Di chi, è la colpa?
Il problema non è Dio, ne tantomeno Cristo, poiché se l’uomo si sforzasse di più nel mettere in pratica gli insegnamenti cristiani, difficilmente vi sarebbero tutte queste sofferenze nel nome della religione.
Il problema è che molti hanno causato molto dolore alle persone, e questo nel nome di Dio e Cristo, convingento molti a credere che in fondo è colpa di Dio se ci si trova in certe situazioni, ma è all’uomo che deve essere ascritta la colpa, e solo l’uomo è il diretto responsabile di molteplici danni, ergo, non è una situazione dei nostri giorni, fin dagli albori del cristianesimo sono sempre emersi personaggi la cui condotta non aveva nulla di cristiano anche se asserivano di farlo in nome di Cristo, vediamo qualche setta primitiva e confrontiamola con quelle che vi sono oggi.
C’erano i
Patriziani, seguaci del cartaginese Patrizio, i quali sostenevano che il corpo umano era stato creato dal diavolo e che, quindi, occorreva mortificarlo compiendo ogni sorta di viziosa turpitudine, dalla sodomia alla coprofagia, inabissandosi in un gorgo di depravazioni sessuali senza fine.
Possiamo immaginare le molte persone “ costrette” a subire tali pratiche, e le loro sofferenze.
C’erano i
Severiani, seguaci del cilicio Severo, i quali non solo si astenevano dal bere vino, ma devastavano tutte le vigne che incontravano e rovesciavano a terra tutto il vino che capitava loro a tiro, in quanto, secondo il loro fondatore, la vite era una pianta diabolica proveniente dall’Inferno e il vino uno strumento utilizzato da Satana per ottenebrare le menti degli uomini.
Possiamo immaginare il danno che procurarono alla loro società.
C’erano i
Dattilorinchiti,secondo cui Dio si manifesta esclusivamente nel silenzio, ragion per cui stavano sempre col dito indice sul naso e con la mano davanti alla bocca, non parlando mai, esprimendosi solo con occhiate e cenni del capo e cercando di far tacere con il loro assurdo esempio tutte le persone che sorprendevano a parlare.
Pensate cosa sarebbe successo se in una famiglia vi erano vari componenti che praticavano questo nel nome di Dio?
C’erano gli
Ieraciti, seguaci di un certo Ierace, i quali negavano la resurrezione della carne, odiavano i bambini e ammettevano nella loro setta solo uomini e donne che provenivano da conventi e che non erano mai stati sposati. Detestavano i bambini perché, a dire loro, non possedevano alcun merito nella lotta spirituale per la salvezza dell’anima, e quando s’imbattevano in un bambino lo perseguitavano, gli facevano violenza e, se riuscivano, cercavano di ucciderlo.
Non vi sembra che oggi vi sia una similitudine?
C’erano i
Paterniani, setta fondata dal siculo Paterno, che sostenevano che Dio avesse creato l’uomo dalla testa ai fianchi, mentre il resto del corpo, dal pube ai piedi, era stato creato da Satana. Per questo motivo ritenevano che tutti i vizi di natura sessuale non fossero da attribuire all’uomo ma al diavolo, che comandava gli organi genitali, ragion per cui, nei loro ritrovi, si abbandonavano ad ogni sorta di perversione sessuale e diletto carnale, coinvolgendo uomini e donne, giovani e anziani, vecchi e bambini, sostenendo che gli atti impuri non riguardavano Dio, perché si facevano tramite il sesso, che Lui non aveva creato.
Cosa sarebbe successo se un familiare avesse aderito a questa setta?
C’erano i
Valesii,setta ellenica, fondata da un certo Valesio, che affermavano che per piacere a Dio e servirlo in tutta purezza bisognava evirarsi, ragion per cui essi eviravano non solo loro stessi ma anche tutti coloro che li avvicinavano e che venivano da essi ospitati con la scusa di insegnare le loro segrete dottrine.
Aderire a questa setta significava amputarsi o schiacciarsi i testicoli, e questo perché insegnavano che tale pratica era in armonia con il pensiero di Dio e Cristo.
Ho elencato solo alcune sette dei primi secoli, la cui appartenenza avrebbe comportato indicibili sofferenze, per se e per i propri cari.
Ho elencato solo alcune di quelle sette, ma molte altre ancora ve n’erano, ed anche se non manifestavano azioni estreme erano comunque autoritarie, chiuse, apocalittiche, praticando già allora il “ controllo mentale” dei loro adepti.
Pensiamo veramente che oggi le cose siano cambiate?, no,
le cose sono e vanno come a quei tempi, vi sono persone che creano organizzazioni religiose(più esatto chiamarle sette) di struttura simile ai vecchi modelli, persone in buona fede e sincere di cuore vengono adescate, ritrovandosi poi in un sistema di sabbie mobili, ci si entra con facilità ma uscirne molto di meno.
Che dire, incolpare Dio e Cristo per tutto questo?, l’uomo è dotato di libero arbitrio, ha in se la capacità di fare del bene e del male, ciò che decide di fare è l’espressione della sua volontà, che nei casi esaminati è contraria a quella di Dio, e che purtroppo a causa delle loro decisioni molte persone, famiglie, vivono continuamente nella sofferenza, allora proprio noi che abbiamo lasciato in una di queste sette parte della nostra vita dovremmo prodigarci di aiutare gli altri affinché non cadano dentro queste spirali di sofferenza.
In merito alla “ religione” nel senso classico avremo modo di considerarlo.
Franco