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La pratica dell'omosessualità per un cattolico convinto è cosa buona è giusta?

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2011 12:08
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01/01/2011 15:19
 
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Non vi è, infatti, neanche un dogma ex cathedra, assoluto o definitivo che condanni lo spacciatore di droga e l'omicidida



Senza offesa Nevio, ma non sono per niente d'accordo con l'accostamento che fai fra l'omosessuale e lo spacciatore o l'omicida. Lo spacciatore e l'omicida fa del male verso un altro essere umano, cagionandogli materialmente un danno, mentre l'omosessuale al massimo commette una violazione di tipo religiosa ma non possiamo dire che faccia del male a qualcuno vivendo la propria sessualità.

Con questo però non voglio dire che l'omosessualità sia una cosa lecita, seguente "la natura" ma bensì io credo che sia un'alterazione della natura stessa. Non a caso questa è la posizione del Magistero Cattolico Ordinario (non quello Infallibile, questo lo sottolineo) per cui la Chiesa condanna l'attività omosessuale (e non l'omosessualità in sè in quanto il proprio orientamento sessuale interno non è decidibile dalla persona stessa). Il fatto che non sia vincolato da un dogma significa solo che chi ha un pensiero diverso da quello del Magistero Ordinario non è tacciabile di eresia, ma questo non significa che abbia ragione.
E' la natura stessa che prevede due sessi, maschio e femmina, segno che il volere di Dio fosse che la coppia fosse formata da una persona di sesso maschile e una persona di sesso femminile. Comprendendo questo e comprendendo che il sesso serve esclusivamente alla procreazione di una nuova vita, allora il Magistero Ordinario della Chiesa considera illecite le relazioni sessuali omosessuali.
Oltre a ciò c'è anche il fatto che il sesso, cattolicamente parlando (ma non vale solo per i cattolici) è visto lecito solo all'interno del matrimonio. Visto che il matrimonio per gli omosessuali non "religiosamente" riconosciuto (nè credo lo sarà nemmeno in futuro; poi spiego il perchè), questo significa che anche se non fosse condannabile l'omosessualità per via del discorso sulla natura - uomo e donna che fanno la coppia - rimarrebbe condannabile per il fatto che due omosessuali non sono sposati.

Infine, come dicevo, non credo che sarebbe facile che un giorno venisse riconosciuto dalla Chiesa il matrimonio fra due omosessuali, proprio per l'idea che la Chiesa stessa ha in relazione al sesso; la Chiesa infatti vede il matrimonio come un alleanza, un contratto fra due persone di sesso opposto per poter creare una nuova famiglia. Il matrimonio stesso è visto in funzione procreativa. Due omosessuali non potranno mai procreare nulla e quindi la loro unione mancherebbe allo scopo fondamentale che per la Chiesa ha il matrimonio.
Ecco perchè penso che sarà davvero difficile, per non dire impossibile, che il matrimonio gay venga riconosciuto dalla Chiesa Cattolica.

Sì è vero non ci sono dogmi ben specifici, ma sapendo qual è la linea di pensiero del Magistero Cattolico ritengo che sia davvero difficile che le unioni gay vengano riconosciute col matrimonio.

Questo il mio pensiero in proposito.

Nemmeno io, come Mauro, credo che parteciperò al topic. Non mi piace il modo in cui lo si sta conducendo. Piuttosto che le considerazioni sulle persone preferirei argomenti e contenuti con ragionamenti sul tema stesso del topic. E comunque non avrei tempo di seguire il forum; ho solo voluto dire la mia su questo argomento su cui anche in passato ho avuto modo di riflettere.

BUON 2011 A TUTTI!! [SM=g9962]

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 01/01/2011 15:36]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
01/01/2011 15:46
 
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Re: Re:
Elyy., 01/01/2011 12.38:




Allora, visto che ho qualche minuto di tempo, mi accingo a esprimere il mio pensiero su questo tema.

