Jackv scrive.
Qualche sera fa pensavo proprio a questo, dopo aver avuto un dialogo con un mio amico teologo e catechista. Durante la cena iniziammo a parlare un po’ delle origini del cristianesimo, ad un certo punto mi fa: “… ti sto per dire una cosa che, se mi sentisse qualcuno del vaticano rischio la scomunica, secondo me il cristianesimo è finito nel 325 durante il concilio di Nicea.
Effettivamente non sbaglia, questo “teologo” rischia veramente la scomunica, in quanto esternatore di idee eretiche.
Cerchiamo di capire un punto fondamentale, il “Teologo” , può esternare qualche perplessità su di un argomento, oppure produrre una interpretazione di una scrittura, ma ciò che il teologo fa, è rimanere sempre nell’ortodossia cattolica.(presumo che sia cattolico, ma anche se non lo fosse la cosa non cambia)
Nella teologia cattolica c’è sempre una discussione, su aspetti i quali non sono “Dogmi”, quindi associarla alla WTS è una brutta associazione, poiché nella WTS è “Vietato” qualsiasi critica, perché si viene buttati fuori a calci, al contrario se un teologo dice che le donne potrebbero diventare sacerdoti, egli non viene preso a calci, ma lasciato esprimere.
Al commento che il cristianesimo sia terminato nel 325, bene che si ristudi l’esegesi biblica, poiché mi dovrebbe dimostrare come fa a credere ad un canone biblico il quale è stato ultimato nel 397 e formalizzato al concilio di Cartagine, se il cristianesimo è terminato nel 325.
Franco