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La maldicenza smascherata

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2010 10:04
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Alcuni giorni fà, ho avuto modo di ascoltare una breve trasmissione che trattava un argomento molto interessante. La spiegazione è illuminante, specie per chi ne è vittima, ma nessuno di noi ne esce indenne.

Vi lascio scoprire il soggetto e mi farà piacere leggere i vostri commenti:

telematin.france2.fr/?page=chronique&id_article=13649

La maldicenza smascherata

« Stupida maldicenza, sotterfugio ordinario della cattiveria che non ha nulla da dire »
Théophile Gautie

La maldicenza [SM=g9644] è anche definita : mordacità, calunnia, diffamazione, mormorio, pettegolezzo, chiacchiera, biasimo, detrazione, denigrazione. Ossia malalingua, dir male, mordace, linguaccia, linguacciuto, pettegolo, sparlatore, sussurrone, infamare, mormorare, metter su scandali.

In questo inizio d’anno è l’epoca delle buone decisioni. In tutti i campi : nello sport, nel non stressarsi, nel mettersi a dieta….
Potrebbe anche riguardare il miglioramento dei nostri comportamenti.
Per esempio essere meno maldicenti, perché questo difetto è nocivo alla salute.
La maldicenza fa parte del nostro bagaglio quotidiano : Ufficio, relazioni sociali, famiglia….
Per quanto riguarda poi la stampa, questa è pane per i loro denti, e le celebrità ne sono le vittime.
Perché alcune persone sono più maldicenti che altre ? Cattiveria ? Gelosia ? E non solo…
Le informazioni che seguono ci faranno riflettere :…. [SM=g8862] .

La maldicenza fa del male a tutti. Gli studiosi hanno scoperto che pensare positivo é salutare, mentre i pensieri negativi, e qui parliamo della maldicenza in particolare, influiscono non soltanto sulla salute mentale, ma anche su quella fisica di ogni individuo perché dà il via a emozioni nefaste. Dunque, la maldicenza è dappertutto, durante tutta la giornata, se tendete l’orecchio sentirete maldicenze tutto intorno a voi : televisione, radio, giornali, i vicini, all’ufficio (famose le chiacchiere intorno alla macchina per il caffé-….). Soffermiamoci ad ascoltarci, in modo da scoprire fino a che punto siamo maldicenti, soltanto i Buddisti hanno compreso che la maldicenza è letale per la salute, tutto ciò che esce dalla nostra bocca dovrebbe essere benevolo.
Abbiam dunque chiesto ad un psicanalista : Philippe Grimbert, che é stato autore di libri di successo, a cosa è dovuta la maldicenza : alla gelosia, alla cattiveria? Sarebbe piuttosto legata alla fiducia in sè e alla stima di sè. Ascoltiamo, non saremo più maldicenti dopo aver ascoltato: (video…)

“Se non fosse d’utilità per l’equilibrio psichico, la madicenza probabilmente non esisterebbe, e questa sua utilità bisogna situarla vicino alla ‘proiezione’. La proiezione è un meccanismo abbastanza semplice, si tratta in fondo di attribuire all’altro ciò che non si può riconoscere in fondo a se stessi. Eh si, il maldicente parlerà molto male dell’altro su un aspetto o l’altro che gli mostrerà le sue proprie difficoltà e le sue incapacità.


Per esempio, si tratterà di criticare un problema fisico dell’altro, mentre il maldicente ha anche magari, un grosso problema fisico, ma gli sarà più facile criticare l’altro ; oppure si tratterà di un comportamento morale o finanziario dell’altro, che anche in questo caso ricorda le proprie difficoltà personali del maldicente, che proietta sull’altro le proprie incapacità che non puo riconoscere in se stesso.
La maldicenza è una forma di paura dell’altro, il fatto di attribuirgli tutte queste qualità negative è un mezzo per schiacciarlo, per renderlo meno pericoloso, fallibile.


La maldicenza è anche un’espressione d’aggressività, può essere un’espressione naturale anche se non buona, se non può esser positiva, abbiam bisogno di lasciarla passare, di lasciarla svanire con un po di humour, che è una dimensione più creativa e più gradevole, in modo da non esserne distrutti fisicamente.
In un certo senso, la maldicenza è nociva perché non ci permette di prendere coscienza di cio che c’è in fondo al nostro essere, finché attribuirete agli altri ciò che non volete riconoscere in voi stessi, non avanzerete, non farete progresso. Sotto questo aspetto, la maldicenza è nociva, ma in un certo senso puo creare dei legami sociali, perchè associandosi ad un altro nel parlar male di un terzo, si creano dei legami, e questo è il solo aspetto positivo ».


