Sonnyp dice.
Caro Franco, ammetterai che una cosa sono gli uomini che formano una spa e un'altra gli eventuali angeli che decidono di disubbidire a Dio non si sa ancora bene perchè.
Ciò che volevo mostrare era la “ Inconsapevolezza” del loro futuro, tale principio è valido sia per di là che per di qua.
Quando l'hanno fatto, ovviamente non conoscevano il loro futuro, altrimenti sarebbero onniscenti, e come hai detto, alcune qualità sono solo esclusive e proprie unicamente di Dio!
Infatti.
Che siano immortali, potrebbe anche essere, ma chi l'ha detto? La bibbia? si ritorna con il solito discorso... io non credo che la bibbia sia ispirata da Dio!
Ora, se con obiettività e coerenza, dividiamo la spiritualità e la fede, dal ragionamento razionale, ammetterai che non vi sono prove del tuo discorso. Tutto potrebbe essere e tutto l'esatto contrario!
La storiella degli angeli malvagi, secondo me, è servita solo per introdurre il motivo del bene e del male nell'uomo e con tali parametri, il sacerdozio che serve appunto a purificare i peccatori con i soldini. Non per niente Lutero s'indignò quando la chiesa concedeva le indulgenze a coloro che se lo potevano permettere, ossia i soli ricchi, mentra la povera gente era inesorabilmente condannata all'inferno fatto ancora di fiamme e fuoco!
Come mai oggi la gente non crede più nell'inferno? Eppure, questo era l'insegnamento della chiesa! Stessa cosa per gli angeli caro Franco, una invenzione umana per far quattrini con le purificazioni e il timore di essere sue prede!
Il problema è che vogliamo dimostrare la Metafisica con la fisica, o viceversa, non è possibile, sono due concetti i quali sono agli antipodi.
La questione della Metafisica è una questione di fede, se si ha la fede o perlomeno una ragionevole certezza della propria fede, allora tutte quelle cose le quali sono squisitamente Metafisiche possono essere comprese, ma se fede non si ha, allora che si viva una vita secondo i propri parametri,
poiché anche nel credere in Dio è sempre una questione di fede, giacché non abbiamo “prove” della sua esistenza, quindi credere in Dio sarebbe al pari di credere nell’evoluzione o alla teoria del Caos.
Per colui che vuole “
prove provate” non bastano neanche le moltissime esperienze di chi bene o male, in un modo o nell’altro hanno avuto a che fare con aspetti metafisici.
Dire che “ mi si deve dimostrare” è la medesima che diranno i nostri discendente sulla “prova” della nostra esistenza e su ciò che abbiamo realizzato.
Per ultimo,
la certezza della prova, richiederebbe l’essere testimoni della stessa, e ciò non è possibile.
Franco
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
www.esserecattolici.it