A mio avviso un omosessuale può essere benissimo un cattolico e ritenere per tanto valido qualsiasi dogma e dottrina cattolica. Potrebbe anche spiegarle ad altri egregiamente essendone edotto.
I dogmi infallibili, quindi le dottrine rivelate ex cattedra dal Papa, non possono essere contestate da nessun cattolico ma quelle non infallibili possono essere discusse e si potrebbe quindi sperare in un cambiamento di mentalità da parte della CC, In questo caso il cattolico omosessuale non andrebbe contro le dottrine infallibili della propria chiesa, contesta solo quelle fallibili

Riguardo l'omosessualità la Chiesa esprime il suo parere anche se non in modo infallibile, di solito questo parere è negativo e di questo gli omosessuali prendono atto ma penso che l'unica cosa che sperano è che la CC ammetta un'unione, seppur omosessuale, legittimata, ma su questo potrebbe spiegare meglio un omosessuale cattolico.

Per gli omosessuali, come per qualsiasi coppia NON sposata, valgono le stesse regole morali: NIENTE RAPPORTI SESSUALI AL DI FUORI DEL MATRIMONIO, ma il matrimonio potrebbe essere ammesso tra omosessuali? Forse un giorno... e penso sia questa la speranza degli omosessuali.

Se un omosessuale, come una qualsiasi persona etero, effettua pratiche sessuali al di fuori del sacro vincolo del matrimonio, è consapevole di essere nel peccato, ma esserne consapevoli non significa non approvare o non ritenere valide tali regole morali, semplicemente non le segue ma capisce che sono giuste quindi, compiendo tali pratiche, è consapevole di essere nel peccato e probabilmente se ne rammaricherà anche.

Ora la domanda è: si può ritenere ipocrita una persona che predica le norme morali della CC e poi nel proprio intimo le infrange?
Può darsi, anzi, direi di si, ma chi è che non ha mai infranto delle regole morali o religiose nella propria vita?? eppure quelle regole non diventano meno valide se io, che le insegno, le infrango. Non so se mi sono spiegata.



Ely






Che la dottrina della chiesa riguarda l'omosessualità non sia coperto da dogma non infallibile l'abbiamo capito tutti quanto che nella chiesa possono essere criticati anche insegnamenti non coperti da tale dogma lo sappiamo pure,... [SM=g8422] e che noia e che barba... il problema è un'altro carissima ely, finché la chiesa non cambia rotta io posso criticare ma non posso deliberatamente peccare contro tali comandamenti perchè non posso dare assolutamente per assodato che questa dottrina nella cc non è volontà di Dio solo perchè non rientra (ancora) nei dogmi non fallibili, ti faccio nun esempio, è forse la disposizione della cc riguarda i rapportio sessuali al di fuori del matrimonio coperto da dogma infallibile, oppure il fatto che tra due sposi i rapporti sessuali debbano essere sempre aperti alla vita?
No, ed allora, che fai ely, se sei una cattolica ultraconvinta ed ortodossa, puoi criticare ok, tale insegnamenti, ma te la sentiresti di violarli come se niente fosse solo perché ti stanno stretti?
E se nel caso tu li violassi perchè è un comandamento difficle da osservare cosa faresti, cercheresti di renerli leciti con qualche tua spiegazione filosofica o ammetteresti umilmente di essere venuta meno e andresti a confessarti?

Questo per primo e poi non ti viene da chiederti perché ad un'omosessuale cattolico al quale tutto sta bene ma tutto proprio nella chiesa, anzì uno difende pure a volte qualsiasi barbaria del passato quasi come se fossse stato volontà di Dio, l'unico punto in quella chiesa che non gli sta bene guarda il caso è la posizione della chiesa rigurada la pratica omosessuale?
Non ti sei chiesto mai il perché? [SM=g8422]



[SM=g6198] Veronika


[Modificato da Cristianalibera 01/01/2011 15:52]
01/01/2011 16:00
 
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Senza offesa Nevio, ma non sono per niente d'accordo con l'accostamento che fai fra l'omosessuale e lo spacciatore o l'omicida. Lo spacciatore e l'omicida fa del male verso un altro essere umano, cagionandogli materialmente un danno, mentre l'omosessuale al massimo commette una violazione di tipo religiosa ma non possiamo dire che faccia del male a qualcuno vivendo la propria sessualità.



