Fuori Bagnasco

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lovelove84
00venerdì 20 maggio 2011 12:38
Elyy.
00venerdì 20 maggio 2011 22:56


Io penso che ognuno debba pagare per i PROPRI errori e non per quelli degli altri.

Ely


Sonnyp
00sabato 21 maggio 2011 16:04
Tu dici Ely?
Se anche in linea di massima è vero, non sempre è così carissima!

Soprattutto quando si è a conoscenza di errori gravi e non s'interviene per porre drastiche soluzioni.

Leggi questa toccante lettera di uno degli abusati di diversi anni fa in Sicilia, forse ricorderai il caso....


"Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina.
Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del 2000, ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto. Forse lei non immagina nemmeno quanto mi sia costato, in quell’occasione, rivivere i momenti più brutti della mia vita.
Ma a lei che importa?
Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio. Non per lei, di cui m’importa ben poco, ma per questa povera Chiesa, che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi.
Monsignor Wilton Gregory, presidente dei vescovi americani ha detto (la Repubblica, 21 febbraio 2002): "Ciò che abbiamo fatto o non abbiamo fatto ha contribuito all’abuso sessuale di bambini e giovani da parte del clero e di persone all’interno della Chiesa". Forse si starà chiedendo cosa ha a che fare tutto ciò con lei, si chiederà cosa ha fatto o non ha fatto ed io le voglio subito venire in aiuto. Lei era tenuto come tutti i vescovi diocesani ad informare tempestivamente la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede delle eventuali accuse di pedofilia contro sacerdoti cattolici. Non sono io a dirlo, ma due documenti tratti dagli Acta Apostolicae Sedis, gazzetta ufficiale della Santa Sede, secondo cui i presuli debbono svolgere indagini nel caso vi sia anche solo il sospetto di pedofilia nei confronti di preti! Lei cosa ha fatto? Mi chiedo: perché lei, venuto a conoscenza di fatti sì gravi non ha preso alcun provvedimento seguendo il monito della Santa Sede? Cosa voleva che accadesse? Che io ritrattassi? Voleva forse recuperare il colpevole? E come? Facendo finta di niente? Lasciando il prete al suo posto, in mezzo alla gente, ai giovani e ai bambini per oltre un anno e mezzo? O voleva forse salvare l’onorabilità dell’istituzione? La piaga all’interno della Chiesa aumenta sempre più, nonostante la Chiesa abbia elaborato strumenti d’intervento a livello locale e universale senza riuscire a utilizzarli! E lo sa perché? Perché chi dovrebbe farlo tace, per paura o meno, si nasconde dietro al silenzio, portando ad una rovina ancora più grande e sono sicuro che se non avessi denunciato il fatto alla Procura, lei se ne starebbe ancora con le mani in mano.
Mi chiedo, però, come mai, in occasione dell’attentato alla chiesa madre di Favara, in particolare per l’incendio del portone principale, lei (Il Giornale di Sicilia, maggio 2000, cronaca di Agrigento) definì il silenzio di chi sapeva come connivenza. E il suo silenzio attorno alla mia vicenda? Come bisogna definirlo? E mi viene da pensare che altre vicende simili alla mia siano state taciute, sotterrate nel silenzio! E chissà quante! Cosa sarebbe stato se non avessi raccontato a nessuno quanto successomi all’età di dodici anni in seminario a Favara? Glielo dico io: avrei continuato a soffrire in silenzio senza però l’amara delusione di vedere le persone che mi hanno ascoltato rimanere con le mani in mano; non avrei richiamato alla mente una vicenda che per me andava cancellata, che per me era troppo pesante. Non avrei avuto la grande delusione di aver accanto persone ipocrite, conniventi e mi fermo qui.
Si ricorda quando nella stessa occasione del portone bruciato ha decretato un anno di preghiera in riparazione del sacrilegio compiuto? Un anno di preghiera, un rosario perpetuo, recitato ventiquattro ore su ventiquattro, perché "tutti siamo responsabili di tutti", così si leggeva sul giornale.
