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L'amore è un sentimento?

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2012 12:18
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Riprendiamo l'argomento Reincarnazione


Lo spiritismo e la reincarnazione
Spiritismo e reincarnazione presuppongono una concezione dualista platonico- cartesiana di anima e corpo che nega l'unità sostanziale dell'essere umano e porta, come abbiamo visto, alla posizione erronea del materialismo.
Solo la preghiera a Dio è il mezzo ordinario per poter comunicare con l'anima separata violentemente dal suo corpo. L'anima privata del suo corpo non può agire nel mondo dei corpi se non per iniziativa di Dio: le tecniche dello spiritismo sono una evidente forzatura del mondo dello spirito perché pretendono di ottenere con sforzi umani solo ciò che Dio può concedere e pertanto sono negative dal punto di vista dell'equilibrio psicologico e spirituale e, in ultimo, esiste il fondato sospetto che esse non siano immuni da intervento diabolico.

Scrive Carlos Aldunate nel suo libro -Il cristiano di fronte al paranormale- :" Provocare questi fenomeni significa entrare volontariamente nello stato particolare di ricettività che si chiama TRANCE. In essa, il medium lascia da parte il suo spirito critico e si fa trasportare dalla propria sensibilità. Per questo la trance è uno stato degradato dell'uomo. (...) Il medium in trance sospende le proprie capacità superiori, per essere permeabile alle forze dell’ inconscio inferiore (...).
Queste forze sono sconosciute: possono venire dall'inconscio del medium, dall'inconscio del cliente o dall'inconscio collettivo. Possono venire anche da uno spirito sconosciuto, perché non c'è mai piena sicurezza che vengano dallo spirito invocato. Possono infine venire da un demone.

Certamente non possono venire da Dio, perché Dio non può essere captato e obbligato a rispondere alle nostre domande.
Si crea facilmente una dipendenza dagli spiriti; dipendenza che può risultare assai funesta.
Conosciamo vari casi in cui l'invocazione degli spiriti ha provocato ossessioni con voci, sensazioni corporali, impulsi al suicidio, ecc. (...) Se un'attività è essenzialmente malsana per l'uomo, è segno che essa non è conforme alla sua natura, non rientra nell'intenzione del Creatore. Semplicemente quell'attività è contro l'etica; non si deve svolgere.
I pericoli delle pratiche spiritiche, gli effetti perniciosi che spesso producono, ci avvertono che esse non devono essere compiute. La trance comporta sempre una diminuzione della chiarezza intellettuale, dello spirito critico e della libertà umana; quindi ne deriva sempre una diminuzione della responsabilità, che è la caratteristica propria dell'uomo adulto e maturo.
L 'uomo in trance è come un uomo più o meno drogato, un uomo sminuito. Questa trance si verifica nel medium e anche nella persona che lo consulta e che entra nella suggestione scatenata dal medium" (11)
La dottrina della reincarnazione è, nella sua realizzazione pratica, come una ruota che parte da un punto per fare ritorno nel luogo di partenza. La diversità degli esseri è momentanea, presente soltanto nelle esistenze intermedie che si manifestano fra la partenza e l'arrivo: minerali, poi piante, poi animali, poi uomini fra loro disuguali e infine l’uguaglianza e cioè uno spirito perfetto, identico. Secondo tale dottrina gli uomini sarebbero più o meno avanzati a seconda che siano più o meno vicini al punto di arrivo, che è simile al pleroma gnostico: il pleroma gnostico è una sorta di magma originario e indistinto e lo gnostico Basilide lo chiama apertamente il nulla.

Nella dottrina della reincarnazione:
A) gli uomini non hanno più un proprio essere, una propria identità personale: infatti essi non hanno conoscenza delle proprie esistenze anteriori, non possono rintracciare la propria continuità e la propria unicità.Questa amnesia delle esistenze precedenti è in contraddizione proprio con la teoria della reincarnazione la quale presuppone l’esistenza di uno spirito indipendente dal corpo, cioè di uno spirito che sta nel corpo come una sostanza di natura completa e che pertanto guida il corpo come il pilota guida la nave. Infatti, se lo spirito è una sostanza in se stessa completa, nel disincarnarsi dovrebbe portare via con sé i ricordi e, senza perdere il possesso di questi, dovrebbe entrare nel nuovo corpo, allo stesso modo in cui il pilota non perde i propri ricordi nel passare da una nave all’altra.
B) L’ignoranza delle esistenze anteriori rende inutile la reincarnazione. Infatti, considerando l’ignoranza delle esistenze precedenti, non si vede in che modo la reincarnazione possa servire a favorire il progresso individuale. Per i reincarnazionisti la dottrina della reincarnazione servirebbe a far progredire gli individui attraverso vite successive corrispondenti al loro stato di avanzamento spirituale-: questa sarebbe la cosiddetta legge del Karma. Perché l’ avanzamento dello spirito possa avere luogo, esso dovrebbe essere perfettamente consapevole dell’esperienza acquisita in ciascuna delle esistenze precedenti, ma come si può realizzare un tale progresso se lo spirito perde il ricordo delle esistenze precedenti?