Senti l'accostamento potrebbe essere anche non del tutto corretto, ma credo che sia stato una provocazione... perciò... [SM=g8422], ma sarà nevio a dirtelo...



io intanto ti dico, ciò che ho già detto alla ely, c'è forse dogma non infallibile riguarda il comando della chiesa di astenersi da rapporti sessuali al di fuori del matrimonio ? No.
C'è forse dogma non fallibile riguarda il comando della chiesa di praticare i rapporti sessuali tra due sposi sempre aperti alla vita?
No.
Ed allora ragazzi, mi chiedo quante coppie ultraconvinte cattoliche fidanzate o già sposate, alle quale quei insegamenti potrebbe stare stretti non se ne importano nulla come quel l'ipotetco cattolico omosessuale, e fanno come meglio gli piace e pare senza sentirsi minimamente in colpa, tanto quel comando nella chiesa potrebbe cambiare da oggi a domani, no?


[SM=g6198] Veronika



[Modificato da Cristianalibera 01/01/2011 16:03]
01/01/2011 16:12
 
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Re: Re: Re:
Cristianalibera, 01/01/2011 15.46:




Che la dottrina della chiesa riguarda l'omosessualità non sia coperto da dogma non infallibile l'abbiamo capito tutti quanto che nella chiesa possono essere criticati anche insegnamenti non coperti da tale dogma lo sappiamo pure,... [SM=g8422] e che noia e che barba... il problema è un'altro carissima ely, finché la chiesa non cambia rotta io posso criticare ma non posso deliberatamente peccare contro tali comandamenti perchè non posso dare assolutamente per assodato che questa dottrina nella cc non è volontà di Dio solo perchè non rientra (ancora) nei dogmi non fallibili, ti faccio nun esempio, è forse la disposizione della cc riguarda i rapportio sessuali al di fuori del matrimonio coperto da dogma infallibile, oppure il fatto che tra due sposi i rapporti sessuali debbano essere sempre aperti alla vita?
No, ed allora, che fai ely, se sei una cattolica ultraconvinta ed ortodossa, puoi criticare ok, tale insegnamenti, ma te la sentiresti di violarli come se niente fosse solo perché ti stanno stretti?
E se nel caso tu li violassi perchè è un comandamento difficle da osservare cosa faresti, cercheresti di renerli leciti con qualche tua spiegazione filosofica o ammetteresti umilmente di essere venuta meno e andresti a confessarti?

Questo per primo e poi non ti viene da chiederti perché ad un'omosessuale cattolico al quale tutto sta bene ma tutto proprio nella chiesa, anzì uno difende pure a volte qualsiasi barbaria del passato quasi come se fossse stato volontà di Dio, l'unico punto in quella chiesa che non gli sta bene guarda il caso è la posizione della chiesa rigurada la pratica omosessuale?
Non ti sei chiesto mai il perché? [SM=g8422]



[SM=g6198] Veronika





Aggiungo... cara ely...tu hai scritto:


Se un omosessuale, come una qualsiasi persona etero, effettua pratiche sessuali al di fuori del sacro vincolo del matrimonio, è consapevole di essere nel peccato, ma esserne consapevoli non significa non approvare o non ritenere valide tali regole morali, semplicemente non le segue ma capisce che sono giuste quindi, compiendo tali pratiche, è consapevole di essere nel peccato e probabilmente se ne rammaricherà anche.



Ed io ti dico... è lì che ci casca l'asino...

Sei veramente sicura che colui, ultraortodosso si renda conto che pecchi quando pratica il sesso omosessuale? Vogliamo fare una bella domanda cosi a qualche diretto interessato?
Perché se cosi fosse sarebbe già gran bella cosa, sai?

