Storia dei Mormoni

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francocoladarci
00lunedì 29 giugno 2009 12:35
Il profeta Joseph Smith
Analizzeremo per sommi capi la storia dei Mormoni, una religione con apparteneti numericamente maggiori dei Testimoni di Geova 12 Milioni contro i 6 dei TdG.
Fatto interessante che questo movimeto dei Mormoni( che più correttamente si dovrebbe dire:"Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni")nacque pressapoco nei stessi anni dei TdG.

Se è vero come dicono i TdG, che Dio li benedice facendoli aumentare di numero, allora avrà benedetto di più i Mormoni essendo numericamente il doppio.

Quello che segue è stato fatto un copia/incolla affinchè le informazioni fossero più precise possibili.

La trattazione avrà on ordine cronologico.
Franco



oseph Smith
Da MormonWiki.
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Joseph Smith
Joseph Smith
Joseph Smith legge la Bibbia
Joseph Smith legge la Bibbia
La prima visione
La prima visione
Apparizione dell'angelo Moroni
Apparizione dell'angelo Moroni
Joseph Smith riceve le tavole d'oro
Joseph Smith riceve le tavole d'oro
Joseph Smith traduce le incisioni delle tavole d'oro ed Oliver Cowdery le trascrive
Joseph Smith traduce le incisioni delle tavole d'oro ed Oliver Cowdery le trascrive
Giovanni Battista conferisce il sacerdozio di Aaronne
Giovanni Battista conferisce il sacerdozio di Aaronne
Pietro, Giacomo e Giovanni conferiscono il sacerdozio di Melchisedech
Pietro, Giacomo e Giovanni conferiscono il sacerdozio di Melchisedech
Il tempio di Kirtland
Il tempio di Kirtland
Il profeta Elia appare nel tempio di Kitland a J. Smith e O. Cowdery
Il profeta Elia appare nel tempio di Kitland a J. Smith e O. Cowdery

Joseph Smith

* Nasce a Sharon, Vermont, Stati Uniti, il 23 dicembre 1805
* Restaura la Chiesa di Gesù Cristo, il 6 aprile del 1830
* Muore a Carthage, Illinois il 27 giugno 1844
* Figlio di Joseph Smith senior e Lucy Mack
* Quarto di undici figli.
* Marito di Emma
* Joseph fu un autodidatta.

La famiglia si trasferì diverse volte per trovare adeguati mezzi di sostentamento:

* West Lebanon, nel New Hampshire
* Norwich, nel Vermont
* Palmyra, nello stato di New York

Joseph Smith fu un profeta e ricevette diverse visioni:

* 1820 Dio il Padre e Gesù Cristo: Prima visione
* 1823 Angelo Moroni: Libro di Mormon
* 1829 Giovanni Battista: Sacerdozio d'Aronne
* 1829 Pietro, Giacomo e Giovanni: Sacerdozio di Melchisedec
* 1836 Mosè: Raduno d'Israele
* 1836 Elias: Dispensazione di Abramo
* 1836 Elia: Redenzione dei morti


Indice
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* 1 Joseph Smith cerca la verità nella Bibbia
* 2 Joseph Smith cerca la verità nella preghiera
* 3 Moroni appare nella stanza di Joseph Smith
* 4 Joseph riceve le tavole d'oro
* 5 La restaurazione del sacerdozio
* 6 1830 restaurazione della chiesa

Joseph Smith cerca la verità nella Bibbia

"Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio..."

Quando aveva tredici anni, la sua famiglia si stabilì in una fattoria nelle vicinanze di Palmyra. Poco dopo il loro trasferimento in quella località, scrisse Joseph, tra gli abitanti della zona sorse un'insolita agitazione verso la religione. Predicatori appartenenti a confessioni diverse cercavano di fare dei convertiti. Gli Smith furono contagiati da questa agitazione, poiché erano una famiglia sincera e timorata di Dio. Quando Joseph aveva quattordici anni cominciò a preoccuparsi molto per sapere a quale chiesa dovesse unirsi. Cercò diligentemente di conoscere la verità. Partecipò a riunioni delle diverse chiese e si dedicò a leggere e studiare la Bibbia.