Le chiedo allora: quanto bisogna pregare per una infanzia bruciata, per un cuore che per sei anni non ha smesso di piangere in silenzio? Bruciare l’infanzia di un ragazzo non è più di un sacrilegio? E quanti rosari perpetui bisogna recitare per i mangia-bambini? E per quelle persone che pur sapendo, compreso lei, hanno fatto finta di niente? Non le viene in mente, al riguardo, la parabola del buon samaritano e soprattutto quelle persone, sacerdote e levita, che vedendo passarono oltre? Lei chi si sente di essere tra queste persone? Forse il buon samaritano? Ad essere sincero non mi importa nulla di quello che si sente. Mi importa dei bambini! Le ho raccontato di me, rivivendo per l’ennesima volta quello che lei, evidentemente, non può capire, quello che non ho mai saputo dimenticare e le chiedo: cosa ha fatto? Mi risuonano ancora le parole da lei pronunciate in occasione dell’abbattimento di alcune abitazioni abusive presso la Valle dei Templi: "Il Vangelo è passione d’amore per la verità. Quando è la dignità di un popolo ad essere compromessa, allora non posso tacere" (Il Giornale di Sicilia, 2 febbraio 2000, cronaca di Agrigento). Sicuramente tra i suoi tanti impegni ad alzare la voce in difesa dei deboli e in difesa della verità, non ha potuto leggere bene la lettera inviata dal santo Padre ai sacerdoti il giovedì santo, laddove affermava la vicinanza a coloro che hanno dovuto subire le conseguenze dei peccati dovuti al tradimento di preti ai loro voti e lo sforzo di rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa situazione.
Ricordi bene che la dignità umana e la sacralità dei bambini vengono prima di ogni cosa! È questo cui la Chiesa mi ha insegnato a credere, ma evidentemente crediamo o abbiamo conosciuto un Dio diverso. Sì, perché se lei credesse nello stesso mio Dio, Padre, che ama e consola gli afflitti, Figlio, che si fa voce degli ultimi e dei più deboli, e Spirito Santo, che infonde forza e coraggio per sostenere la verità e la giustizia, ne avrebbe lo stesso timore che ne ho io! Avrebbe timore di questo Dio che dice: "Chiunque scandalizza uno solo di questi più piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo un macina d’asino e fosse gettato negli abissi del mare"; "chi accoglie anche uno solo di questi più piccoli in nome mio, accoglie me"; "i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre" (e gridano vendetta agli occhi di Dio). Ne parla tanto il Vangelo che lei instancabilmente annuncia, ma evidentemente del Vangelo si ricorda solo quello che fa più comodo!
Sono convinto che per fare certe scelte e affrontare certi problemi che magari comportano dei rischi per la propria immagine o la mettono in gioco, ci vuole molto coraggio. Penso altresì che, per chi ha un po’ di coscienza e di fede, ci vorrà molto più coraggio nel presentarsi dinanzi a Dio che, preti o meno, ci chiederà conto di tutto. Dov’è la sua coscienza? Forse non faccio parte anche io come tanti altri ragazzi (i cui pianti, le cui sofferenze le dovranno pesare) del gregge che è affidato proprio a lei da Dio e dalla Chiesa? Non è lei che se ne deve prendere cura e non è a lei che Dio ne chiederà conto? Forse lei è immune al giudizio di Dio e degli uomini?
Tra le poche persone che mi hanno sostenuto nella mia vicenda vi è il Santo Padre che continua a darmi speranza. Egli che ha rifiutato categoricamente gli infingimenti, le omertà, le complicità. Il papa non ha taciuto!
Mi ritornano alla mente le parole del cardinale Ersilio Tonini secondo cui è meglio avere dieci sacerdoti in meno che averne uno sbagliato. La pedofilia e l’omosessualità vanno affrontati tempestivamente e con fermezza! (Jesus, luglio 2002). Disse altresì che i rettori dei seminari e i direttori spirituali non possono permettersi di lasciar correre!
Non è a lei che la Chiesa chiede e impone di accertare l’integrità dei seminaristi e di quanti si accostano all’ordine sacro? Non è lei che ha ordinato quel giovane prete? Non è stato lei a decidere quali giovani seminaristi dovevano essere assistenti dei ragazzi del seminario di Favara?
Lo sa perché le ho raccontato di me quella sera di novembre? Perché credevo in lei, credevo che lei, quale pastore di questo gregge e difensore dei più piccoli e più deboli, avrebbe ascoltato il mio grido e avrebbe impedito altre "carneficine" di bambini e di sogni!
Concludo, Eccellenza, rinnovando la mia fiducia nella Chiesa di Cristo e a sua Santità Giovanni Paolo II che, rivolto ai giovani riuniti a Toronto, ha avuto il coraggio, ancora una volta, di dire: "Mi vergogno per i preti pedofili e per chi ha coperto con il silenzio questi abomini".
Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo.
Marco Marchese
(ex seminarista del seminario di Agrigento)