01/01/2011 16:19
 
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Re:
Bicchiere mezzo pieno, 01.01.2011 15:19:


Non vi è, infatti, neanche un dogma ex cathedra, assoluto o definitivo che condanni lo spacciatore di droga e l'omicidida



Senza offesa Nevio, ma non sono per niente d'accordo con l'accostamento che fai fra l'omosessuale e lo spacciatore o l'omicida. Lo spacciatore e l'omicida fa del male verso un altro essere umano, cagionandogli materialmente un danno, mentre l'omosessuale al massimo commette una violazione di tipo religiosa ma non possiamo dire che faccia del male a qualcuno vivendo la propria sessualità.




Ma chisseitù a decidere che sia peggio, se il danno morale, se quello psicologico, se quello emotivo, se quello sociale a una collettività o quello materiale, e quale sia la tipologia, l'entità e la portata a medio e lungo termine del danno che, una violazione di una norma divina, rispetto alle raccomandazioni della Chiesa, comporta?
Magari per Dio lo spacciatore è meno colpevole dell'invertito sessuale, che ne sai?
Magari dipende da caso a caso, sempre e solo Dio giudica, per cui rimane tutto quello che ho detto:
Il cattolico può fare tutto di tutto e rimanere nella Chiesa, pure se organizza rapimenti di bambini e li ammazza quando il riscatto non arriva, la cosa per cui gli vengono estratte le viscere a crudo è se non dice, sì, credo nella Trinità.


[Modificato da nevio63 01/01/2011 16:23]
01/01/2011 16:27
 
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sì, credo nella Trinità. ....



Ma anche qui la cosa è tutta da ridere, perché quanti di coloro che dicono che credono nella trinità l'abbiano minimamente capita? [SM=g8862]

01/01/2011 16:27
 
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[Modificato da nevio63 01/01/2011 16:37]
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Ma chisseitù a decidere che sia peggio, se il danno morale, se quello psicologico, se quello emotivo, se quello sociale a una collettività o quello materiale, e quale sia la tipologia, l'entità e la portata a medio e lungo termine del danno che una violazione rispetto alle raccamondazioni della Chiesa comporta?
Magari per Dio lo spacciatore è meno colpevole dell'invertito sessuale, che ne sai?



Io non decido proprio nulla. Uso semplicemente la ragionevolezza, distinguendo i diversi piani del discorso affrontato. Dico che non sono accostabili semplicemente perché nel caso dello spacciatore e dell’assassino abbiamo un vero danno cagionato ad un altro e non solo a se stessi! Questo indica che è ben più grave dei rapporti omosessuali in quanto non fai del male solo a te stesso ma soprattutto a qualcun altro.

Il mio era un discorso più “laico” che di fede. E vale anche per i rapporti sessuali eterosessuali prematrimoniali. Sappiamo benissimo che non sono accettati agli occhi di Dio sebbene non comportino una violazione della libertà del prossimo in quanto, se uno non fa violenza carnale s’intende, parte da un accordo fra due persone consenzienti.

Con questo non voglio dire che i rapporti prematrimoniali non siano al di fuori del cristianesimo ortodosso, ma semplicemente che, da un punto di vista meramente pratico, non possono essere paragonati, come i rapporti omosessuali, all’assassinio.

Riguardo all’osservazione di Veronika sono sostanzialmente d’accordo, in quanto siccome appunto il matrimonio serve come “alleanza” fra due persone di sesso opposto per creare una famiglia. I rapporti fuori da questa “alleanza” sono considerati illeciti e quindi, conseguentemente vengono inclusi da questo anche i rapporti omosessuali che certamente non vengono fatti all’interno del matrimonio visto che gli omosessuali non vengono sposati.


Il cattolico può fare tutto di tutto e rimanere nella Chiesa, pure se organizza rapimenti di bambini e li ammazza quando il riscatto non arriva, la cosa per cui gli vengono estratte le viscere a crudo è se non dice, sì, credo nella Trinità.



