Presentato al Torino Film Festival "L'era legale", l'ironico film-mockumentary di Enrico Caria: camorra e crisi-rifiuti diventeranno un ricordo grazie al sindaco Amore, interpretato da Rispoli. Il sindaco De Magistris apprezza
La camorra? Scomparsa. Lo scontrino fiscale? Un obbligo, anche per un lavavetri. La droga? Legalizzata. La Napoli del 2020 è una città in cui l’illecito diffuso è un ricordo via via più sbiadito. Perché ne “L’era legale”, il film-mockumentary di Enrico Caria appena presentato al Torino Film Festival, lo scenario futuristico e poco verosimile è quello di una città che ha sconfitto il malaffare attraverso la legalizzazione della droga, facendo della metropoli all’ombra del Vesuvio un modello di eccellenza invidiato da tutto il mondo.
Merito del sindaco Nicolino Amore, interpretato da Patrizio Rispo, un improbabile politico nato da un padre parcheggiatore abusivo e da una madre che vendeva sigarette di contrabbando: un’esperienza in galera e qualche anno in Inghilterra gli hanno fatto comprendere come cambiare le cose. E ci è riuscito.
Nel documentario s’intrecciano dunque espedienti narrativi carichi di satira (tra gli altri interpreti, Renzo Arbore e la Rossellini) e pillole ultra-realistiche, grazie anche anche gli interventi di Tano Grasso, Carlo Lucarelli, Vincenzo Macrì ed altri esperti di malavita e proibizionismo, illegalità e monnezza.
Il filo conduttore resta la consapevolezza che la camorra tragga giovamento dal proibizionismo: si arriva così al paradosso delle discariche illegali che diventano a norma, risolvendo l’atavico problema della spazzatura e mettendo in difficoltà la malavita. E la droga somministrata sotto controllo medico manda il tilt il sistema, obbligando gli affaristi del 2020 – laurea in economia e inglese perfetto – ad abbandonare la criminalità. Il film, che fa sorridere e riflettere, arriverà nelle sale - dopo l’apprezzata anteprima torinese – il prossimo 13 gennaio.
E il film sembra essere stato apprezzato anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha commentato: «Affronta con ironia temi seri, e ci sono aspetti curiosi. È stato realizzato prima della mia campagna elettorale, prima addirittura dell'ipotesi di una mia candidatura, ma ci sono analogie: il tema rifiuti, che come me il sindaco Nicolino Amore vuole affrontare con raccolta differenziata e compostaggio. Basta con il massacro del territorio e le cricche per gli appalti degli inceneritori».
Fonte
P.S. se ci arriveremo al 2020, tra tdg, nostradamus e i Maya...
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Mauro