Per riassumere, la maldicenza è un’espressione della paura di perdere..perdere cosa ? Il proprio posto, il proprio danaro, le cose proprie, i propri amici, l’amore; si tratta in realtà di un segnale di angoscia o angustia, da parte di qualcuno che desidera essere valorizzato, perché dicendo male degli altri è un mezzo per dire del bene di sè stesso (lui non vale niente, io invece son qualcuno di formidabile). La maldicenza risponde anche a un istinto gregrario, cioè che per essere più forti, ci si lega o ci si raggruppa con altri. La maldicenza risponde anche a un fenomeno di aggressività, cioè si riversa sugli altri le proprie frustrazioni, dunque si fà sfumare la propria rabbia, la propria violenza sull’altro, parlandone male. In conclusione, come ha spiegato lo psycanalista, la maldicenza è soggettiva, tutto ciò che si dice di male dell’altro dovrebbe essere esaminato con la lente di ingrandimento, perché non fà che riflettere i nostri propri difetti.

Ricapitolando dunque, il maldicente sarebbe da compiangere perché fà solo del male a se stesso ! [SM=g9589]



........................
"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré




Claudia
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15/01/2010 21:05
 
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Mi ha fatto piacere leggere quanto hai scritto e condivido ilconcetto che il maldicente fa del male soprattutto a se stesso, ma, proviamo a pensare al male che riceve colui o colei che diventa soggetto di queste maldicenze.

Il maldicente spesso rovina l'esistenza alla persona presa di mira, a volte questa persona si sente così ferito e ingiustamente affossato da pensare, nel peggiore dei casi, alla morte.

L'ggetto di maldicenze potrà perdere le proprie amicizie, la propria reputazione, il proprio lavoro, l'affetto dei propri cari e via discorrendo.

Questo difetto del genere umano è proprio deleterio sia per chi lo perpetua che per chi lo riceve.

A tal proposito mi torna in mente una canzone di Carmen Consoli che ha per titolo

MARIA CATENA

Maria Catena attendeva pazente
il turno per la comunione,
quella domenica, Cristo in croce sembrava più addolorato
di altri giorni,
il vecchio prelato assolveva quel gregge
da più di 20 anni, dai soliti peccati,
Cristo in croce sembrava alquanto avvilito
dai vizietti di provincia..
Primo fra tutti il ricorso sfrenato
al pettegolezzo imburrato infornato e mangiato,
quale prelibatezza e meschina delizia,
per palati volgari, larghe bocche d'amianto,
fetide come acque stagnanti,
Cristo in croce sembrava più infastidito,
dalle infamie che dai chiodi..
Maria Catena anche tu
conosci quel nodo che stringe la gola,
quel pianto strozzato da rabbia e amarezza,
da colpe che in fondo non hai
e stai ancora scontando l'ingiusta condanna
del triste girone della maldicenza,
e ti chiedi se più che un dispetto
il tuo nome sia stato un presagio..
Maria catena, non seppe reagire
al rifiuto del parroco di darle l'ostia,
e soffocò nel dolore quel mancato Amen,
e l'umiliazione,
secondo un antico proverbio
"ogni menzogna alla lunga diventa verità",
Cristo in croce mostrava un sorriso indulgente
e quasi incredulo.
Maria catena, anche tu conosci quel nodo che stringe la gola
quel pianto strozzato da rabbia e amarezza,
da colpe che in fondo non hai
e stai ancora scontando l'ingiusta condanna
del triste girone della maldicenza
e ti chiedi se più che un dispetto il tuo nome
sia stato un presagio..


La canzone inizia dal primo minuto



Ely





[Modificato da Elyy. 15/01/2010 21:06]
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Il programma parlava della maldicenza, trattando e esaminando il problema del maldicente ma tralascia la vittima delle maldicenze, perché in genere il bersaglio del maldicente cambia anche varie volte in una giornata.

Il soggetto mi ha toccato da vicino perché sono stata l'oggetto di maldicenze per anni, per una vita, da parte dei miei suoceri. Sono stati un disastro, veramente cattivi e malelingue. Ho avuto la fobia, l'angoscia per una vita intera nei loro riguardi. Malgrado mi impegnassi a fondo, malgrado continuassi a farmi esami di coscienza, trovavano sempre il pelo nell'uovo per iniziare non solo un litigio ma una tragedia, che si è svolta ripetatumente, anno dopo anno, durante i 45 anni di matrimonio. Mio marito, che devo riconoscere, ha sempre preso le mie difese, ne ha sofferto anche lui, ma benché vi cozzasse continuamente contro, io ero la causa e la colpa di tutto, anche quella di mettergli il figlio contro e lo facevo specialmente la sera in camera da letto......(sarebbe mai possibile???)... e loro non si facevano scrupolo di andare a raccontare in giro,(la loro supposizione e invenzione) sporcandomi.