Ma un cattolico che ha ricevuto la scomunica latae sentantiae è diverso da un cattolico che ha ricevuto una scomunica pubblica, pubblicizzata da tutta la stampa mondiale? Assolutamente!

Per coloro che evadono le leggi morali del cristianesimo e non dicono nulla nascondendolo, oppure lo dicono ma hanno il beneplacito di qualche sacerdote che invece di rifiutarsi di dargli la comunione gliela da lo stesso, non sono nella Chiesa perché su di loro vige la scomunica latae sententiae. Di fronte agli occhi di Dio è uguale! L’unica differenza è che la scomunica latae sententiae non è comminata pubblicamente come quando si scomunica un teologo come Milingo.
La scomunica per aver parlato contro la Trinità però non avviene solo perché si è parlato contro la Trinità ma bensì perché ricoprendo incarichi ufficiali della Chiesa si insegna ciò che la Chiesa non insegna. E non si cessa nemmeno dopo ripetuti richiami da parte del papa o dei vescovi. In quel caso scatta la scomunica pubblica che ha lo scopo di far sapere a chi è cattolico che quel particolare insegnante cattolico non sta insegnando ciò che dice l’ortodossia.
Non è che la scomunica pubblica e la scomunica latae sententiae dal punto di vista cattolico siano diverse nella loro “gravosità”. Sono scomuniche entrambi in ugual misura.


[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 01/01/2011 17:00]
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Re:
Cristianalibera, 01/01/2011 16.27:


sì, credo nella Trinità. ....



Ma anche qui la cosa è tutta da ridere, perché quanti di coloro che dicono che credono nella trinità l'abbiano minimamente capita? [SM=g8862]




I laici infatti non vengono scomunicati per aver detto che non credono nella Trinità ma bensì vengono scomunicati pubblicamente coloro che ricoprendo incarichi di insegnamento diffondono pur sapendo di andare contro i richiami della Chiesa, ciò che la Chiesa non insegna.

Costoro di solito rispondono che non gliene importa nulla del parere di uomini ma a questo punto sono incoerenti nel voler continuare ad essere cattolici se considerano gli insegnamenti della Chiesa degli insegnamenti di uomini.

Nonostante questo vogliono godere del loro ruolo di insegnamento insegnando però cose che la Chiesa non crede e dunque, per necessità, ecco che vengono scomunicati pubblicamente.

Però non ho mai sentito di un laico, non ricoprente incarichi di insegnamento, che sia stato scomunicato per aver detto che non crede nella Trinità.

Credo che siano state messe nel calderone un po' di cose diverse. E quando c'è troppa carne nel fuoco si rischia di fare solo molta confusione.

Ma questo è la mia personalissima opinione che potete anche non condividere.



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
01/01/2011 17:00
 
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Bikky scrive:

Sappiamo benissimo che non sono accettati agli occhi di Dio sebbene non comportino una violazione della libertà del prossimo in quanto, se uno non fa violenza carnale s’intende, parte da un accordo fra due persone consenzienti.



Ma sei sicuro che lo sappiamo, e perché lo sappiamo?
Questa dottrina che la cc confessa è forse coperto da dogma infallibile?
No.
Allora potrebbe anche essere accettati da Dio, se la dottrina cambiasse da oggi a domani no?
E che fanno nel frattempo i cattolici untraconvinti?
Dovrebberò sottoporsi ad innutili sacrifici?
Ma no di certo tutto quello che nella cc non è coperto da dogma è criticabile, e non solo, è pure lecito di essere violato senza nessun rimorso da parte del violatore.
Giusto?


bikky... ti avevo risposto pure sopra... [SM=g6198]


[SM=g7555]
Veronika
[Modificato da Cristianalibera 01/01/2011 17:02]
01/01/2011 17:04
 
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bikky che scrive..

