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"USCIRNE"..è più facile per chi ci è NATO, o per chi è DIVENTATO? (tdg)

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2012 21:23
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[SM=g6233] Ciao a tutti [SM=g6233]



una domanda che pongo a tutti: (anche a me stesso)

Uscire fuori, abbandonare, non voler più far parte dei TDG [SM=g8862]
è più "semplice" per chi è nato dentro "la verità", o per chi in qualche "rircostanza particolare", lo è diventato??

penso sia un argomento interessante, e "degno" di molti pareri, e approfondimenti!




una stretta di [SM=g1902224]




Pierino



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30/01/2010 20:31
 
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Io ti dico la mia.....
Come ti ho spiegato oggi, caro Piè, per considerare questa domanda è necessario chiarire alcuni fattori preliminari.

Colui che è nato in una famiglia tdg, ha molte limitazioni sulla conoscenza del mondo esterno al geovismo.

Questo abbraccia il sociale, il religioso, il politico e anche l'aspetto umanitario.

Nel sociale perchè loro sono abituati e inclini a fare tutto solo socialmente tra loro.... divertimento, lavoro, occupazioni, hobby ecc.

Religioso perchè fuori della loro religione non amano assolutamente fare confronti e mettersi in gioco, in quanto anche solo l'idea è già sinonimo di apostasia.

Politica... non ne parliamo! Non esiste alcun partito capace di reggere il confronto con quello geovista e forse questo è l'unico punto s ucui potremo anche trovarci d'accordo.

L'aspetto umanitario, purtroppo, è quello su cui c'è abbastanza acqua da far affondare la loro umanità.

Fuori dei loro bisognosi, è la società che deve occuparsi dei più poveri. Quindi niente opere buone a livello organizzativo, caso mai, solo ed esclusivamente individuale quand oquesta individualità non è compromessa dalla soffocazione fanatica di dare tutto a Geova!

Chi entra invece nel geovismo da adulto, ha delle conoscenze cognitive del mondo esterno, compreso quelo che può essere appunto il valore umanitario, religioso alternativo, per quanto discusso e obiettato.... e anche quando pensa solo lontanamente a una sua eventuale fuori uscita dal geovismo, non è così atterito e terrorizzato perchè non conosce nulla del "mondo di fuori"!

Tieni anche conto che per il tdg, tutto quello che esula dalla loro sfera religiosa è satanico, demoniaco e per tanto da evitare assolutamente.

Per fortuna, ci pensa il mondo consumistico a equilibrare un poco le cose e ad attirare e quindi e far entrare in conflitto con le disposizioni geoviste questa assoluta "apparteid" a Geova!

Lo mostra il fatto che sempre più tdg giovani e anche meno giovani, siano prede dell'elettronica, dei motori, delle case belle e moderne, e delle attrazzioni "MONDANE".

Spero di essere stato chiaro, ma nel caso non fosse... sai dove trovarmi... Shalom.
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31/01/2010 12:28
 
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Anch'io trovo interessante questo argomento da sviluppare, anche se sarebbe più logico farlo avendo in mano delle statistiche attendibili.
Per ora dobbiamo solo attenerci al nostro punto di vista, anche se tempo fa, se non ricordo male, è stato fatto un sondaggio su infotdg, per vedere se fossero più numerosi i fuoriusciti che erano stati tdg dalla nascita o meno.

Da parte mia, pur condividendo gran parte del commento di Sonny, penso che siano più numerosi i fuoriusciti nati "nella verità" rispetto a quelli che sono diventati tdg in età adulta, soprattutto se i nati nei tdg sono ancora giovani.

E' infatti questo mondo a loro sconosciuto che li attrae. Si sentono diversi dai loro compagni di scuola, di lavoro.. vedono i loro compagni divertirsi, viaggiare, farsi tanti amici, fare carriera nel mondo del lavoro, ecc.. e loro, niente!
Loro devono spendere tutte le loro energie predicando, preparandosi per le adunanze, andando alle adunanze, andando a cena da fratelli e SOLO da loro.

Tutto questo, nel tempo, diventa pesante e intollerabile per un giovane e anche per un giovane adulto, ed ecco che, non appena capita loro l'occasione, prendono il volo [SM=g10666]

C'è chi esce dall'organizzazione per potersi divertire di più con gli amici o perchè stanco delle restrizioni, spesso inutili ed esagerate, imposte dalla società, c'è chi esce senza pensarci due volte non appena sente puzza d'imbroglio essendo venuto a conoscenza di certe verità nascoste dall'organizzazione, c'è chi esce perchè ritiene assurdi certi intendimenti i quali non trovano riscontro con quelli più accreditati portati avanti da altre religioni...

Insomma, penso che i nati in famiglie tdg se ne escano più numerosi perchè stanchi di vivere DA SEMPRE una vita del genere.