Un giorno, mentre leggeva l'epistola di Giacomo nel Nuovo Testamento, notò in particolare il quinto versetto del primo capitolo: "Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata" (vedi Storia di Jospeh Smith 2:7-11). Joseph meditò sulle parole di questo passo delle Scritture, "ben sapendo che se qualcuno aveva bisogno di sapienza da Dio, quello era [lui]" (Storia di Jospeh Smith 2:12).

Lui stesso descrive così questo momento: «La mia mente era a volte agitatissima, talmente le grida e il tumulto erano grandi e incessanti. I Presbiteriani erano i più decisi contro i Battisti e i Metodisti, e usavano tutti i poteri, sia della ragione che del sofisma, per dimostrare i loro errori, o almeno per far credere al popolo che essi erano nell'errore. D'altro canto, i Battisti e i Metodisti a loro volta erano ugualmente zelanti nello sforzarsi di confermare i propri principi e nel confutare tutti gli altri. In mezzo a questa guerra di parole e a questo tumulto di opinioni, io mi dicevo spesso: Cosa devo fare? Quale di tutti questi gruppi ha ragione? O hanno tutti torto? E se uno di essi ha ragione, qual è, e come posso saperlo?» (da "Joseph Smith - storia", cap. 1, ver. 9 e 10)


Joseph Smith cerca la verità nella preghiera

La prima visione

In un bel mattino, nella primavera del 1820, Joseph Smith si recò nei boschi vicini a casa sua per pregare. Non sapeva a quale chiesa doveva unirsi e decise quindi di rivolgersi al Padre celeste. Joseph si guardò attorno per assicurarsi di essere solo, poi s'inginocchiò e cominciò a pregare. Fu immediatamente sopraffatto da un potere malefico. Fitte tenebre lo circondarono, ed egli non ebbe più la forza di parlare. Joseph temeva di stare per essere distrutto ma, ricorrendo a tutte le sue energie, chiese a Dio di liberarlo da quel nemico invisibile. Proprio quando stava per cedere, vide sopra la sua testa una colonna di luce e fu liberato dalla forza malefica che lo tratteneva.

La luce scese e si posò su di lui, e Joseph vide due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidavano ogni descrizione. Essi stavano sospesi a mezz'aria sopra Joseph (vedi 2:14-17). Uno di loro chiamò Joseph per nome e, indicando l'altro, disse: "Questo è il mio Beneamato Figliuolo. Ascoltalo!" (2:17). Quei Personaggi erano il Padre celeste e Gesù Cristo. Joseph chiese a quale chiesa era giusto unirsi. Gesù disse a Joseph che non doveva unirsi a nessuna delle chiese esistenti, poiché erano tutte nell'errore (vedi 2:18-19). Egli disse: "Si avvicinano a me con le loro labbra, ma i loro cuori sono lungi da me" (2:19). Gesù disse ancora a Joseph di non unirsi a nessuna chiesa. Durante la visione Egli disse molte altre cose. Dopo questa visione Joseph si trovò steso sulla schiena, con lo sguardo rivolto verso il cielo. Quando la luce scomparve, egli si senti troppo debole per camminare. Joseph riprese gradualmente le forze e tornò a casa (vedi 2:20).
Moroni appare nella stanza di Joseph Smith

Dopo aver ricevuto la sua prima visione, Joseph ne parlò con diverse persone. Invece di credergli, la maggior parte di loro si faceva beffe di lui. Tuttavia Joseph sapeva di essere stato chiamato da Dio, e che quella che gli era stata affidata era una grave responsabilità. Tuttavia era un ragazzo dal carattere allegro e qualche volta non molto serio, sì che in seguito si rese conto di dover pregare per ricevere il perdono del Signore (vedi 2:27-28).

La sera del 21 settembre 1823 Joseph, che allora aveva diciassette anni, andò a pregare nella sua stanza per ricevere il perdono e per sapere che cosa Dio voleva da lui. Mentre pregava, nella sua stanza apparve una luce. La luce crebbe sino a quando la stanza 'fu più luminosa che a mezzogiorno" (2:30; vedi anche 2:29). "Un personaggio apparve al mio capezzale, stando sospeso a mezz'aria, poiché i suoi piedi non toccavano terra" (2:30). Egli indossava un'ampia veste bianca. Joseph in seguito scrisse: "Era un candore che sorpassa ogni bianchezza che avevo visto sulla terra" (2:31).

