Questo è un breve aggiornamento sull'esperimento di NDE/OBE del Dott. Sam Parmia, esperimento iniziato nel 2008 e doveva terminare nel 2010.
19/06/2010
Esperimento sulla vita dopo la morte: Aggiornamento
I ricercatori dell’università di Southampton con l’ausilio del dottor Sam Parnia hanno già comunicato i primi esiti degli esperimenti premorte condotti.
Gli studi sembrano rilevare che la coscienza e la mente continuino a sopravvivere nonostante il cuore si sia fermato, e nonostante il cervello non abbia più funzioni. Nonostante il paziente venga dichiarato clinicamente morto.
Tutto questo induce gli studiosi a pensare che la mente sia un entità a se rispetto al cervello. Cosa che avrebbe dei risvolti scientifici incredibili se fosse realmente comprovato.
Gli esperimenti vanno avanti ormai da un anno e gli studi sono stati condotti su un campione di pazienti che in seguito ad arresto cardiaco, sono stati dichiarati clinicamente morti.
Solo sette dei sessantatre pazienti sopravvissuti, hanno dichiarato di aver avuto delle visioni, riportano di emozioni vissute durante la loro situazione di morte apparente.
In verità però, solo quattro di questi sette pazienti sono riusciti a passare l’esame dei criteri di Greyson che risultano molto selettivi e differenziano in modo netto le situazioni di premorte dagli stati di incoscienza e/o comatosi.
Questi quattro pazienti hanno dichiarato, di aver vissuto esperienze di pace e di gioia, una sensazione di tempo accelerato, sensi intensificati, perdita di consapevolezza del proprio corpo, la visione di una luce bianca, l'ingresso in un altro mondo, l'incontro con un essere mistico o con parenti defunti, e la sensazione di giungere in un punto di non ritorno.
Le spiegazioni scientifiche per ciò che è accaduto sono sostanzialmente tre.
Abbiamo una spiegazione fisiologica, secondo la quale le esperienze vissute dai pazienti sono causate da uno stato chimico del cervello dovuto a trattamenti farmacologici, a carenza di ossigeno o cambiamenti dei livello di anidride carbonica.
La seconda è metafisica secondo la quale le esperienze di pre-morte vengono viste come indice della continuazione della vita dopo la morte. Di fatto però tutti e quattro i pazienti si sono dichiarati cattolici, uno di questi pagano. Ma in nessun caso hanno ricordato di aver visto figure religiose durante queste esperienze.
La terza spiegazione potrebbe essere associata alla mente, che tenta di preparare il paziente al distacco dalla vita terrena.
Come ipotizzato prima, e in quest’ultimo caso si ipotizza che la mente sia totalmente indipendente dal cervello e dal cuore. Fatti che potrebbero aprire nuovi varchi nella ricerca scientifica.
Il dottor Parnia ha dichiarato che i risultati totali dello studio non saranno pronti prima del 2011.
Ha inoltre dichiarato che prima di tale data non verranno forniti aggiornamenti, a meno che non si sottoscriva un abbonamento e solo agli abbonati verranno rilasciati aggiornamenti e che il frutto di questi abbonamenti serviranno a sostenere la ricerca.
Il libro del dottor Sam Parnia “Cosa succede quando si muore” è disponibile al momento su Amazon.com per gli stati uniti e il regno unito.
Franco
segue
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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