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PREVENZIONI UTILI E INUTILI

Ultimo Aggiornamento: 07/03/2010 17:03
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07/03/2010 01:02
 
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Gli screening sono spesso inefficaci. Meglio intervenire prima di ammalarsi adottando stili di vita sani e andando a scuola più a lungo.

Prevenire è meglio che curare, aforisma di buon senso. Sempre che si tratti di vera prevenzione. Perché bisogna intendersi su che cosa si vuole prevenire e soprattutto come. Già Ippocrate invitava i medici “prima di tutto a non fare danni”. E invece molte pratiche “preventive” alla verifica si rivelano nocive, mentre si spendono pochi soldi in prevenzione utile.
Partiamo dagli esami utili.

Screening da fare.

Tre sono consigliati anche in assenza di sintomi.

1)Mammografia.

2)Pap Test. Il tumore del collo dell’utero è letale soprattotto nel Terzo modno. In Italia è in costante diminuzione: 1000 decessi l’anno, in pratica solo nelle donne che non fanno il pap test; è lentissimo, oltre 10 anni per diventare invasivo e in quell’intervallo ci stanno 3 pap test; se uno è positivo un piccolo intervento è risolutore. Nel Sud (dove si concentra la mortalità) ci sono ampie aree in cui le Asl non offrono l’esame. C’è anche un test genetico del virus, promosso dall’azienda produttrice: è utile solo come esame di 2’ livello in caso di dubbi. E poi c’è il vaccino contro Hpv, il virus che causa il tumore, che va eventualmente fatto prima dell’inizio della vita sessuale. Sul mercato ce ne sono due ed entrambi contengono i due ceppi (16 e 18), responsabili del 65% dei ceppi cancerogeni; chi si vaccina deve fare comunque il pap test triennale.

3)Esame delle feci.
Una revisione Cocharane, cioè uno studio approfondito che tiene conto dei risultati di molte ricerche, ha calcolato che fra 10 mila individui che si sottopongono alla ricerca del sangue oculto nelle feci per 10 anni, se ne salvano, grazie alla prevenzione, 8,5. Anche il gumorer del colon ha un tempo di trasformazione lungo; se il test risulta positivo si ricorre alla colonscopia, che però è aggravata da complicazioni: ogni 1.000 colonscopie ci sono 0,6 perforazioni del colon, 4,8 emorragie: totale 5 complicanze importanti. Cui si aggiunge 1 decesso ogni 17 mila colonscopie.

Screening inutili.

Poi si entra nella zona in cui il bilancio rischio-beneficio è decisamente sfavorevole e l’esame di diagnosi preventiva sconsigliato. Dal 1950 a oggi infatti la diagnostica ha fatto progressi superiori alla capacità terapeutica

1)Prostata. Un esempio è la diagnosi “precoce” del tumore alla prostata: la settimana di sensibilizzazione per questo tumore “facilmente diagnosticabile, curabile e diffuso” coincide con la Festa del papà ed è promossa da un’azienda farmaceutica e da un’associazione di urologi. Serve la diagnosi precoce? A 50 anni più del 35% dei maschi ha un tumore della prostata e a 80 anni circa il 70%. Ma la stragrande maggioranza morirà “con” il cancro alla prostata e non “a causa” del cancro alla prostata. Uno studio europeo (Erspc) ha calcolato che su 1.000 uomini ultra 50enni sani e senza sintomi che fanno il test dello Psa, si salverà 1 vita, 150 avranno un responso elevato (4mg/ml) e saranno sottoposti ad altri esami. Di questi, 130 non hanno niente e a 20 sarà diagnosticato un tumore alla prostata. Di questi 20 tumori, 10 sono “indolenti”: non si evolvono e non hanno conseguenze. Diagnosticarli è stato quindi inutile. E gli altri 10? Anche senza diagnosi precoce, 6 verrebbero comunque intercettati (perché danno sintomi), curati e guariti, e 4 sarebbero comunque mortali, anche se diagnosticati “precocemente”. Nei 10 casi di tumori indolenti, che non sarebbero evoluti, pesano inoltre gli effetti collaterali degli interventi di asportazione della prostata: incontinenze urinarie (10-15%) e impotenza (il 60-70%). Non a caso l’American Cancer Society afferma: “Con il test è 50 volte più probabile rovinarsi la vita che salvarla”.
La prevenzione efficace per il tumore della prostata e del collo dell’utero potrebbe invece essere la stessa: il preservativo. L’anno scorso ricercatori dello Utah e della California segnalavano sulla rivista Pnas che su 300 campioni di tumore della prostata, poco più di 1 su 4 (27%), quelli con le cellule più maligne, contenevano Xmrv, un “gamma-retrovirus” responsabile della leucemia dei topi. Insomma, una minore promiscuità sessuale e l’uso del preservativo sembra essere la prevenzione migliore anche per questo tipo di tumore oltre a quelli da Hpv, da Hiv o da epatite B.