Invece chi da adulto ha fatto una scelta ragionata e ponderata, difficilmente trova i motivi validi per ammettere di aver sbagliato scelta religiosa. Piuttosto si infila la testa nella sabbia come gli struzzi pur di non ammettere di aver sbagliato!

Chi nasce nei tdg capisce che non ha colpa se si ritrova in quella religione ed è quindi più facilitato ad uscirsene, chi ci diventa, invece, ritiene che la responsabilità ricada tutta su se stesso ed è dura capire e rimediare all'errore.

Spesso, chi diventa tdg per scelta, ci muore.
Per questi ultimi potrebbe esserci qualche possibilità di fuoriuscire se la loro scelta risale a pochi anni addietro, cioè passata l'esperienza felice del "love bombing" e quando la vita da tdg comincia a diventare una routine. Ecco, in quel momento è più facile, secondo me, che un tdg riesca a capire l'errore della wts se qualcuno glie lo facesse notare, anche perchè, come diceva Sonny, il ricordo della vita "nel mondo" è ancora fresco e la capacità di ragionare con mente aperta non è ancora inibita del tutto.

Concludendo, ritengo che i nati tdg fuoriescano più numerosi rispetto a coloro che ci sono diventati scegliendo da sè.

Ciao
Ely


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31/01/2010 18:19
 
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Dico la mia....

Per quel che riguarda coloro che son nati dentro, penso che sia molto più difficile abbandonare la Wt.

Son stati addestrati in quel ‘solco’ mentale, sin dall’infanzia e si sà che il dipartirsi da certi modelli mentali dell’infanzia è molto difficile. Penso a diversi modelli mentali per esempio : vedere un padre alcolizzato che picchia la madre, inciterà il piccolo che diventa adulto a ripetere quello schema mentale : bere e piccchiare la moglie.
Oppure a una vittima di abusi sessuali che si ritrova a pensare che é giusto, che cosi si fà con un padre o altro parente che ti ama. E a sua volta rischia di ripetere quegli atti sui figli, una volta adulto.
Questi esempi non hanno nulla da vedere con la religione, ma servono solo a mostrare come la mente sin da piccolo sarà modellata a pensare in un certo modo (sbagliato) ma che per la persona fà senso, è logico, perciò lo applicherà nella sua vita.

Parlando ora di religione, ecco essere allevati da piccolo in una setta, o tra i TG, ti inculca quel modello mentale, che quello sia il giusto modo di adorare Dio. Non ci si prende la briga, crescendo, di cercare o esplodere altre possibilità, quello è il cammino tracciato dai genitori, e loro sanno bene in cosa si sono imbarcati….
Con il tempo, se non vi sono fattori esterni eclatanti, il granello di sabbia nel meccanismo, sotto forma di profondi dubbi, o cattiverie e ingiustizie subite, dunque un «evento scatenante », non si abbandonerà quella via, perché si continua a pensare che sia la migliore e non vi è ragione di cercarne un’altra.



Mentre, invece divenendo TG piu tardi, nel corso della vita, ci si viene a trovare sotto il controllo mentale della WT. Si comincerà a pensare e a vedere le cose come vogliono (loro) che noi le vediamo.
Pian piano guadagnano la fiducia e la riverenza dell’individuo verso i capi, al punto di collocarli allo stesso livello o quasi di Dio e di suo Figlio.
Si comincerà ad essere disposti a molte rinuncie pensando erroneamente che sia Dio che lo richiede.
Ci si ritrova così carichi di impegni che non si ha più il tempo di meditare per proprio conto, per fare ricerche al di fuori dell’ambito ristretto in cui ti sei confinato.
Non si ha più la possibilità di confrontarsi e se lo si fà sarà sempre a spada tratta in difesa dell’Organizzazione.

Penso perciò, che solo quando questa fiducia nella dirigenza viene a crollare a causa di dottrine che non condividiamo, o sgarbi e cattiverie fatteci da anziani o altri nominati, o quando si realizza che non si può esprimere il prorio malcontento o dubbi, allora comincia la fase del risveglio e della rivendicazione delle proprie libertà.

Comunque, penso che nella fase della realizzazione ‘del grande inganno’, per colui che vi è nato dentro, il crollo di ogni certezza e modello viene distrutto, come nel nostro caso, una vita intera dedicata a una causa che non aveva nulla nè di nobile, nè veritiero, ti fa sentire sgomento, inutile.

Ma fortunatamente, quel periodo passa, siano mesi o anni per alcuni e si ricomincia a vivere a ‘uscire dal solco mentale’, ci si crea altri valori, altri obiettivi che rimpiazzeranno i precedenti.
E la vita diventerà di nuovo valevole di esser vissuta!!!