I laici infatti non vengono scomunicati per aver detto che non credono nella Trinità ma bensì vengono scomunicati



Questa tua frase cosi non ha senso, un "cattolico" che non crede nella trinità non è affatto cattolico e come potrebbe mai un non cattolico essere scomunicato?

[SM=g6198] Veronika
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Re: Bikky scrive:
Cristianalibera, 01/01/2011 17.00:


Sappiamo benissimo che non sono accettati agli occhi di Dio sebbene non comportino una violazione della libertà del prossimo in quanto, se uno non fa violenza carnale s’intende, parte da un accordo fra due persone consenzienti.



Ma sei sicuro che lo sappiamo, e perché lo sappiamo?
Questa dottrina che la cc confessa è forse coperto da dogma infallibile?
No.
Allora potrebbe anche essere accettati da Dio, se la dottrina cambiasse da oggi a domani no?
E che fanno nel frattempo i cattolici untraconvinti?
Dovrebberò sottoprosi ad innutili sacrifici'
Ma no dicerto tutto quiello che nella cc non è coperto da dogma è criticabile, e non solo pure lecito diessere violato senza nessun rimorso?
Giusto?


bikky... ti avevo risposto pure sopra... [SM=g6198]


[SM=g7555]
Veronika



Ma il sacramento del matrimonio esiste ed è alla pari di un dogma! I 7 sacramenti non sono stati esplicitati da un dogma specifico che io sappia ma ciò nonostante sono parte integrante del Magistero Infallibile della Chiesa.
Non esiste il dogma ma esiste il sacramento che prevede che due persone siano caste fino al matrimonio stesso.

Ma al di là di questa sottile differenza, se non si fosse ancora capito, pure io sono d'accordo col fatto che ciò che non è stabilito da un dogma sia criticabile all'interno della fede cattolica e si può pure spingere verso il cambiamento di rotta del Magistero Ordinario non Infallibile; però fino a quando il cambiamento non avviene bisogna seguire ciò che dice il Magistero Ordinario seppur avendo un'idea diversa da quanto insegna.
Dopo il cambiamento allora è diverso chiaramente.

E' come un prete, investito di rito latino, che lotta affinchè venga riconosciuto anche il matrimonio per i preti. Attualmente i preti di rito latino hanno l'obbligo del celibato; un prete ha la libertà comunque di contestare questa posizione non infallibile (perchè non è un dogma) della Chiesa, ma non ha allo stesso tempo la facoltà di potersi liberamente sposare perchè è di questa idea.
Stessa cosa credo che valga nei confronti dei cattolici omosessuali. Pur essendo in disaccordo col Magistero Ordinario non potrebbero fare come vogliono finchè esso stesso non cambi.

Per i motivi che ho scritto prima, non credo che sia giusto che cambi, visto il discorso della non naturalità dell'omosessualità che ho fatto e visto anche quanto ho detto riguardo al senso del matrimonio per la Chiesa.




La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
01/01/2011 17:13
 
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bikky scrive

Ma il sacramento del matrimonio esiste ed è alla pari di un dogma



Bikky ma chi ha parlato del fatto che il matrimonio sia un sacramento sia un dogma oppure no?

Io ho parlato di altro bikky.. non ho parlato del sacramento del matrimonio di per se ma del comando della chiesa di praticare il sesso solamente sempre aperto alla vita all'interno del matrimonio e tale comando non è affatto coperto dal magistero infallibile.

vabbè... ma bene pure cosi...

tu scrivi allora:


se non si fosse ancora capito, pure io sono d'accordo col fatto che ciò che non è stabilito da un dogma sia criticabile all'interno della fede cattolica e si può pure spingere verso il cambiamento di rotta del Magistero Ordinario non Infallibile; però fino a quando il cambiamento non avviene bisogna seguire ciò che dice il Magistero Ordinario seppur avendo un'idea diversa da quanto insegna.
Dopo il cambiamento allora è diverso chiaramente.



