Lo scorso giugno i cittadini italiani hanno preso una posizione precisa, in occasione dei referendum su acqua e nucleare, mostrandosi determinati ad eliminare i profitti privati dalle tariffe sul servizio idrico nazionale. Decisione alla quale, però, non è seguito alcun cambiamento reale.
Ecco perché il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua è tornato in piazza, informando ancora una volta i cittadini sulla necessità di svincolare servizio e bolletta da speculazioni e profitti privati. Dopo più di un'ora di occupazione della sede del Ministero dell'Ambiente, il Forum Italiano ha così ottenuto l'incontro con il ministro Corrado Clini. Si è così creata l’occasione per presentare al Ministro alcune richieste in merito ai referendum sull'acqua dello scorso giugno e al rispetto degli esiti dello stesso, sia in riferimento alla gestione pubblica e partecipativa dell'acqua, sia riguardo all'abrogazione dalla tariffa pagata dai cittadini della quota relativa alla “remunerazione del capitale investito”, ovvero i profitti del gestore.
Durante l’incontro, si legge in una nota del Forum Italiano, il ministro Clini si è impegnato a far rispettare l’esito referendario in materia tariffaria sull’acqua. Importante anche segnalare l’intenzione del ministro di avviare un percorso di confronto con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua in merito alle proposte sul finanziamento del servizio idrico. A questo proposito il ministro Clini afferma: «va collocata la decisione, voluta dal referendum, di eliminare dalla tariffa la remunerazione del capitale investito». Mossa che va portata avanti, ricorda Clini, con una consapevolezza: «tutela e gestione efficiente richiedono investimenti e manutenzioni impegnative» da assicurarsi «senza generare vantaggi speculativi e rendite finanziarie per i gestori».
Nel corso dell'incontro con gli attivisti del Forum per l'acqua, il ministro ha inoltre ricordato come il Governo abbia adottato, nelle settimane successive all'insediamento, una norma contenuta nel decreto Salva - Italia che prevede da un lato la regolamentazione delle tariffe - affidata all'Autorità dell'energia - e dall'altro il riordino complessivo della gestione del sistema idrico italiano per assicurare l'uso efficiente e ben distribuito dell'acqua. Il ministro ha infatti sottolineato come il governo abbia adottato nelle settimane successive all'insediamento una norma contenuta nel decreto Salva - Italia che prevede da un lato la regolamentazione delle tariffe - affidata all'Autorità dell'energia - e dall'altro il riordino complessivo della gestione del sistema idrico italiano per assicurare l'uso efficiente e ben distribuito dell'acqua.
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Mauro