Sai qual'è il colmo? La curia chiese 200000 euro di risarcimento per danno all'immagine ecclesiastica! Per fortuna, grazie anche alla trasmissione "Mi manda raitre", la cosa fu resa pubblica e ritirata per la vergogna e il ragazzo fu risarcito con 50000 euro. Ma la sua fanciullezza.... la sua dignità... la sua innocenza, chi glie la ripagherà mai Ely? Riflettici! Shalom.
opepo
00sabato 21 maggio 2011 23:10
io penso
che sono fortunati perchè non sono Papa.......che di calci nei marroni!!!!!
lovelove84
00domenica 22 maggio 2011 09:00
calciiii... ci vorrebbe molto di più... poi penso, che ormai dopo quello che è successo l anno passato si prende e si fa piazza pulita, non fa niente che rimangono in pochi, i parrocchiani sono molto attivi e se c'è bisogno di aiuto lo fanno, mi sembrano proprio pesci lessi, è demoralizzante che un prete si comporti cosi, ma gli altri che ci posson fare???? le persone inteliggenti non fanno tutto di un erba un fascio, potranno essere arrabbiati all inizio ma poi passa, se uno sbaglia deve pagare non c'è via di mezzo!
francocoladarci
00domenica 22 maggio 2011 10:14
1° Corinzi 5, 1-5


1 Si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. 2E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un'azione simile! 3Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. 4Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, 5questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.



Questo avvenimento non è accaduto oggi, nei nostri giorni bensì agli albori del cristianesimo, vuol dire che "Tutti" i cristiani erano colpevoli?, si doveva "Dimettere" Paolo, Pietro Giovanni e tutti gli apostoli?, oppure si doveva sciogliere la Chiesa fondata da Cristo giacché vi erano persone immorali e più immorali dei pagani?, o forse Cristo ha sbagliato in quanto nella chiesa vi erano queste persone?

Quando Paolo venne a conoscenza del problema egli intervenne, ma dopo averne avuto conoscenza, anche se nel frattempo tale condotta era nota a molti.

Purtroppo il male alberga dappertutto in qualsiasi tipo si società, la chiesa non è immune da questo male, perché il male stesso è nell'uomo,ma il principio che ogni persona debba rispondere dei propri atti non può essere dimenticato.
Purtroppo l'odio verso la chiesa è di una tale misura che ci si dimentica che ogni persona è responsabile delle proprie azioni, trasferendo le responsabilità individuale alla collettività.
Franco
Sonnyp
00domenica 22 maggio 2011 17:19
Ci risiamo!

Purtroppo l'odio verso la chiesa è di una tale misura che ci si dimentica che ogni persona è responsabile delle proprie azioni, trasferendo le responsabilità individuale alla collettività.




