Caro cavdna,
tu che nel primo post mi dichiari:
“voglio vivere da cristiano cattolico praticante”
Ti rispondo:
ho mai messo in discussione la Chiesa per caso? Ho per caso messo in discussione i sacramenti, le messe, l’opera di pastorale compiuta dal clero, il catechismo della Chiesa e le dottrine insegnate?
So che la Chiesa è il Popolo di Dio, così come Popolo di Dio lo era l’antico Israele quando era in vigore il patto della Legge Mosaica. Un israelita poteva non essere d’accordo con il Re o con i ministri del governo di Israele, ma non per questo non sentirsi Israelita appartenente per cittadinanza al Popolo Eletto di Dio. Io non faccio di tutta un’erba un fascio come coloro che siccome criticano il clero e le scelte di vita dei suoi membri, allora rigetto la Chiesa nella sua interezza. La Chiesa è e sempre resta il ‘corpo mistico di Cristo’ dove tutti i cristiani vengono innestati in base alla fede in Gesù Cristo e in base alle opere buone compiute, sia che il clero si comporti bene sia che non lo faccia. Voglio dire che se un domani il Papa dovesse piazzare una bomba a Milano facendo saltare tutta la città ciò non avrebbe alcuna conseguenza sulla fede cattolica o sulla sana dottrina insegnata. L’importante è che il Papa e i vescovi non insegnino cose che sono contrarie o fuori dall’ortodossia del Magistero Infallibile della Chiesa, restando fedeli alla Sacra Tradizione apostolica che viene tramandata da 2000 anni a questa parte. Il comportamento umano invece, come ad esempio la decisione dei materiali da usare nella liturgia, è lasciato al libero giudizio personale, che, attenzione, se criticato non implica che allora chi lo tiene sia meritevole di giudizio avverso da parte di Dio (non mi sognerei mai di dire una cosa del genere) ma implica il semplice fatto di non essere d’accordo con la “politica” utilizzata in tale contesto.
Perciò posso benissimo non essere d’accordo con i materiali costosi usati nella liturgia ed essere perfettamente cattolico ortodosso senza alcun problema.
La mia impressione è che, rispetto ai cristiani dei primi 4 secoli, venga data esagerata importanza ai materiali da impiegare nella liturgia. Tutto qui.
E’ chiaro che poi ciò dipende sempre da personale percezione più che da riscontro oggettivo. Ma la Chiesa come istituzione in tutto ciò non ha alcun coinvolgimento.
la lingua batte dove il dente duole
infatti tale ritornello non è sicuramente solo di questi giorni
E’ un ritornello molto simile all’obiezione comunista contro la società capitalista. Molto spesso infatti i comunisti denunciano agli imprenditori capitalisti, che elargiscono grandi assegni o proprietà di beni verso i paesi del terzo mondo, la loro ipocrisia perché vivono comunque negli agi e nella ricchezza. C’è perciò l’idea, corretta o giusta che sia, che la beneficienza fatta sia solo un piccolo contentino tanto per dare la parvenza agli altri di essere delle brave persone, quando invece, siccome navigano nell’oro, non hanno fatto nulla di speciale visto il tenore di vita che portano. Ecco questo tipo di obiezione ‘comunista’ è la stessa che viene rivolta al Vaticano; non è che non tiene conto del fatto che la Chiesa nella sua interezza non dia da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, da vestirsi per gli ignudi, ecc, ma trova ipocrita il tenore di vita elevato del clero al confronto della missione verso i bisognosi che viene predicata dal pulpito.
A questo punto credo che sia necessario valutare l’effettivo realismo di tale accusa di conduzione di vita agiata da parte dei vescovi del Vaticano.
però come dicevo, sino a quando la lingua batte sul dente e non si fa nulla per identificare la causa del male e poi magari porre il giusto rimedio, la lingua continuerà a ritornare sempre e solo sul dente.
La lingua batte contro il dente cariato sia quando esprime critiche nei confronti dell’ipocrisia dei governanti, imprenditori, politici, che vivono con tenori di vita sopraelevati mentre predicano l’uguaglianza per tutti, sia quando esprime critiche contro chi predica l’aiuto umanitario verso i bisognosi quando similmente vive in tenori di vita sopraelevati. A questo punto c’è da chiedersi: è la lingua che sbaglia direzione o il dente è veramente cariato? Come dicevo prima bisognerebbe valutare l’effettiva consistenza dell’accusa mossa verso il clero del Vaticano di vivere negli agi e nella prosperità.
se il PAPA e la CHIESA avesse dato ascolto sin dal primo istante di tali assurde richieste (molti secoli fa) - oggi sicuramente la fame, la povertà e l'ignoranza, comunque non sarebbere state debellate
con l'aggiunta del solo impoverimento da parte della CHIESA
Cosa significa “impoverimento della Chiesa”? Non esistono tante altre organizzazioni cristiane che pur non avendo ricchezza educano le proprie pecore ai loro insegnamenti? La Chiesa allora non funzionava quando, prima di diventare religione ufficiale dell’Impero Romano, non aveva i possedimenti che ha adesso? Certo è chiaro che la fame nel mondo non si debellerebbe, almeno finchè tutti gli esseri umani, dal primo fino all’ultimo, si impegnino seriamente a risolvere questo grande problema. Sappiamo però che questo è impossibile finchè esisterà il male nel mondo; ciò nonostante utilizzare altre risorse per combattere il problema avrebbe comunque dato da mangiare ad altre persone.
Per Trianello:
ti ringrazio per il consiglio di lettura del libro. Credo che lo troverà molto interessante, almeno per avere un altro punto di vista sulla questione. In questo ultimo periodo mi sto cimentando nella lettura dell'opera di Bart Herman, il libro "Gesù non l'ha mai detto", che a mio avviso debella in maniera irrefutabile, per chi ovviamente non ha le fette di salame davanti agli occhi, il concetto di Sola Scriptura.