Per Creazione, per Evoluzione o per……..
L’uomo si è sempre interrogato sulla sua provenienza, su quando e come venne all’esistenza, interrogativi che oggi assumono un’importanza più sentita rispetto alle epoche passate, in quanto la scienza ha acquisito nuove conoscenze che fanno sentire la necessità di una risposta, se non definitiva almeno di una certa ragione soddisfacente.
Fino al XVIII secolo tale problema non si poneva, almeno cosi preponderante come lo si sente oggi, poiché la/le risposte venivano dalla Bibbia, quindi si accettava l’insegnamento Creazionista che veniva profuso dalla religione(ovviamente mi riferisco a quella cristiana, la cattolica in primis), tenendo anche in considerazione il grado di cultura della stragrande popolazione che di fatto era alquanto scarso, ergo, ci si accontentava di tutto ciò.
Con l’ampliamento di più vaste conoscenze emersero interrogativi nuovi sull’origine della vita, interrogativi che avrebbero avuto risposte diametralmente opposte alle conoscenze già acquisite, e questo in modo particolare a partire dal XIX secolo, quando ad opera di Charles Darwin venne pubblicato un suo lavoro “L’origine delle specie”, nel 1859.
Iniziò subito una “ diatriba” tra coloro che erano Creazionisti e coloro che invece sostenevano l’Evoluzione, in quanto tale teoria dichiarava che tutte le specie animali e vegetali sarebbero state selezionate in modo naturale, agendo sulle variabilità dei caratteri, teorizzando l’esistenza dei primati e quindi dell’uomo stesso da un ceppo comune o da un antenato comune, si evince come questi due insegnamenti, creazione ed evoluzione sono fra di loro agli antipodi, gli evoluzionisti additano la creazione a pura fantasia, non ci sono prove di tale atto, mentre i creazionisti additano la credenza all’evoluzione come atto di fede, poiché anche in quel caso non ci sono prove, e alcune dimostrate sono risultate in seguito dei clamorosi falsi, poi vi sono altre argomentazioni che non sono pertinenti a questo sviluppo.
Fatta questa brevissima premessa cercherò di fare un ragionamento obiettivo, per valutare una possibile soluzione, senza tener conto quale sia il mio pensiero in merito.
Per molti credenti gli atti di Dio sono atti immediati, ossia istantaneamente Dio crea un qualche cosa che prima non c’era.
Non sempre gli atti di Dio sono istantanei, lo sono ad esempio nella creazione degli angeli, si manifestarono atti istantanei nei miracoli di Gesù, ma vi sono atti creativi in cui il loro sviluppo risultò progressivo, prendiamo ciò che ci informa Genesi cap. 1 il verso 2 che dice << La terra era informe e deserta>>, cosa vuol dire ciò?, anche in questo caso possiamo comprendere che la creazione della Terra non fu un atto immediato ma bensì progressivo, Dio creò la materia lasciando il tempo affinché la medesima si aggregasse per infine formare il solido pianeta Terra, e questo coincide con l’osservazione in atto nella aggregazione della materia per formare nuove stelle, ossia tale evento primordiale proprio della Terra è ripetibile per altri corpi, in quando osservabile.
La Terra era << deserta>>, anche su questo siamo d’accordo, proprio dal fatto che la medesima era in formazione, ma in questo momento iniziano le difficoltà, e questo in merito alle “ Specie”, la difficoltà sta nel fatto che ogni specie è specie a se stante e questa barriera è in atto a tutt’oggi.
Noi non sappiamo l’operato di Dio in merito all’uomo, non sappiamo quando sia stato creato, ne come sia stato creato, ma per amore dell’argomento immaginiamo che un lontano primate e per l’esattezza un “ Antropoidei” sia il ceppo in cui siano partiti tutti gli altri primati, “uomo” compreso, facendo questo percorso non mi sento più di chiamare “ L’Uomo”, ma userò il termine di primate superiore.
Con il passare dei millenni dal ceppo originale degli Antropoidei si diramarono molti altri primati con alcune varietà, sia sotto l’aspetto fisiologico che quello sociale, ecco allora che in un determinato momento un primate in particolare comincia ad avere caratteristiche fisiche diverse da tutti gli altri, come se questo primate superiore fosse oggetto di una particolare attenzione.
Tale primate iniziò a perdere delle caratteristiche, come ad esempio il pelo, acquisì una postura eretta, si consolidarono i piedi per un’andatura eretta, si modificò la mano avendo il pollice contrapposto per un migliore utilizzo, perse la capacità di “ andare in calore” acquisendo invece la capacità riproduttiva in ogni momento, nella femmina si modificò il suo fisico, con una caratteristica unica, le mammelle molto sviluppate, e altro ancora.
Ergo, in un determinato tempo ecco apparire sulla scena ciò che io chiamo il Primate Superiore, con ciò abbiamo soddisfatto l’aspetto evolutivo dell’uomo, rimane ora da soddisfare l’aspetto Creativo dell’uomo.
In merito alla creazione dell’uomo (non più primate superiore) ci viene in aiuto sempre Genesi, al capitolo 1 al verso 26 che dice<
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Ecco allora che alla natura “Sensoriale” Dio infonde la natura “Spirituale”,( essa è l’Intellezione, l’Intelligenza, la Ragione, la Volontà, le Virtù, l’Io del proprio essere) nell’uomo doveva albergare quelle qualità proprie di Dio, l’uomo dunque è composto da queste due nature, la sensoriale che possiamo anche “ accettare” per evoluzione, e la Spirituale(anima) che invece è un Atto Creativo Immediato di Dio, allora quando leggiamo che Dio crea l’uomo a sua immagine e somiglianza dobbiamo comprendere che l’atto creativo si riferisce all’uomo nella sua totalità, quindi nel proprio essere di Uomo.
Questo mio breve e semplice articolo potrebbe soddisfare entrambi gli “ schieramenti”, gli evoluzionisti in quando si lascia la trasformazione da Antropoidei a primate superiore, si soddisferebbe i creazionisti in quando l’uomo come uomo nella sua completezza è un atto creativo di Dio.
Possiamo dire allora che l’Uomo come uomo non è per Evoluzione, ne per Creazione bensì per Creaevuzione (termine da me coniato)
Franco