Caro Franco.... io ho solo voluto sottolineare che il vescovo SAPEVA e NON ha fatto nulla!!! Anzi!!!! E comunque, se di odio vogliamo parlare, io odio i preti pedofili e coloro che COPRONO simili scandali ampliando il problema, anzichè risolverlo, come sarebbe loro dovere fare! O spiegami tu, quale è il ruolo di pastore, se non solo non si prendono cura delle pecore, ma le danno loro stessi in pasto ai lupi rapaci! Grazie.

Non so quante volte l'ho detto, ma sembra che passi inosservato! Io sono il primo a dire che per fortuna, nel mondo vi sono moli UOMINI di DIO, nel senso che vivono appieno la loro fede e missione cristiana, come per esempio don Minuti che entrambi abbiamo conosciuto, ma.... purtroppo sono troppo pochi, capisci?

Che poi, qualcuno si debba dimettere perchè non fa il proprio dovere, allora senza andare ai tempi apostolici, questo è un dato di fatto perchè è meglio per lui se si appendesse una macina da mulino al collo, piuttosto che far "inciampare" uno dei piccoli di Gesù! Spero di essermi spiegato...... Shalom.
Elyy.
00domenica 22 maggio 2011 22:26



Ma guarda Sonny che su quel che dici tu, siamo tutti d'accordo:

un prete pedofilo DEVE PAGARE!!

un vescovo, arcivescovo, cardinale o Papa che conosce i fatti e non fa nulla, DEVE PAGARE!!


Ma tu hai preso l'episodio agrigentino con le accuse rivolte all'arcivescovo Ferraro, non a Bagnasco

Rita ha messo il link di un articolo in cui si parla del desiderio di alcuni di far dimettere Bagnasco in quanto "non avrebbe vigilato bene" sulla condotta di quel porco di prete pedofilo della sua diocesi, ma siamo sicuri che Bagnasco fosse a conoscenza delle porcate di quel prete??? se sì, allora che si dimetta, deve PAGARE anche lui, ma se no, perchè dovrebbe pagare anche lui per le perversioni degli altri??
Come detto da Franco, certi abomini accadono dall'inizio dei tempi, ma non per questo bisogna perdere la fede, diventare atei o condannare la chiesa tutta.

Ok, tu riconosci che ci sono diversi uomini di Dio decisi a mandare avanti il loro mandato nella maniera più pulita, caritatevole, empatica, cristiana possibile, ma devi anche sapere che di questi uomini ne è piena la chiesa, la maggior parte è così, tranne alcune mosche bianche che creano questi scandali e che fanno cadere (dalla fede in Dio e nella Chiesa) gli ignoranti.

L'autore della lettera che hai postato mi sembra una persona molto molto intelligente. Ha accusato il prete pedofilo che ha abusato di lui e anche l'arcivescovo che non ha voluto intervenire per impedire a quel porco di perpetuare la cosa, e questo è GIUSTO! ma lui per primo non ha perso la fede in Dio, nè nel Papa, ne nella chiesa tutta. Leggi bene le sue parole.

Ely



Sonnyp
00lunedì 23 maggio 2011 16:38
Cara Ely....
Tempo fa, un prete ligure, scrisse una lunga lettera a Bagnasco, contestandogli diversi comportamenti ambigui e confacenti verso taluni che erano "protetti" dalla sua autorità ecclesiastica. A me basta già questo per definire Bagnasco, un pastore molto discutibile.

Se poi, come si sente fra le voci di corridoio, egli è anche colpevole di sapere di preti pedofili, ma si astiene dall'intervenire drasticamente come converrebbe, prima o poi salterà fuori anche questo scoop e allora si che ci sarà da ridere.... o da piangere purtroppo per alcuni!

Comunque hai ragione... sin tanto che non viene scoperto, il colpevole rimane il vescovo Ferraro.

Per quanto riguarda il giovane che non ha perso la fede... bhè... buon per lui. Io penso di avere invece TUTTE le ragioni per averla persa, ma questo è un altro argomento.... Shalom.
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