Articolo 18, libertà di licenziamento e altre novità

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
mauro.68
00sabato 14 gennaio 2012 22:04
Se la bozza della riforma del mercato del lavoro dovesse essere concretamente applicata nella sua versione attuale, si tratterebbe di una revisione molto significativa dei principi cari alle principali parti sindacali. Tra le principali novità, infatti, vi è una deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che potrebbe permettere il libero licenziamento anche alle aziende con più di 15 dipendenti.

Il governo sta infatti cercando di estendere il licenziamento senza giusta causa anche nel caso in cui – a causa di una fusione tra due aziende sotto i 15 dipendenti – in seguito a tale transazione la soglia di applicazione dell’art. 18 venga superata (ammesso che, ad ogni modo, non si superi quella dei 50 dipendenti).
Se pertanto la bozza dovesse divenire realtà, significherebbe che nell’ipotesi di una fusione tra due aziende con 15 dipendenti, il datore di lavoro (cioè la nuova società formata dalla fusione) potrebbe comunque procedere al licenziamento senza giusta causa anche con 30 dipendenti complessivi.
La bozza non è ovviamente piaciuta alle sigle sindacali, pronte a dar battaglia. “L’articolo 18 non va modificato. Come abbiamo detto in più occasioni, non è stato oggetto di trattativa con il Ministro del Lavoro, Fornero. È davvero singolare ritrovare ora questo tema in una bozza di provvedimento sulle liberalizzazioni che non è stato oggetto di confronto con le parti sociali” ha dichiarato il segretario Cisl Raffaele Bonanni.
“Non si capisce proprio che cosa c’entra la modifica dell’articolo 18 con le liberalizzazioni. Insistere poi che rimuovendo l’articolo 18 si avrà più occupazione è davvero incomprensibile. L’unica cosa che si verifica, insistendo su questo argomento, è creare sbandamento ed incomprensione tra la gente. Significa distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri problemi dell’occupazione e della competitività . Vorremmo occuparci più di energia, di infrastrutture, di tasse, di come riorganizzare la Pubblica amministrazione” – ha poi aggiunto il segretario “di come tagliare le unghie alle lobbies ed ai poteri forti in Italia. Abbiamo bisogno di coesione sociale e non di ulteriori lacerazioni in un momento così difficile per il Paese. Speriamo che il Governo se ne renda conto”.

Fonte

Mauro
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com