Una trattazione a parte va fatta per il “ Coenzima Q 10” Ubidecarenone.
Parte III
Coenzima Q-10 – Ubidecarenone
È uno dei più potenti antiossidanti, quindi la sua azione benefica si estende ad
un’innumerevole quantità di funzioni e alla salute in generale. Alcune affezioni possono
ricevere un particolare giovamento da questa sostanza: sterilità maschile, ipertensione
sanguigna, diabete, cancro, chemioterapia, insufficienza cardiaca congestionante, angina
pectoris, patologie cardiache ischemiche, gengiviti e affezioni periodontali.
In sperimentazioni condotte su animali, ha incrementato del 50 % la vita media. Nell’uomo
quindi dovrebbe aumentare la vita media fino a 110 anni! Ovviamente in biologia
non si può ragionare in maniera così meccanica, ma certamente questo esperimento ci dà
un’idea di quanto importante sia questa sostanza per la nostra salute.
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Vorrei trattare brevemente, la questione del Colesterolo, e sue complicanze, poiché molti sono affetti da questo problema, vorrei quindi dare qualche piccolo suggerimento, derivato dall’esperienza personale, e dallo studio.
Il suo impiego si rivela importante nella trattazione del Colesterolo, un errore che fanno anche vari medici sono gli esami del colesterolo totale, ma sapere i valori del medesimo non serve assolutamente a niente, come rispondere a chi mi chiede dove abito ed io rispondo a Roma, che informazioni ho dato?, di nessuna utilità.
Ecco allora l’importanza di conoscere oltre al colesterolo totale anche il tipo LDL e HDL, mentre si può tralasciare il VLDL.
Per nostra disgrazia quello che causa problemi alle arterie è il colesterolo LDL, il quale si “attacca” alle pareti delle arterie ostruendo in una certa misura il flusso sanguigno, e sappiamo bene come ciò sia pericoloso, tale situazione la si può conoscere(lo stato delle vene) facendo una Ecografia Color Doppler.
Al contrario, il colesterolo HDL è lo “spazzino” delle arterie cercando di ripulirle, motivo per cui i valori del colesterolo LDL
devono essere più bassi possibili ,130 per una persona sana vanno bene, per chi è diabetico ed ha altre patologie il valore dovrebbe essere sotto i 100, mentre il colesterolo HDL
deve essere il più alto possibile, superiore a 40.
Ed ecco allora che per abbassare il colesterolo LDL a valori desiderabili interviene la “famigerata” Statina, tale farmaco è in grado di abbassare notevolmente i valori del colesterolo “cattivo”, ma, c’è un ma, in alcuni casi,la statina provoca una sofferenza alla cellula, in modo particolare ai Mitocondri, rubando per cosi dire la produzione del Coenzima Q 10, se non si ripristina la respirazione cellulare con l’assunzione del Coenzima Q 10, si potrebbe arrivare alla Rabdomiolisi, cioè alla lesione delle cellule muscolari, ed il cuore è un muscolo, tali sintomi si evidenziano dopo un po’ che si assume la Statina, e sono dolori all’apparato muscolo scheletrico.
In parole povere bisogna far respirare la cellula. Quando si usano le statine, si dovrebbe sempre prevedere una integrazione con Coenzima Q10, non solo aspettando la comparsa della miopatia connessa col trattamento che caratterizzerebbe questo tipo di dolori, tipici del trattamento terapeutico.
Franco
[Modificato da francocoladarci 28/03/2010 18:37]
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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