2) Moc (mineralometria ossea): altro esame molto reclamizzato, offerto gratis anche agli adolescenti, sponsor i protuttori di farmaci anti-osteoporosi. Nel 2008 un articolo sul British medical journal di Pablo Alonso-Coello del Cocharane rivedeva i dati sulla pre-osteoporosi, cioè, come riassunto dall’autore con un gioco di parole, “il rischio di essere a rischio di frattura”. Nel 1994 ricercatori dell’Oms, finanziati dalle aziende farmaceutiche, avevano misurato e definito “normale” la densità ossea di una giovane donna, “pre-osteoporosi” una che si discostasse poco da questo dato e “osteoporosi” una che si scostasse di più.
Ma siccome invecchiando è normale che il valore della densità ossea diminuisca, accettare queste definizioni è come dire che la vecchiaia è una malattia. Inoltre, una volta diagnosticata la “pre-osteoporosi”, dovuta nella maggior parte dei casi a un normale invecchiamento, quali sono i vantaggi dei farmaci? Gli studi fatti o finanziati dalle aziende farmaceutiche reclamizzano una riduzione del rischio “relativo” di frattura del 75%. Ma il dato statistico che indica il numero delle fratture “prevenute” è uguale a quello del rischio assoluto (cioè anche di chi non usa farmaci per prevenire), che sarebbe,m sempre secondo le aziende farmaceutiche, dello 0,9%.
In pratica: bisogna trattare 270 donne per 3 anni per prevenire 1 sola frattura vertebrale di una sola donna (e si tace che 2 donne su 3 con frattura vertebrale non se ne accorgono neppure). Come si tacciono gli effetti collaterali dei farmaci: diarrea, tromboembolismo, ictus, osteonecrosi. Insomma, se non si soffre di fragilità ossea familiare, se la dieta è varia e non si patiscono malassorbimenti, se non si fuma, non si abusa dell’alcol e non si sono usati a lungo corticosteroidi, la Moc è inutile.
Come sono inutili altri screening: quello per 3) la diagnosi precoce del tumore al polmone dei fumatori e 4) la diagnosi del melanoma. La vera prevenzione consiste nel non fumare, e non esporsi al sole, compreso quello artificiale dei lettini abbronzanti e degli apparecchi a Uv per indurire le unghie artificiali (è segnalato un aumento di melanomi alle mani).

Il decalogo della prevenzione oncologica:

1)Mantenersi magri tutta la vita
2)Mantenersi fisicamente attivi
3)Ridurre il consumo di alimenti ipercalorici
4)Puntare sui cibi vegetali
5)Limitare il consumo di carni rosse ed evitare le carni conservate (cioè quelle in scatola, salumi, prosciutti, wurstel)
6)Limitare il consumo di bevande alcoliche (va bene un bicchiere di vino o una birra al giorno, ma aumentare questa dose significa aumentare il rischio di vari tumori)
7)Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale
8)Una dieta varia che consenta di assumere tutti i nutrienti essenziali. Sconsigliata invece l’assunzione di integratori vitaminici o minerali che sono dannosi. Unica eccezione: l’acido folico prima del concepimento e nei primi mesi di gravidanza.
9)Allattare i bambini al seno per almeno 6 mesi
10)Non fare uso di tabacco

Istruzione:
La prevenzione più efficace è la cultura. Adriana Llera-Muney, economista dell’University of California a Los Angeles ha dimostrato che ogni anno di studio in più si traduce nell’allungamento di 1,5 anni della vita. In altre parole per allungare la vita media basta allungare la scuola dell’obbligo. La scarsa cultura, lo stress, la depressione e la sensazione di impotenza delle fasce sociali più disagiate sono correlate a loro volta con la salute. La cultura conferisce invece una sensazione di maggior controllo sul proprio destino e consente di privilegiare la prevenzione fatta di scelte dello stile di vita rispetto a quella basata su terapie mediche non validate.