C) gli uomini non hanno più una vera famiglia: infatti, per la dottrina della reincarnazione i figli esistevano già prima che i genitori prestassero loro un corpo in cui incarnarsi. Prima di essere nostri- secondo tale dottrina - i figli furono di altri genitori, che furono probabilmente anche di altra famiglia, di altra nazione, di altra patria, di altra razza. Gli stessi genitori potranno reincarnarsi in un corpo prestato loro dai figli.
D) gli uomini non avrebbero più una vera identità sessuale: infatti la reincarnazione può avvenire in un corpo sessualmente diverso dal precedente.
E) Non ci sarebbe vera differenza fra l'uomo e l'animale: perché possiamo essere stati animali e possiamo esserlo in futuro. (12)

Ammessa la dottrina della reincarnazione diventa facile, da un punto di vista filosofico, giustificare comportamenti devianti come l’incesto, l’omosessualità, la zoofilia. Inoltre, da questo nucleo filosofico reincarnazionista, è inevitabile che abbiamo origine dottrine contrarie alla famiglia e alla giuste e naturali disuguaglianze fra gli uomini
Dalla dottrina della reincarnazione deriva anche una concezione panteista:l'uomo si salva da solo attraverso successive reincarnazioni e Dio finisce per identificarsi con la somma di tutte le cose. Ma se non esiste più un Dio personale e trascendente, la natura non è più l’opera del Creatore, non è più il frutto del logos, il risultato di un progetto razionale e pertanto non esisterebbero più né verità, né leggi, né diritti assoluti, sacri, inviolabili . La natura diventerebbe soltanto una sorta di materiale nato dal caso, frutto di semplici e momentanei rapporti di forza, un materiale su cui il più potente ha il diritto di esercitare la sua forza: rimarrebbe un solo diritto e anche un solo dovere, quello della forza.
In realtà, il vero e autentico dominio dell’uomo sulla natura può attuarsi soltanto attraverso la conoscenza ed il rispetto delle leggi naturali.
La natura non può essere dominata calpestandone le leggi: la natura si lascia dominare solo conoscendone le leggi ed applicandole.

“- Il dominio accordato dal Creatore all'uomo non è un potere assoluto, ne si può parlare di libertà di -usare e abusare -, o di disporre delle cose come meglio aggrada.
La limitazione imposta dallo stesso Creatore fin dal principio, ed espressa simbolicamente con la proibizione di -mangiare il frutto dell'albero -( cf Gen 2,16), mostra con sufficiente chiarezza che, nei confronti della natura visibile, siamo sottomessi a leggi non solo biologiche, ma anche morali, che non si possono impunemente trasgredire-". (13)
Alcune obiezioni scientifiche alla reincarnazione.
La regressione ipnotica sarebbe, per i reincarnazionisti, prova della reincarnazione.
In realtà nel sub-conscio avviene una caotica rielaborazione di tutti i dati pervenuti durante l'esistenza ed è possibile che ci sia una identificazione con dati, storie e avvenimenti depositati e rielaborati nell'inconscio, identificazione indotta dall'ipnotizzatore: l'influsso dell'ipnotizzatore è evidente nel fatto che, se suggerisce al soggetto un ritorno all'infanzia, questo agisce e parla come un bambino; se gli suggerisce di essere stato un animale, questo parla e agisce come un animale; se gli suggerisce di tornare ad un altra vita, comincia ad elaborare la storia di un'altra vita. Inoltre i racconti dei soggetti in stato di ipnosi sono suggeriti più o meno consapevolmente dagli stessi ipnotizzatori.

Infatti i soggetti ipnotizzati da ]oe Keeton accettano lo schema del loro ipnotizzatore: asseriscono tutti di essersi reincarnati subito dopo la morte.
Quelli ipnotizzati da Arnall Bloxham trascorrono lunghi periodi nelle sfere astrali. Quelli di Helen Wambach si scelgono il sesso prima di reincarnarsi e quelli di Edith Fiore si reincarnano tra parenti che si odiano.
Le famose esperienze del Deja vu sono facilmente spiegabili con dati ed elaborazione dei dati che riemergono dal sub-conscio in seguito ad associazioni emotive indotte da immagini, sensazioni, luoghi, persone, situazioni che contengono elementi analoghi a quelli depositati nel sub-conscio.
Inoltre la stessa parapsicologia fornisce strumenti analitici per dimostrare come molti casi di presunta reincarnazione siano in realtà fenomeni di possessione. (14)
Bruto Maria Bruti



Ora esamineremo la questione della reincarnazione alla luce del cristianesimo.
Essere cristiani significa accettare il “Kerygma” ( κήρυγμα) per entrare nella “Salutis Causa” (tutto ciò che occorre per la salvezza), Cristo ha lasciato un insegnamento trasmessoci dagli apostoli, i quali poggiando sul fondamento(Cristo) sono essi stessi colonne portanti della chiesa istituita da Gesù stesso, quindi gli apostoli ci indicano come e in che modo essere alla sequela di Gesù Cristo.

