Pizzica, Taranta è come a spiegato Violet, c’è da aggiungere che specie ne Salento, era molto in uso questa “cerimonia”, a volte le donne e in special modo le ragazze a motivo della loro conformazione fisiologica attraversavano dei momenti di depressione, nell’ignoranza culturale dell’epoca(ed è anche giustificato) i suoi parenti interpretavano questo malessere o questa situazione particolare come un “ possedimento” da forze occulte che risiedevano in lei, ed ecco allora venire la cura, venivano chiamati dei suonatori, che di solito usavano strumenti come il tamburello, il flauto, e l’organetto.
Questi suonatori si mettevano nella parete della stanza e mentre loro suonavano la ragazza” posseduta” iniziava a ballare, non si doveva fermare per nessun motivo, solo dopo molte ore di danza la ragazza cadeva a terra esausta, con la perdita di conoscenza, da questo fatto gli altri comprendevano che ella non era più posseduta.
Quello che è rimasto è la bellezza della musica e della danza.
Franco