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02/09/2010 19:39 | |
DAL VANGELO DI MARCO
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano".
Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".
Volevo, seguendo la dottrina cattolica, provare a rileggere il passo di Marco, mettendo il giusto significato alla parole, praticamente più o meno sarebbe così:
Giunsero sua madre e i suoi CUGINI e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi CUGINI e le tue CUGINE sono fuori e ti cercano".
Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei CUGINI?".
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei CUGINI!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio CUGINO, CUGINA e madre".
Ma allora, mi chiedo io, quando tra cristiani ci definiamo, fratelli e sorelle, in realtà stiamo intendendo cugini e cugine?
Cosa ne pensate?
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02/09/2010 20:07 | |
perchè la parola usata rimane "fratelli" e "sorelle" nel greco in cui è scritto il vangelo, tradotta dall'aramaico usato da Gesù probabilmente, ma in quell'aramaico dovrebbe quel "fratelli e sorelle" essere esteso anche ai "cugini". Anche oggi, nel sud dell'Italia si usa dire "frate cugino" al posto di cugino soltanto. |
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02/09/2010 20:13 | |
Ancora, una tesi alternativa...
C'è un vangelo apocrifo che parla di Giuseppe, padre putativo di Gesù, che è già vedovo con figli quando sposa Maria, potrebbero quindi quei "fratelli" e "sorelle" di Gesù intendersi quali "fratellastri" ma dovevano avere anche un'età sensibilmente maggiore di quella del Cristo, tanto da essere gia' fuori la nuova famiglia di Giuseppe, che va in Egitto con moglie e bimbo Gesù senza preoccuparsi di loro.
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02/09/2010 21:06 | |
Re: Ancora, una tesi alternativa... nevio63, 02/09/2010 20.13:
C'è un vangelo apocrifo che parla di Giuseppe, padre putativo di Gesù, che è già vedovo con figli quando sposa Maria, potrebbero quindi quei "fratelli" e "sorelle" di Gesù intendersi quali "fratellastri" ma dovevano avere anche un'età sensibilmente maggiore di quella del Cristo, tanto da essere gia' fuori la nuova famiglia di Giuseppe, che va in Egitto con moglie e bimbo Gesù senza preoccuparsi di loro.
Curioso però il fatto che quando Gesù ancora deve nascere, sono tutti quanti autosufficienti, mentre quando è un trentenne, sono tutti con la matrigna Maria, Giuseppe dovrebbe già essere morto o no? |
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02/09/2010 22:38 | |
STa volta quoto Nevio
Dafne75
A un uomo buono non è possibile che avvenga nessun male, nè in vita nè in morte (Socrate) |
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02/09/2010 22:44 | |
Re: Re: Ancora, una tesi alternativa... flabot, 02/09/2010 21.06:
Curioso però il fatto che quando Gesù ancora deve nascere, sono tutti quanti autosufficienti, mentre quando è un trentenne, sono tutti con la matrigna Maria, Giuseppe dovrebbe già essere morto o no?
Non sono teologa ma non mi è difficile capire che a quei tempi anche i parenti già fuori dalla casa paterna si consideravano pur sempre una famiglia unita, e Gesù, divenuto popolare per i suoi discorsi e i suoi miracoli, era diventato un problema di famiglia, da prendere in considerazione tutti insieme.
Prova a immaginare come tutt'ora si comportano famiglie tunisine o marocchine o turche, se lo sai.
Anche loro, quando c'è un problema in famiglia, si riuniscono insieme per risolverlo, e quando dico insieme, includo pure i cugini di quarto grado! Non ha importanza, oggi(per alcune culture) come allora, se i parenti avevano già ognuno la propria famiglia.
Dafne75
A un uomo buono non è possibile che avvenga nessun male, nè in vita nè in morte (Socrate) |
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