Se il pesce puzza dalla "capa" figuriamoci la "coda"
Ho preso spunto dal post di Elyy riguardante l'intercettazione telefoniche,ove alcuni si mettono d'accordo per raggranellare qualche spicciolo, infatti i loro stipendi sono proprio da " Fame".
Un esempio.
Il reddito del Premier in un anno è salito da 14,5 a 23 milioni di euro. Il Cavaliere si conferma così il più facoltoso tra i parlamentari della Repubblica. In bolletta Casini, fermo a 123.005 euro.
Parliamo di vecchie lire.
Er sor Berlusca ha uno stipendio da terzo mondo, solo 46 Miliardi annui.
Al contrario Casini deve andare alla Caritas per rifocillarsi, prende solo 246 Milioni, e via dicendo.
Al contrario dei ricchi operai, impiegati che prendono l'astronomica cifra di 1300 "Euri", pari a 2,6 milioni.
Quindi come si possono condannarli se cercano un secondo, terzo, quarto et quinto lavoro?.
Leggete un pò qua.
Secondo lavoro per 122 parlamentari
Al primo posto tra i doppioincarichisti, la Lega Nord, quelli del grido di battaglia "Roma ladrona", sì proprio loro. E più in generale c'è chi non si accontenta della seconda poltrona in un Ente locale: 8 parlamentari ne hanno tre. Di' la tua
Siedono su uno scranno in Parlamento, ma ricoprono anche incarichi a livello locale. Si tratta di 122 parlamentari, 81 deputati e 41 senatori, il 12,9% del totale. È quanto rivela un’inchiesta esclusiva pubblicata dal settimanale "Il Punto". In particolare, i presidenti di giunta provinciale sono 9, i consiglieri provinciali 16, i sindaci 35, i vice sindaci 4, gli assessori comunali 7 e infine i consiglieri comunali 55.
E le sorprese non mancano. In barba al loro grido di battaglia "Roma ladrona", sarebbero proprio i leghisti i più numerosi specialisti del doppio incarico. Secondo i dati elaborati dal settimanale, a guidare la classifica dei partiti con più deputati e senatori impegnati anche a livello locale è infatti proprio la Lega Nord: su 86 parlamentari leghisti, ben 38 sono amministratori comunali o provinciali (pari al 42,2%). Seguono l’Udc con il 17,6%, il Pdl con il 12,1%, il gruppo misto con il 9,1%, il Pd con il 5,9% e l’Idv con il 5,5%.
E c'è chi fa peggio, ovvero chi non si accontenta del “secondo lavoro”: 8 parlamentari hanno addirittura tre potrone. Di questi, 4 onorevoli sono stati eletti in Parlamento e hanno anche due incarichi in Enti locali: sono Antonello Iannarilli (Pdl), Giovanni Fava (Lega Nord), Cesare Marini (Pd) e Cesare Monti (Lega Nord). Altri 4, invece, occupano uno scranno nelle aule parlamentari, oltre a uno in un Ente locale e un altro al governo: sono Altero Matteoli (Pdl), Mario Mantovani (Pdl), Paolo Romani (Pdl) e Daniele Molgora (Lega Nord). Proprio a questi quattro parlamentari, il settimanale Il Punto dedica la copertina del prossimo numero con il titolo “Li chiamavano trinità”.
“In Italia, se un dipendente pubblico con famiglia monoreddito, figli a carico e magari l’affitto o il mutuo da pagare, si trova un secondo lavoro”, ha commentato Alessandro Cicero, direttore editoriale de Il Punto, “viene giustamente punito ai termini della legge vigente. Viceversa, se un qualsiasi parlamentare, che riceve uno stipendio cospicuo, che dovrebbe rispettare le leggi e magari dare anche il buon esempio, ha due o addirittura tre incarichi contemporanei, nessuno protesta.
Come mai, ci chiediamo in questa inchiesta esclusiva, per una parte le regole valgono e per un’altra no?”.
Come mai non ci si indigna mai abbastanza su questo tema?
Tratto da Libero.it
Franco