Allora è d’obbligo esaminare le scritture neotestamentarie per avere una visione corretta della reincarnazione.
Tale questione sconosciuta ai giudeo-cristiani venne o emerse con i cristiani provenienti dal mondo pagano ed in modo particolare dalle filosofie ellenistiche le quali introdussero varie credenze come in questo caso la reincarnazione, un personaggio eminente di questa dottrine è stato certamente Origene il quale credeva alla reincarnazione, alla pre-esistenza delle anime, all’apocatastasi (che tutti alla fine verranno salvati compresi i demoni), all’esistenza di mondi oltre il nostro.

Tale insegnamento era in netto contrasto (lo vedremo fra poco) con l’ortodossia ecclesiale e fu quindi dichiarata eretica, da ciò si comprende l’incompatibilità tra gli insegnamenti del Cristo e l’insegnamento della reincarnazione, vediamo più in dettaglio tale incompatibilità.
Possiamo affermare che nell’incarnazione si muore molte volte, la ciclicità delle rinascite e che l’anima cioè l’essere in quanto essere si “riappropria” di vari corpi, ciò vuol dire che la persona non muore uno solo volta ma più volte e non nell’arco della sua vita bensì in quella di molte vite.
Perché dunque tale affermazione non è cristiana?, per il semplice motivo che gli insegnamenti sono di tutt’altro genere.

Innanzi tutto renderebbe vano inutile ed insignificante il sacrificio di Cristo, in quanto il cristiano non verrebbe redendo dal suo sacrificio bensì dalle cicliche reincarnazioni, verrebbe meno anche la risurrezione mediante la quale il corpo risuscitato acquisterebbe la gloria (e quindi glorificato) dall’anima che a sua volta è glorificata dal sacrificio di Cristo, inoltre la reincarnazione priva la persona del diritto al libero arbitrio in quanto non si è più artefici del proprio agire, rendendo la persona irresponsabile verso se stessa e gli altri in quanto avrebbe altre vite per poter rimediare agli errori.

San Paolo chiarisce molto bene questo punto quando dice, in Ebrei 9
25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui. 26 In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28 così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.

Paolo usa l’espressione “E Come”, facendo una similitudine dell’uomo e di Cristo, dunque l’uomo muore UNA SOLA VOLTA, e alla morte riceverà l’immediato giudizio, ma Paolo amplia questo concetto di una morte “Una Sola Volta”, ad esempio se prendiamo 2 Corinzi il capitolo 5 leggiamo che.
1 Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.2 Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: 3 a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. 4 In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. 5 È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito.
6 Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, 7 camminiamo nella fede e non ancora in visione. 8 Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. 9 Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi. 10 Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.

San Paolo afferma che solo in questa vita l’uomo ha l’opportunità di manifestare quegli Abiti (virtù cristiane) affinché la morte non lo coglie nudo (vivendo una vita per se stesso), giacché le sue opere sono le uniche cose che l’uomo si porterà alla propria morte.

Ancora in 1 Tessalonicesi 4,13-14 San Paolo afferma
13 Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14 Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.
Inoltre mentre in oriente l’uomo è duale. Anima e Corpo, per il cristiano l’uomo è una simbiosità di anima/corpo, ed è nella sua “Unicità” che si identifica, nella risurrezione verrà risorto il “Suo Corpo” e non uno dei tanti corpi, sarà un corpo trasformato sempre di carne e sangue ma glorioso, il quale non soggiace più a ciò che sono le leggi fisiche.

Pongo dunque una domanda,.
Se questa teoria fosse portata alle sue estreme conseguenze, bisognerebbe dire che un bambino che soffre, soffre perché nella vita precedente ha commesso qualcosa che deve essere purificato né sarebbe urgente che la scienza medica progredisca, perché tutto servirebbe per la purificazione e questo lascerebbe campo libero al concetto fratello ossia il “Destino”, il quale non renderebbe responsabile gli atti umani in quanto sfuggirebbero al controllo della volontà.
Franco
ps
ho tralasciato volutamente la differenza con il concetto di reincarnazione orientale, il quale degrada ancora di più l'uomo


“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

www.esserecattolici.it
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