Testimone di Geova suicida all' Olimpico Si e' lanciato dagli spalti dell' Olimpico sotto gli occhi di 77 mila "fratelli", ignari per lo piu' del dramma che si e' consumato in pochi istanti alle loro spalle. Heloy Barrero Perez, spagnolo di Valencia, 27 anni, ha scelto Roma e il congresso internazionale dei Testimoni di Geova per mettere fine a una vita difficile, segnata da crisi depressive e schizofrenia. Inutile l' apparato di sicurezza schierato dalle sette del mattino, inutile il tentativo di un usciere di aggrapparsi alle gambe del ragazzo per salvarlo. Erano le 9.30, sugli spalti i delegati di 18 paesi diversi (dalla Croazia al Libano, dagli Stati Uniti al Giappone) stavano prendendo posto per la seconda giornata del congresso "Insegnanti della Parola di Dio", che si concludera' oggi. Heloy era con la sua delegazione, 2.715 Testimoni arrivati da un po' tutta la Spagna giovedi' sera. Sembrava tranquillo, pronto a sedersi con i "fratelli" in curva Nord, nel settore riservato agli spagnoli e ai portoghesi. Invece all' improvviso si e' lanciato verso la rete in cima alla gradinata, l' ha scalata e si e' lanciato nel vuoto. "Un usciere - racconta Oscar Martinez, di Madrid, capo della delegazione - ha visto Heloy aggrapparsi alla recinzione, lo ha rincorso, ha tentato di afferrarlo. Purtroppo e' arrivato troppo tardi". Venti, venticinque metri il volo del iovane "fratello". Il corpo di Heloy e' rimbalzato sul tendone blu del "Lunch box distribution" all' altezza del cancello 49, quindi si e' schiantato sull' asfalto. "Si e' sentito un gran botto", e' il primo ricordo di uno degli addetti, poi e' stato il momento degli strilli e dei pianti fra i Testimoni che man mano accorrevano. Fra loro c' erano anche alcuni medici, ma non hanno potuto far nulla per salvare il ragazzo. Heloy era morto all' istante, anche se il decesso e' stato constatato poco dopo al San Giacomo. "Era malato da diversi anni - spiega Martinez - e seguiva una cura farmacologica per la schizofrenia. Ieri (venerdi' per i lettori, ndr) aveva seguito i lavori per tutto il giorno, pero' era chiaro che non stava bene. Se ne stava in disparte, non parlava con nessuno". Uno stato d' animo in stridente contrasto con l' atmosfera di festa del congresso, con gli inni e le foto di gruppo.
Il suicidio di Heloy e' passato quasi inosservato anche tra i connazionali, fra i quali gli agenti del commissariato Prati hanno individuato soltanto tre testimoni, compreso l' usciere che ha tentato di salvare il giovane. La mattinata e' trascorsa secondo il calendario previsto ed e' culminata alle 12 con il battesimo di 626 Testimoni: otto anni il piu' piccolo, 86 il "decano". Nemmeno una parola, ai microfoni, sul volo suicida del "fratello" spagnolo.
P.S.:
Questa è una notizia dell'anno scorso, forse qualcuno l'avrà già letta, ho voluto evidenziare la parte in rosso, per far notare la grande strafottenza (scusate il termine) e l'indifferenza davanti a questa triste tragedia, come si dice, the show must go 0n (lo show deve continuare).
Fonte
Mauro