Rieccomi a voi con le impressioni sul viaggio in Ecuador e Galapagos, magnifico come il precedente in Perù.
Vi lascio al piacere della lettura!
DIARIO DI VIAGGIO – ECUADOR / GALAPAGOS 6-14 Dicembre 2008
Partiamo al mattino da Cuzco per Lima, 1h e mezzo di aereo. A Lima, la nostra guida Pepe che é stato molto efficiente, si occupa di tutte le formalità e ci lascia, dato che a Quito avremo un altro direttore di viaggio. Viaggio da Lima a Quito.
Arriviamo il primo pomeriggio a Quito. Facciamo conoscenza della guida, ci sistemiamo sul bus e veniam condotti al Marriott di Quito. La prima impressione della città é che il paese sia meno povero che il Perù, vi sono molte palazzine moderne, di stile europeo, centri commerciali, auto piu moderne.
La camera al Marriott é magnifica come anche l’hotel.
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Ci ritroviamo nella hall con la guida dove ci viene spiegato il programma dei giorni successivi. Poi cena in albergo con magnifico buffet a volontà. Poi in camera a sistemare i bagagli, dato che partiremo per 3 giorni in crociera alle isole Galapagos, sistemiamo le nostre cose in bagagli piu piccoli e il grosso dei bagagli rimarrà qui in albergo dove ritorneremo.
Domenica 7 dicembre, si parte per le Galapagos.
Sveglia alle 6, colazione e partenza verso l’aeroporto. Siamo a 2700 mt d’altitudine. Quito, 2 milioni di abitanti, giace tra i monti, piuttosto tra i vulcani che sono numerosi qui, e attivi.
Quella montagna che si vede dalla nostra camera é il Pichincha, che nel 1999 eruttò ceneri e fuliggine al punto che l’aeroporto dovette esser chiuso 1 settimana.
Tomas, la guida, si é occupata di tutte le formalità, dei bagagli e all’aeroporto prenderemo l’aereo per le Galapagos che son situate a mille chilometri dalla costa, nell’oceano Pacifico.
Le Galapagos sono un arcipelago composte di 5 isole maggiori: (Fernandina, Isabela, San Cristóbal, Santa Cruz et Santiago, 14 isole medie e piccole e 42 isolotti.
Questo gruppo di isole costituiscono la parte emersa di una serie di vulcani. Il 23 giugno 2007, il comitato del patrimonio modiale ha iscritto le Galapagos sulla lista del patrimonio in pericolo, in modo da ottenere fondi per la loro preservazione.
Le isole Galapagos sono fortemente protette e sorvegliate essendo Parco Nazionale, un’oasi naturalistica dai fragili equilibri. Si cerca di contenere il numero dei visitatori a 70.000 all’anno, ma ormai la richiesta é enorme e si é già a 135.000. Si cerca di tenere l’afflusso di visitatori per preservare il fragile ecosistema. Ad ogni visitatore viene data una carta plastificata, stile Pass per le isole che contengono tutti i dati personali, valido 3 mesi.
Ci vengon dati degli adesivi da applicare sulle giacche per riconoscere a quale tour apparteniamo. Proibitissimo trasportare, semi, piante, cibo, o prelevare conchiglie, fiori, piante che contaminerebbero l’ecosistema. Prima di atterrare, in aereo viene spruzzato insetticida nel bagagliaio per evitare di trasportare nuovi insetti.
Tomas, la nostra guida, ha sui 35-38 anni, ha tre bambini, é laureato ed é naturalista e guida turistica del Ministero del Turismo. Sulle isole però avremo a disposizione un altro naturalista, mentre Tomas si occuperà della logistica che é un lavoro notevole.
Arriviamo a Batra, isola/aeroporto. Non vi sono abitazioni, solo qualche bancarella per la vendita di souvenirs fuori il capannone che funge da aeroporto. Si sente il profumo dell’estate e fa caldo, sui 25-27°. Prendiamo il bus e in 10 minuti veniam condotti al molo dove prendiamo un traghetto che ci trasborda sull’isola di fronte Santa Cruz. Qui ci aspetta un altro bus che ci porta in 45 minuti dall’altro lato dell’isola dove ci attende il nostro battello per la crociera. Veniamo forniti di bottiglie d’acqua e ammiriamo l’entroterra, disabitato e arido con alberi secchi senza foglie.
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Arriviamo al porticciolo e li prendiamo il gommone che ci trasborda sul Coral 2, il nostro battello.
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Siamo un gruppo di 10 con 10 membri di equipaggio che si prenderanno cura di noi.
Il battello é accogliente, i tavoli per il pranzo son pronti, i nostri bagagli son portati nella nostra cabina, confortevole con doccia e poi subito a pranzo, sono ormai le 15.30h: spaghetti alla bolognese: buonissimi, pollo e patate, insalata, fagioli a insalata e frutta a volontà.
Esploriamo rapidamente il battello e alle 16-30h si esce di nuovo in gommone (mettiamo i giubbotti salvagente ogni volta), e ritorniamo sull’isola di Santa Cruz a visitare la Stazione Darwin, che é un centro studi della fauna locale. Il naturalista Charles Darwin visitò le Galapagos nel 1835, le isole furono il suo laboratorio-vivente per lo studio delle varie specie che lo spinsero poi a scrivere il libro “L’origine delle specie” .
Entriamo in questa riserva, dove i percorsi su passerelle di legno ci permettono di ammirare le tartarughe nei vari stadi di crescita, incluse le tartarughe giganti che possiamo avvicinare.
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Tomas ci diceva che le tartarughe giganti possono restare 6 mesi senza cibo né acqua, ragione per cui i Conquistadores li prendevano a bordo nelle loro traversate per servirsene come carne fresca secondo il bisogno. Perciò che la popolazione di queste tartarughe é notevolmente ridotta.
Su quest’isola come in altre isole tropicali si vedono in giro nei campi le aigrettes uccelli bianchi come piccoli trampolieri. Dopo aver osservato le tartarughe nei vari stadi di crescita, ritorniamo pian piano al molo. Ci fermiamo ad un punto internet, in un piccolo supermercato a comprare vino dato che sul battello è caro.
Ritorniamo sul gommone che ci aspetta, cena e poi a letto dove si dorme bene, dondolati dalle onde.