Mi fermo qui perché il soggetto è molto doloroso, la maldicenza mi ha arrecato molta sofferenza e come scrollarsela di dosso? C'è voluta una vita intera, a familiari e amici, per capire finalmente chi sono realmente io, e chi son stati loro, tutti o quasi l'han compreso, ma intanto mi porto dietro un bel bagaglio di sofferenza, e il rimpianto di aver fatto, veramente sempre del bene, fin troppo, a persone che non lo meritavano affatto.
C'è solo da sperare che coloro che ascoltano tali maldicenze abbiano il buon senso di prendere 'una lente di ingrandimento'!!!!! [SM=g7279]
[Modificato da deep-blue-sea 16/01/2010 10:20]
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Non capisco quale manovra sbagliata ho fatto...mi ritrovo con due risposte...ma su una nuova discussione...
Puoi fare qualcosa per metter tutto assieme????? Grazie!
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ho unito i due post




Una stretta di [SM=g1902224]



Pierino



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Grazie Pierino

Sei grande! Ciao
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Claudia
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Re:
deep-blue-sea, 16/01/2010 10.11:

Il programma parlava della maldicenza, trattando e esaminando il problema del maldicente ma tralascia la vittima delle maldicenze, perché in genere il bersaglio del maldicente cambia anche varie volte in una giornata.

Il soggetto mi ha toccato da vicino perché sono stata l'oggetto di maldicenze per anni, per una vita, da parte dei miei suoceri. Sono stati un disastro, veramente cattivi e malelingue. Ho avuto la fobia, l'angoscia per una vita intera nei loro riguardi. Malgrado mi impegnassi a fondo, malgrado continuassi a farmi esami di coscienza, trovavano sempre il pelo nell'uovo per iniziare non solo un litigio ma una tragedia, che si è svolta ripetatumente, anno dopo anno, durante i 45 anni di matrimonio. Mio marito, che devo riconoscere, ha sempre preso le mie difese, ne ha sofferto anche lui, ma benché vi cozzasse continuamente contro, io ero la causa e la colpa di tutto, anche quella di mettergli il figlio contro e lo facevo specialmente la sera in camera da letto......(sarebbe mai possibile???)... e loro non si facevano scrupolo di andare a raccontare in giro,(la loro supposizione e invenzione) sporcandomi.

Mi fermo qui perché il soggetto è molto doloroso, la maldicenza mi ha arrecato molta sofferenza e come scrollarsela di dosso? C'è voluta una vita intera, a familiari e amici, per capire finalmente chi sono realmente io, e chi son stati loro, tutti o quasi l'han compreso, ma intanto mi porto dietro un bel bagaglio di sofferenza, e il rimpianto di aver fatto, veramente sempre del bene, fin troppo, a persone che non lo meritavano affatto.
C'è solo da sperare che coloro che ascoltano tali maldicenze abbiano il buon senso di prendere 'una lente di ingrandimento'!!!!! [SM=g7279]




Cara Claudia, posso solo immaginare cos'hai sofferto in tutti quegli anni, proprio a causa dei tuoi suoceri poi, che, dopo i genitori, sono le persone con cui vorremmo andare più d'accordo e da cui vorremmo essere voluti bene.

Meno male che tuo marito si schierava sempre dalla tua parte, capendo la malignità dei suoi genitori nei tuoi confronti, cosa molto difficile da riconoscere da parte di un figlio, ma tuo marito è molto intelligente e questo gli ha permesso di vedere la cosa con obiettività e di riconoscere dove stava la verità.

Comunque, hai ragione, la maldicenza contribuisce a impoverire chi la commette e a renderla "brutta e cattiva" agli occhi dei più svegli.


[SM=g10892]Ely










19/01/2010 10:04
 
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Re:
Elyy: Mi ha fatto piacere leggere quanto hai scritto e condivido ilconcetto che il maldicente fa del male soprattutto a se stesso, ma, proviamo a pensare al male che riceve colui o colei che diventa soggetto di queste maldicenze.

Il maldicente spesso rovina l'esistenza alla persona presa di mira, a volte questa persona si sente così ferita e ingiustamente affossata da pensare, nel peggiore dei casi, alla morte.

Questo difetto del genere umano è proprio deleterio sia per chi lo perpetua che per chi lo riceve.

nevio63: Bravissima Ely, mai sentite tue parole piu' appropriate! [SM=g10666]

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