Ascoltami e Parlami....
Sii maggiormente in ascolto. Soltanto io posso darti quella
luce di cui hai un così urgente bisogno.
Nella mia luce il tuo spirito si fortificherà, i tuoi pensieri
si chiariranno, i problemi si avvieranno a soluzione.
Vorrei servirmi di te in modo più pieno.
Per questo, orienta continuamente la tua volontà verso di me.
Spogliati di te stesso.
Fatti una mentalità di membro che ha soltanto me come ragione
e scopo della vita.
Chiamami in aiuto, con dolcezza, con calma, con amore.
Non credere che io rimanga insensibile alle delicatezze
dell'affetto.
Tu mi ami, certamente; ma provamelo di più.
Raccontami la tua giornata. Certo io già la conosco, ma
mi piace sentirtela narrare, come alla madre piace il
chiacchierio del suo bambino al ritorno da scuola.
Esponimi i tuoi desideri, i tuoi progetti, i tuoi
fastidi, le tue difficoltà.
Forse che non sono in grado di aiutarti a superarli?
Parlami della mia Chiesa, dei vescovi, dei confratelli,
delle missioni, delle suore, delle vocazioni, dei malati,
dei peccatori, dei poveri, degli operai; sì, di quella
classe operaia che ha troppe virtù per non essere cristiana,
almeno nel fondo del cuore.
Non è forse presso gli operai, spesso derisi, spesso soffocati
dalle preoccupazioni e dai contrattempi, che si trova la maggiore
generosità e la maggiore disponibilità al rispondere « sì » ai
miei appelli, quando non sono resi inudibili dalla cattiva
testimonianza di coloro che si fregiano del mio nome?
segue...
Piero