Incredibile, questa persona vive con circa 20mila euro l'anno, anche se non canta e fa concerti, ora chiede aiuto allo stato, pretendendo un sussidio e a chi veramente spetterebbe un aiuto non lo riceve, se volete ridere vi posto la notizia.
"Sono malato e non autosufficiente".
Franco Califano, 72 anni, chiede aiuto allo Stato invocando la legge Bacchelli, norma approvata nel 1985 che prevede l'assegnazione di un compenso straordinario vitalizio a cittadini che si siano distinti nel mondo della cultura, dell'arte, dello spettacolo e dello sport e che versano in situazioni di indigenza.
Per Califano tutto comincia lo scorso 15 luglio quando una brutta caduta sulle scale gli procura la rottura di tre vertebre. "L'incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, le serate. E mi ha messo in ginocchio'' ha detto il cantante in un'intervista al Corriere della Sera.
Senza le serate dal vivo nei locali e solo con i circa 20mila euro l'anno che precepisce dalla Siae per i diritti d'autore, Califano non riesce a vivere, e anche pagare l'affitto della sua casa sta diventando un problema. Da qui l'appello al Ministero della Cultura: "Credo di aver tutti i requisiti per beneficiarne: ammetto in passato di aver compiuto diversi errori, ma oggi come oggi sono con le spalle al muro". Dalla sua parte si è schierato subito l'amico senatore Domenico Gramazio: "Presenterò al ministro Bondi la proposta nella quale chiedo di applicare a Califano la legge Bacchelli. Perché è un poeta che ha scritto alcune delle canzoni più belle della storia della musica leggera italiana e si trova in una situazione non florida".
Autore di canzoni memorabili come La musica è finita, Minuetto, Tutto il resto è noia, Califano è noto anche come grande amatore e amante della bella vita. Una vita spesa tra lusso e notorietà. Ma ora è lui a chiedere aiuto.
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