Ora spero che altri contribuiscano a questa discussione!
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"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré




Claudia
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31/01/2010 19:22
 
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Penso che i punti di vista differiscano a seconda delle esperienze personali vissute.
Io ho sempre notato che i maggiori "inattivi" e deboli spiritualmente o che addirittura vivono una doppia vita soo figli di tdg nati "nella verità", invece quelli divenuti tdg tramite una scelta (secondo loro ) meditata e ponderata, difficilmente si raffreddano spiritualmente, a meno che, come dici tu, non succede qualcosa che di botto fà aprire gli occhi, e allora lì crolla tutto, come è successo a me.

In quanto alle conseguenze della fuoriuscita, allora il discorso è diverso: chi è nato tdg avrà difficoltà di adattamento al mondo esterno in quanto completamente a digiuno della realtà della vita al di fuori della "gabbia d'oro", mentre chi aveva precedentemente vissuto fuori dai tdg prima di diventarci, sarà facilitato a ricrearsi una vita senza particolari difficoltà.


Ciao
Ely


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31/01/2010 20:03
 
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Io ho capito che

la domanda di Pierino era:

E`più facile abbandonare i TG per uno nato dentro o uno che vi è entrato dopo?

Non penso che la domanda fosse: Si abbandona la Wt più facilmente se ci si è nati dentro o se lo si è divenuti più tardi....

Dunque non so se ho capito male, io ho risposto alla prima domanda!
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Henri Poincaré




Claudia
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01/02/2010 15:38
 
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Claudia, io non volevo certo contraddirti, e non voglio assolutamente far capire che ho ragione io piuttosto che tu, ho solo detto che le risposte alla domanda di Piero sono differenti a seconda delle esperienze vissute di prima persona. Io ho raccontato quel che ho constatato, e tu quel che hai constatato tu o quel che il logico ragionamento ti induce a pensare.
Inoltre la differenza tra la prima e la seconda domanda da te citata io non la vedo, quindi in realtà, sempre secondo il mio punto di vista, abbiamo risposto alla stessa domanda esponendo punti di vista differenti, ecco tutto.


[SM=g9481] Ely





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01/02/2010 17:47
 
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Carissima Ely
mica voglio entrare in conflitto. Mi è sembrato che alcune risposte non c'entravano con la domanda, tutto qui! Evidentemente allargandosi sull'argomento ci sarebbe tanto, tanto da dire.

No problem for me! [SM=g9962]
[Modificato da deep-blue-sea 01/02/2010 17:48]
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Claudia
02/02/2010 23:31
 
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Ho trovato le considerazioni fin’ora espresse degne di nota.

Vorrei menzionare un’altra condizione con la quale alcuni nati TDG potrebbero trovarsi a fare i conti nell’eventualità che volessero abbandonare la loro fede.

Mi riferisco al fatto che potrebbero avere dei “sensi di colpa” nei confronti dei loro genitori che li hanno allevati in tale fede o sentirsi in qualche modo dei “traditori”, anche nonostante il motivo di tale intenzione sia l’aver scoperto che ciò che gli è stato insegnato non corrisponde al vero. Oppure proprio per tale motivo potrebbero provare rammarico pensando a come i loro genitori siano stati imbrogliati , e vedendo come questi loro cari si rifiutino di aprire gli occhi fidandosi di più di perfetti sconosciuti piuttosto di chi ha nelle vene il loro stesso sangue. Ovviamente questo secondo punto vale anche per quelli che sono diventati TDG da adulti ma che hanno familiari e parenti nella stessa organizzazione religiosa.

Quello che ho menzionato si riferisce ad alcune delle difficoltà che si potrebbero verificare nel caso qualcuno voglia abbandonare la WTS , ma certamente se le motivazioni sono valide non potranno impedire che ciò avvenga.



[Modificato da jack-l'indipendente 02/02/2010 23:46]
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02/02/2010 23:43
 
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E' vero Jack, dev'essere terribile!

Anch'io, che ho cominciato a studiare coi tdg a 18 anni mentre mia madre mi ha seguita qualche mese dopo e gli altri familiari avevano già iniziato da un anno, sento la sensazione da te descritta, figuriamoci chi ci è nato.. in effetti si rinnega quel che i genitori gli hanno insegnato da sempre convinti di trasmettere un tesoro inestimabile..

Ciao
Ely

[Modificato da Elyy. 02/02/2010 23:45]
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[SM=g10324] [SM=g10324] mannaggia.......stò sempre più "NOTANDO",
che tanti ex son "peggiorati",è penso sarebbe meglio per loro, che
rientrassero a far parte del popolo di dio... dei TDG [SM=g10324] [SM=g10324]

[SM=g10897] [SM=g10897]

[SM=x2610547]


Piero



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