimento dei rispettivi doveri. "Tutelare l'intangibile campo dei diritti della persona umana e renderle agevole il compimento dei suoi doveri vuol essere ufficio essenziale di ogni pubblico potere". Per cui ogni atto dei poteri pubblici, che sia o implichi un misconoscimento o una violazione di quei diritti, è un atto contrastante con la loro stessa ragion d'essere e rimane per ciò stesso destituito d'ogni valore giuridico». - Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963), II: AAS 55 (1963), 273-274; la citazione interna è tratta dal Radiomessaggio della Pentecoste 1941 (1° giugno 1941) di Pio XII: AAS 33 (1941), 200. Su questo argomento l'Enciclica fa riferimento in nota a: Pio XI, Lett. enc. Mit brennender Sorge (14 marzo 1937): AAS 29 (1937), 159; Lett. enc. Divini Redemptoris (19 marzo 1937), III: AAS 29 (1937), 79; Pio XII, Radiomessaggio natalizio (24 dicembre 1942): AAS 35 (1943), 9-24.

«L'autorità è postulata dall'ordine morale e deriva da Dio. Qualora pertanto le sue leggi o autorizzazioni siano in contrasto con quell'ordine, e quindi in contrasto con la volontà di Dio, esse non hanno forza di obbligare la coscienza...; in tal caso, anzi, chiaramente l'autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso»
- Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963), l.c., 271.

“I cristiani, come tutti gli uomini di buona volontà, sono chiamati, per un grave dovere di coscienza, a non prestare la loro collaborazione formale a quelle pratiche che, pur ammesse dalla legislazione civile, sono in contrasto con la Legge di Dio.” - Ioannes Paulus PP. II - Evangelium vitae




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La riserva mentale


www.newadvent.org/cathen/10195b.htm

Peter M. J. Stravinskas, Our Sunday Visitor's Catholic Encyclopedia





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Un concetto distorto della verità, secondo cui “Mentire è parlare o agire contro la verità allo scopo di indurre in errore qualcuno che ha il diritto di conoscere la verità”. La fonte della citazione è il Catechismo della Chiesa Cattolica approvato da GPII e Ratzinger, nell'edizione succesiva si modificò la definizione (senza però contraddirla) ma è ancora accessibile in lingua inglese sul sito ufficiale del vaticano.


www.vatican.va/archive/ENG0015/__P8K.HTM



2482 "A lie consists in speaking a falsehood with the intention of deceiving."280 The Lord denounces lying as the work of the devil: "You are of your father the devil, . . . there is no truth in him. When he lies, he speaks according to his own nature, for he is a liar and the father of lies."281

2483 Lying is the most direct offense against the truth. To lie is to speak or act against the truth in order to lead into error someone who has the right to know the truth. By injuring man's relation to truth and to his neighbor, a lie offends against the fundamental relation of man and of his word to the Lord.





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RICAPITOLANDO

1. Giuramento di fedeltà / Voto di obbedienza / Controllo dell'educazione
2. Celibato obbligatorio, mortificazione corporale.
3. Segreto pontificio (vedi Secreta continere)
4. Capillari servizi di Intelligence e di supervisione
5. Coercizione della volontà
6. Delegittimazione dello Stato
7. La riserva mentale / Concetto distorto della verità


Quelli che ho appena fornito sono solo sette tra i diversi motivi che mi fanno pensare al sacerdozio cattolico come ad una SETTA ma in realtà sono molti di più gli aspetti controversi e socialmente pericolosi che contraddistinguono questa organizzazione, ma per il momento preferisco fermarmi qui.

Con quanto sopra non voglio accusare i singoli sacerdoti, che sono brave persone e molto spesso in buona fede, tuttavia quando un sistema così palesemente settario si insinua nella società civile è tutta la democrazia ad essere in pericolo e sarebbe bene quindi che lo Stato indagasse maggiormente su questa realtà prima di elargire benefici fiscali e sovvenzioni di vario genere.
[Modificato da Felio69 22/12/2010 16:31]
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