Con questa tua risposta hai finalmente risposto alla mia domanda iniziale: cioé


Un cattolico ultraconvinto e ortodosso può sentire lecito di poter sfogare la sua omosessualità praticandola con rapporti monogami o promiscui che siano come se niente fosse?



La tua risposta è NO!


Grazie bikky!
[Modificato da Cristianalibera 01/01/2011 17:32]
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Re: bikky che scrive..
Cristianalibera, 01/01/2011 17.04:


I laici infatti non vengono scomunicati per aver detto che non credono nella Trinità ma bensì vengono scomunicati



Questa tua frase cosi non ha senso, un "cattolico" che non crede nella trinità non è affatto cattolico e come potrebbe mai un non cattolico essere scomunicato?

[SM=g6198] Veronika



Mi stavo riferendo alla scomunica plateale pubblica, che poi ci sia di mezzo anche la scomunica latae sententiae, questo è chiaro. Ma per natura la scomunica latae sententiae non ha lo stesso effetto mediatico che hanno le scomuniche pubbliche comminate a chi, nella Chiesa, ha il compito di insegnare.




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Re: bikky scrive
Cristianalibera, 01/01/2011 17.13:


Ma il sacramento del matrimonio esiste ed è alla pari di un dogma



Bikky ma chi ha parlato del fatto che il matrimonio sia un sacramento sia un dogma oppure no?

Io ho parlato di altro bikky... perciò potresti ora rispondermi al mio post!???'



Scusa Veronika, però varamente...

...se avessi letto tutto quello che ho scritto nel mio post avresti già la risposta al tuo. Ho già scritto che finchè la Chiesa, nel suo Magistero Ordinario (quello non Infallibile) non cambia rotta, un cattolico dovrebbe stare a quanto insegnato dalla Chiesa seppur critichi apertamente questi insegnamenti non infallibili.
Non a caso ho citato l'esempio del prete che, pur non essendo d'accordo col voto di celibato, finchè la Chiesa non cambia opinione al riguardo, deve restare celibe e non sposarsi.
Mi pare quindi che la risposta te l'abbia già data.

PS: ho risposto al tuo post precedente prima che tu modificassi il tuo. Se avessi letto per intero la mia risposta di prima non sarebbe successo. [SM=g6815]

Comunque sì hai capito esattamente quello che volevo dire.

Ciao. [SM=g8422]




[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 01/01/2011 17:24]
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01/01/2011 17:22
 
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Re: Re: bikky scrive
Bicchiere mezzo pieno, 01/01/2011 17.20:



Scusa Veronika, però varamente...

...se avessi letto tutto quello che ho scritto nel mio post avresti già la risposta al tuo. Ho già scritto che finchè la Chiesa, nel suo Magistero Ordinario (quello non Infallibile) non cambia rotta, un cattolico dovrebbe stare a quanto insegnato dalla Chiesa seppur critichi apertamente questi insegnamenti non infallibili.
Non a caso ho citato l'esempio del prete che, pur non essendo d'accordo col voto di celibato, finchè la Chiesa non cambia opinione al riguardo, deve restare celibe e non sposarsi.
Mi pare quindi che la risposta te l'abbia già data.







Bikky mi hai quotato prima che ho potuto correggere il post vedi ora!! [SM=g8422]


01/01/2011 17:25
 
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Re: Re: bikky scrive
Bicchiere mezzo pieno, 01/01/2011 17.20:



Scusa Veronika, però varamente...

...se avessi letto tutto quello che ho scritto nel mio post avresti già la risposta al tuo. Ho già scritto che finchè la Chiesa, nel suo Magistero Ordinario (quello non Infallibile) non cambia rotta, un cattolico dovrebbe stare a quanto insegnato dalla Chiesa seppur critichi apertamente questi insegnamenti non infallibili.
Non a caso ho citato l'esempio del prete che, pur non essendo d'accordo col voto di celibato, finchè la Chiesa non cambia opinione al riguardo, deve restare celibe e non sposarsi.
Mi pare quindi che la risposta te l'abbia già data.

