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L'inquisizione

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 14:09
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06/12/2009 14:31
 
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L'inquisizione è stato senz'altro uno dei capitoli più macabri della nostra storia. E' il periodo più tetro e tenebroso di tutta la storia delle religioni cristiane. La dittatura psicologica era alle stelle e ci sono stati dei veri e propri massacri ingiustificati.
Mi vergogno di quello che le chiese tutte fecero in quel periodo!!!

Posso senza timore di smentita paragonare quello che era il periodo dell'inquisizione al periodo attuale che vive l'Islam. Ciò che l'Islam è adesso, la cristianità lo è stato nel medioevo quando l'inquisizione caratterizzava la "vita" sociale delle comunità di allora.

Devo però riconoscere che le torture e le condanne erano in mano al braccio del potere secolare e non in mano al clero. I tribunali dell'inquisizione si radunavano per determinare o meno la colpevolezza dell'inquisito lasciando poi allo Stato come attuare l'eventuale verdetto di colpevolezza. Una grande colpa l'avevano quindi soprattutto i governanti i quali attuavano per motivi politici (sì perchè l'eresia dottrinale veniva vista dai regnanti una minaccia alla propria egemonia sociale in quanto in quel periodo non c'era una netta distinzione fra potere politico e potere religioso) delle vere e proprie stragi. Attribuisco perciò questo periodo oscuro all'ignoranza della società medioevale in generale più che a una colpevolezza principale del clero.

Prova ne è che anche quando seguaci cristiani come Martin Lutero si separararono dalle gerarchie vaticane aprendo fondando le loro chiese, gli appartenenti a tali chiese si comportarono con la stessa violenza del mondo cattolico. Questo per me è indicativo del fatto che l'ignoranza era caratteristica di tutta la società civile e non di un preciso ristretto gruppo esistente. Abbiamo testimonianze storiche di genocidi e stragi protestanti contro gli odiati cattolici. Anche in questo caso però sono più propenso a considerare che i reali motivi della caccia all'eretico erano dovuti in principal modo a ragioni politiche mascherate con la scusante delle ragioni religiose.

Studiosi del periodo medioevale, oggigiorno, dicono che però le testimonianze ricavate sul periodo dell'inquisizione da documenti archeologici scritti dagli illuministi, stonavano parecchio con quanto invece riportato dalle documentazioni dei tribunali ecclesiastici medioevali. Si nota cioè una tendenza degli illuministi a dipingere in cattiva luce il periodo medioevale a loro antecedente, per dare maggiore forza e valore alla bellezza del periodo "dei lumi" rispetto al periodo "buio" del medioevo. Fra gli artifici usati per mettere in evidenza questo aspetto c'è anche il rigonfiamento dei numeri delle vittime dell'inquisizione e una certa fantasia nel descrivere come avvenivano le torture. Per contro nei documenti correnti dei tribunali ecclesiastici medioevali non vengono descritte le torture e le condanne nei numeri e nello stesso tono riportato nei reperti archeologici degli illuministi. Questo porta gli storici a ridimensionare l'idea negativa sul periodo "buio" del medioevo.

Ciò nonostante non si può negare che è stato un capitolo buio e rappresentante di ciò che la follia umana può arrivare a raggiungere.

Purtroppo la follia umana però è comune a tutte le religioni che sono esistite nel passato, comprese anche le religioni pagane che, ad esempio, consideravano giusto, per placare l'ira degli dèi, dare in sacrificio donne e bambini, bruciandoli nel fuoco. Questa usanza era talmente in voga nel periodo in cui gli Israeliti erano sotto la Legge di Mosè che, influenzati dalle consuetudini religiose pagane, anche degli Israeliti sacrificarono i loro bambini per gli dèi.

Purtroppo fanatismo e politica hanno adombrato lo spirito sano di parecchie religioni. Ecco perchè dico che bisogna sempre distinguere il fanatismo religioso da quanto una religione realmente proclama nei suoi princii ed insegnamenti fondamentali.

Questo il mio pensiero al riguardo. Buona domenica.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 06/12/2009 15:12]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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