Catturalo, cestinalo o uccidilo: le precauzioni per non prenderlo e non trasmetterlo
Poche regole per evitare il contagio.
Non c'è bisogno di arrivare ai livelli di precauzione dei laboratori scientifici per difendersi dal virus AN1H1. la prima regola: lavare accuratamente le mani spesso e dopo ogni colpo di tosse o starnuto.
Prima dell’infezione
Insaponare spesso e a lungo (contando lentamente fino a 20) le mani, con acqua calda, e asciugarle.
Non toccare occhi, naso e bocca se non dopo aver lavato le mani.
Evitare i luoghi affollati e riduci il contatto con i soggetti che tossiscono o sternutiscono.
Poiché i sintomi insorgono circa 24 dopo l’infezione e poichè in quelle 24 ore i colpi di tosse o gli sternuti contengono già virus, imparare a tossire e sternutire sempre in modo educato: aprire completamente un fazzoletto di carta pulito, coprire naso e bocca, soffiare, chiudere e gettare nella spazzatura dopo ogni uso: i virus vivono parecchie ore sul fazzoletto. Lavare poi le mani prima di toccare maniglie o superfici: le mani sporche trasferiscono i germi su qualsiasi cosa si tocchi. Lavare spesso anche le maniglie delle porte con normali detersivi di pulizia.
Dopo l’infezione
Stare a casa almeno per 5 giorni dall’inizio dei sintomi, e almeno 24 ore dopo la scomparsa naturale (cioè dopo aver sospeso gli antipiretici) della febbre.
Praticare con particolare cura l’etichetta della tosse e dello sternuto anche nei 10 giorni successivi alla fine dei sintomi perchè alcuni esami (Pcr) hanno individuano il virus nella saliva dei convalescenti fino a 10 giorni dopo la fine della febbre.
Le mascherine invece non servono a meno che siano del tipo N59, usate dai medici in sala operatoria. Ma servono a frenare l’infezione del medico che le indossa al paziente, non a prevenire l’infezione del medico. Inoltre sono estremamente scomode.
Franco
segue
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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