In arrivo un altro figlio di papà, ci mancava solo il Berlusconino, se andiamo di questo passo l'Italia riotrnerà di nuovo alla monarchia, abdica il Re già è pronto l'erede e, noi che ci facciamo il mazzo per trovare il posto di lavoro.
Silvio Berlusconi sembra molto ben impressionato dal lavoro di pianificazione che Umberto Bossi ha condotto per lanciare in politica suo figlio Renzo e potrebbe fare lo stesso con il suo ultimogenito Luigi. Una nuova "trota" in arrivo? Ne ha parlato Pierre De Nolac su Italia Oggi, prendendo spunto dalla due giorni romana del rampollo del Cavaliere.
Di Luigi si sa molto poco, se non che sembra l'opposto del babbo. 21 anni, schivo, timido, studia alla Bocconi, ma siede già in Fininvest ed è molto coinvolto nel volontariato: è presidente della onlus Opsis e va frequentemente a Lourdes ad accompagnare i malati. Più che un premier, un Formigoni in pectore.
Italia Oggi vede nella candidatura di Luigi due ostacoli. Il primo è l'ineleggibilità prima dei 25 anni d'età. Ecco perché per De Nolac "occorre appoggiare quella riforma che da tanto tempo viene auspicata dal ministro per la gioventù Giorgia Meloni, che anche grazie a questo argomento si caratterizza come la migliore alleata del Cavaliere tra i componenti dell'esecutivo provenienti dalle file di An". Il secondo è convincere il ragazzo, "magari proponendo di dedicarsi a tempo pieno (nella politica, e non da singolo cittadino) al mondo del volontariato, del terzo settore e dei rapporti con la Chiesa cattolica".
Fantapolitica o realtà? Staremo a vedere, ma sembra davvero che la politica italiana stia seguendo le orme di Dynasty, specchio di un paese dove i giovani non hanno spazio e i pochi e ce l'hanno sono figli d'arte e rifanno il mestiere del genitore. A leggere l'articolo di Italia Oggi, sembra che Luigi abbia la strada segnata, come il principe William, nel segno di un'immortalità paterna. Ma siamo sicuri che Silvio risponderebbe: Honi soit qui mal y pense.
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