Allergie in aumento, bambini troppo puliti
Tratto da " Focus"
Non c’è dubbio: le allergie sono un fenomeno in aumento. in Italia, così come in tutti i Paesi sviluppati come l’Italia, il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale (nell’80% dei casi provocata da allergie), il 18-20% soffre di rinite allergica, mentre il 10 % può presentare dermatite atopica.
I dati sono emersi nel corso della Quarta Giornata del Bambino Allergico, organizzata a Roma dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Alama (Associazione laziale asma e malattie allergiche), Federasma (Federazione italiana delle associazioni di sostegno dei malati asmatici e allergici) e Siaip (Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica).
Un boom di allergie. Delle percentuali sicuramente più alte rispetto al passato: “Nel nostro Paese – mette in evidenza il Professor Giovanni Cavagni – Responsabile di Allergologia Pediatrica pressol’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - dal 1950 ad oggi, si è passati da un 10% della popolazione colpita in generale da una manifestazione allergica, ad un allarmante 30%, che include bambini ed adolescenti in età scolare. Un vero e proprio boom di al­lergie, tale da considerarle oggi una vera e propria malattia sociale.”
Siamo troppo ‘puliti’. Quali le cause di questo incremento? “I fattori sono molteplici - risponde il prof. Giovanni Cavagni - Innanzitutto il fenomeno va collegato alle condizioni di eccessiva pulizia - per non dire proprio di sterilità - in cui vivono i nostri bambini, soprattutto nei primi mesi dopo la nascita".
“Per carità, sicuramente il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni igieniche nelle quali viviamo oggigiorno ha portato a ridurre l’incidenza di alcune malattie anche gravi, come la tubercolosi o l’epatite B, ma col bambino sano non bisogna esagerare a creare preventivamente un ambiente troppo sterile”.
Il sistema immunitario rischia di ‘confondersi’. “In condizioni normali, infatti, il nostro sistema immunitario riesce a capire bene quali sono i ‘buoni’ e i ‘cattivi’ e, man mano che matura, si adatta a combattere germi, virus e batteri, che riconosce come suoi nemici, mentre impara a tollerare quel che gli fa bene e gli serve per nutrirsi” prosegue il prof. Cavagni. “Se l’ambiente che circonda il bambino predisposto all’allergia è troppo sterile, i ‘cattivi’ vengono meno.
La conseguenza? Il sistema immunitario, non trovando più i bersagli esterni cui è deputato naturalmente, va alla ricerca di nuovi nemici da combattere, e li individua tra le prime sostanze con le quali è venuto a contatto sin dalla vita fetale, ossia gli alimenti assunti dalla mamma.
Franco
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
www.esserecattolici.it