PS: ho risposto al tuo post precedente prima che tu modificassi il tuo. Se avessi letto per intero la mia rispsota di prima nons arebbe successo. [SM=g6815] Comunque sì hai capito esattamente quello che volevo dire.

Ciao. [SM=g8422]








Credo che tu sia un cattolico molto coerente a differenza di qualcun'altro! [SM=g8422]

Grazie della tua sincerità!
[SM=g7958]


[Modificato da Cristianalibera 01/01/2011 17:35]
01/01/2011 17:36
 
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Bikky: ....i diversi piani del discorso affrontato.. non sono accostabili semplicemente perché nel caso dello spacciatore e dell’assassino abbiamo un vero danno cagionato ad un altro e non solo a se stessi! Questo indica che è ben più grave dei rapporti omosessuali in quanto non fai del male solo a te stesso ma soprattutto a qualcun altro.

nevio63: Ma dipende da ciò che intendi per danni, Cristo parlo della fornicazione come di un peccato gravissimo, non ultimo, perchè in grado di arrecare danni anche a se stessi. Oggi a te, 21° century shizoid man, pare che la scala della gravità dei peccati sia sovvertibile? Solo perchè c'e' l'inflazione dell'adulterio e della porneya? Della cultura lobotomista dei Platinet e Vladimir Luxuria? Dal punto di vista di Dio devi
guardare le cose, magari per Lui il furto e lo spaccio sono meno peggio.



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Re:
nevio63, 01/01/2011 17.36:

Bikky: ....i diversi piani del discorso affrontato.. non sono accostabili semplicemente perché nel caso dello spacciatore e dell’assassino abbiamo un vero danno cagionato ad un altro e non solo a se stessi! Questo indica che è ben più grave dei rapporti omosessuali in quanto non fai del male solo a te stesso ma soprattutto a qualcun altro.

nevio63: Ma dipende da ciò che intendi per danni, Cristo parlo della fornicazione come di un peccato gravissimo, non ultimo, perchè in grado di arrecare danni anche a se stessi. Oggi a te, 21° century shizoid man, pare che la scala della gravità dei peccati sia sovvertibile? Solo perchè c'e' l'inflazione dell'adulterio e della porneya? Della cultura lobotomista dei Platinet e Vladimir Luxuria? Dal punto di vista di Dio devi
guardare le cose, magari per Lui il furto e lo spaccio sono meno peggio.





Guarda che io non ho mai parlato di sovvertire la scala della gravosità dei peccato. Anzi restando solo ed esclusivamente in tema prettamente religioso, tale scala non esiste nemmeno. Rimane però il fatto che il danno è ben peggiore se uno compie un furto o uccide qualcuno perchè banalmente sta togliendo la libertà all'altro ledendo un suo diritto fondamentale.
E' più grave in questo senso. E' chiaro poi che ciò che il magistero della Chiesa relega nei "peccati gravi" (il Magistero Ordinario non distingue sulla gravosità fra assassinio o fornicazione) ha ugual gravosità. Non parlavo di questo.

A parte questo discorso penso che sia chiara la mia posizione sul fatto che un cattolico possa o meno agire come ritiene giusto sebbene il Magistero Ordinario non abbia ancora assunto una posizione in linea con le sue idee. Fino a quel momento se ne deve astenere.

Ciao Nevio e buon 2011 anche a te, caro! [SM=g8422]




[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 01/01/2011 17:47]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
01/01/2011 17:50
 
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bikky:

A parte questo discorso penso che sia chiara la mia posizione sul fatto che un cattolico possa o meno agire come ritiene giusto sebbene il Magistero Ordinario non abbia ancora assunto una posizione in linea con le sue idee. Fino a quel momento se ne deve astenere.



Bravo, e diciamolo a tutti i cattolici, anche a quelli più convinti ed ultraortodossi...


[SM=g1916242] Bikky!
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