Ascoltami e Parlami....
Come per Maria Maddalena al mattino di Pasqua, il mio cuore ti
chiama continuamente per nome; sono in ansia per la tua risposta.
Io dico il tuo nome sottovoce e aspetto il tuo ecce adsum :
« eccomi », in testimonianza della tua attenzione e della tua
disponibilità.
Ho ancora molte cose da farti capire e su questa terra non ne
conoscerai se non una piccola parte.
Ma per capire tali verità, per quanto limitate, è necessario che
tu mi venga maggiormente incontro.
Se ti rendessi più accogliente ti parlerei di più.
Essere accogliente significa essere anzitutto umile, considerarsi
come un ignorante che ha molto da imparare.
Significa rendersi disponibile per venire ai piedi del Maestro e
soprattutto vicino al suo cuore, dove si capisce tutto senza bisogno
di formule. Significa essere attenti ai movimenti della grazia,
ai segni dello Spirito Santo, al soffio misterioso del mio pensiero.
Continua a conversare con me anche dopo i nostri incontri in cappella.
Pensa che sono presente vicino a te, con te, in te:
pur svolgendo le tue mansioni, getta di tanto in tanto uno sguardo
carico d'amore verso di me.
Non è certo questo, lo sai bene, che disturberà la tua attività e il
tuo apostolato.
Non è forse nella misura in cui sarò nel tuo spirito che vedrai i
tuoi fratelli con i miei occhi e li amerai con il mio cuore?
Che la tua vita sia una conversazione senza interruzioni con me.
Oggi si parla molto di dialogo.
Perché non dialogare con me?
Non sono forse presente dentro di te, vigile ai movimenti del tuo
cuore, attento ai tuoi pensieri, interessato ai tuoi desideri?
Parlami con molta semplicità, senza badare a costruire le frasi.
Io apprezzo molto di più quello che vuoi esprimere che non le
parole adoperate per farlo.
Io sono il Verbo.
Colui che è, di continuo e nel silenzio, in stato di Parola.
Se si sapesse davvero fare attenzione, si riconoscerebbe la
mia Voce nelle cose più umili della natura come nelle più
grandi, attraverso gli esseri più diversi, attraverso
le circostanze più normali.
E' questione di fede, e questa fede me la devi chiedere per
tutti gli uomini tuoi fratelli che non ne hanno ricevuto il
dono, o che l'hanno perduto.
È soprattutto questione di amore.
Se viveste maggiormente per me, che non per voi stessi,
verreste attratti dal leggero sussurro della mia Voce interiore
e l'intimità con me potrebbe stabilirsi più facilmente.
segue...
Piero