(Tatto da Focus n°209 di Marzo 2010)

[SM=g1916242] Ely




[Modificato da Elyy. 07/03/2010 01:04]
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Vorrei aggiungere qualcosa a questo post di Elyy, molto interessante.
In merito alla prevenzione un aspetto molto importante è l’analisi per autopalpazione, e questo vale sia per le donne che per gli uomini, per le donne mettersi davanti allo specchio e controllare la simmetria dei seni, controllare se nel seno in particolar modo alla sua attaccatura vi siano delle piccole “fossette”, passare con due dita indice e medio nella zona ascellare e con movimenti circolatori intorno al seno fino al capezzolo, se si sente sotto le dita(tatto leggero) una leggera ciste, cercate di premere leggermente sulla sua sommità, alla leggera pressione deve potersi spostare, per così dire scivolare sotto la pressione delle dita, se è così sono semplicemente cisti adipose, al contrario se sotto la pressione delle dita questa ciste non si muove e la sentite ancorata al tessuto mammario, allora sarebbe il caso di fare una ecografia, meglio se color doppler, poiché è più efficiente delle radiografie mammarie.

Questo che ho scritto vale anche per gli uomini, anche se l’uomo non ha quella speciale attenzione che hanno le donne e questo per ovvi motivi, non di meno deve prestare attenzione ad almeno a due organi in particolare, la prostata, ed i testicoli.

Per la prostata vale ciò che ha postato Elyy, quindi quando si fanno le analisi far includere il PSA, che fino a 5 rientra nella norma, ciò non esclude che arrivati verso i 60 anni una visita urologica o andrologica sarebbe utile, ma molto di più fare (anche perché non è una cosa da fare spesso)una ecografia Trans Rettale, affinché si abbia una visione più completa della situazione prostatica.

Per i testicoli vale il discorso che ho fatto per il seno, mettersi davanti allo specchio e controllare la di-simmetria, il testicolo sinistro deve essere leggermente più basso di quello destro, con due dita fate una pressione sullo scroto, ed esaminate intorno al testicolo fino alla sua attaccatura se vi sono cisti, per esse vale lo stesso ragionamento fatto sopra, controllate se vi sono rigonfiamenti, e anomalie delle vene, in modo particolare al testicolo sinistro, anche li se notate qualcosa di sospetto sarebbe utile una ecografia.

Ho colto il post di Elyy per aggiungervi qualcosa che dal mio punto di vista non è nulla in particolare, ma sempre bene conoscere.

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Re:
francocoladarci, 07/03/2010 16.57:


Vorrei aggiungere qualcosa a questo post di Elyy, molto interessante.
In merito alla prevenzione un aspetto molto importante è l’analisi per autopalpazione, e questo vale sia per le donne che per gli uomini, per le donne mettersi davanti allo specchio e controllare la simmetria dei seni, controllare se nel seno in particolar modo alla sua attaccatura vi siano delle piccole “fossette”, passare con due dita indice e medio nella zona ascellare e con movimenti circolatori intorno al seno fino al capezzolo, se si sente sotto le dita(tatto leggero) una leggera ciste, cercate di premere leggermente sulla sua sommità, alla leggera pressione deve potersi spostare, per così dire scivolare sotto la pressione delle dita, se è così sono semplicemente cisti adipose, al contrario se sotto la pressione delle dita questa ciste non si muove e la sentite ancorata al tessuto mammario, allora sarebbe il caso di fare una ecografia, meglio se color doppler, poiché è più efficiente delle radiografie mammarie.

Questo che ho scritto vale anche per gli uomini, anche se l’uomo non ha quella speciale attenzione che hanno le donne e questo per ovvi motivi, non di meno deve prestare attenzione ad almeno a due organi in particolare, la prostata, ed i testicoli.

Per la prostata vale ciò che ha postato Elyy, quindi quando si fanno le analisi far includere il PSA, che fino a 5 rientra nella norma, ciò non esclude che arrivati verso i 60 anni una visita urologica o andrologica sarebbe utile, ma molto di più fare (anche perché non è una cosa da fare spesso)una ecografia Trans Rettale, affinché si abbia una visione più completa della situazione prostatica.

Per i testicoli vale il discorso che ho fatto per il seno, mettersi davanti allo specchio e controllare la di-simmetria, il testicolo sinistro deve essere leggermente più basso di quello destro, con due dita fate una pressione sullo scroto, ed esaminate intorno al testicolo fino alla sua attaccatura se vi sono cisti, per esse vale lo stesso ragionamento fatto sopra, controllate se vi sono rigonfiamenti, e anomalie delle vene, in modo particolare al testicolo sinistro, anche li se notate qualcosa di sospetto sarebbe utile una ecografia.

Ho colto il post di Elyy per aggiungervi qualcosa che dal mio punto di vista non è nulla in particolare, ma sempre bene conoscere.

Franco




controllate se vi sono rigonfiamenti, e anomalie delle vene, in modo particolare al testicolo sinistro



Infatti prende sempre il testicolo sinistro, dovrebbe trattarsi di varicocele, o idrocele.



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