Quando Joseph vide questo personaggio ebbe paura, ma presto il timore lo lasciò. Il messaggero chiamò Joseph per nome e gli disse di chiamarsi Moroni. Moroni disse a Joseph di essere stato mandato da Dio, e che Dio aveva un lavoro da fargli svolgere (vedi 2:32-33).

Moroni parlò a Joseph di un libro scritto su tavole d'oro. Quel libro parlava dei popoli che erano vissuti sul continente americano molti anni prima. Gesù aveva fatto visita a quei popoli dopo la Sua risurrezione per insegnare loro il Vangelo. Moroni parlò a Joseph anche di "due pietre unite da archi d'argento, e che queste pietre, fissate ad un pettorale, costituivano ciò che è chiamato l'Urim e il Thummim" (2:35). L'Urim e il Thummim stavano insieme alle tavole d'oro, e Joseph doveva usarli per tradurre le tavole (vedi Storia di Joseph Smith 2:34-35). Moroni citò alcune profezie di Malachia, Isaia e Gioele contenute nell'Antico Testamento riguardo agli avvenimenti a venire. Egli citò anche un passo degli Atti nel Nuovo Testamento (vedi Storia di Joseph Smith 2:36-41).

Moroni disse a Joseph che, quando avesse ricevuto le tavole, avrebbe dovuto mostrarle insieme con l'Urim e il Thummim solo a coloro che il Padre celeste avesse scelto perché le vedessero. Se le avesse mostrate ad altre persone, sarebbe stato distrutto.

Mentre Moroni parlava, Joseph vide in visione il luogo in cui le tavole si trovavano nascoste (vedi Storia di Joseph Smith 2:42). Quando Moroni ebbe finito di parlare, la luce presente nella stanza cominciò a raccogliersi attorno a lui. Joseph vide un passaggio aprirsi verso il cielo, e Moroni vi ascese sino a scomparire. La stanza ripiombò nell'oscurità (vedi Storia di Joseph Smith 2:43).

Mentre Joseph stava coricato meditando sulle cose che aveva appena veduto e udito, la stanza cominciò di nuovo a illuminarsi. Moroni tornò e ripeté a Joseph le stesse cose che aveva detto in precedenza. Poi Moroni parlò a Joseph delle grandi calamità che avrebbero colpito la terra in futuro. Quando ebbe finito, Moroni risalì al cielo (vedi Storia di Joseph Smith 2:44-45).

Joseph era tanto stupito e sopraffatto da non poter dormire. Poi, con sua sorpresa, Moroni tornò di nuovo nella stanza. Moroni ripeté quello che aveva già detto per due volte a Joseph. Ammonì anche Joseph che Satana lo avrebbe tentato a fare uso delle tavole per arricchirsi, mentre esse dovevano essere usate soltanto per glorificare Dio e edificare il Suo regno (vedi 2:46). Di nuovo Moroni sali al cielo. Mentre Joseph meditava sulla sua insolita esperienza, udì cantare il gallo e si rese conto che era ormai mattino. Le tre visite di Moroni erano durate tutta la notte (vedi Storia di Joseph Smith 2:47).
Joseph riceve le tavole d'oro

La mattina successiva alle tre apparizioni notturne di Moroni Joseph Smith, che allora aveva diciassett'anni, cominciò a svolgere i suoi soliti compiti nella fattoria. Ma era troppo stanco e debole. Suo padre, che lavorava con lui, vide che Joseph non stava bene e gli disse di tornare a casa (vedi Storia di Joseph Smith 2:47-48).

Joseph prese la via di casa. Quando cercò di scavalcare un recinto, le forze gli vennero meno e cadde a terra svenuto. Quando riprese conoscenza, udì una voce che lo chiamava per nome. Alzò lo sguardo e vide Moroni circondato di luce che stava proprio sopra di lui. Moroni ripeté tutto quello che aveva detto a Joseph la sera prima, poi gli disse di parlare a suo padre di quella visione (vedi Storia di Joseph Smith 2:48-49).

Joseph tornò nei campi e raccontò a suo padre tutta la storia. Questi disse che "veniva da Dio", e chiese al figlio di fare ciò che Moroni gli aveva comandato. Joseph si recò nel luogo in cui Moroni aveva detto che si trovavano sepolte le tavole. Lo riconobbe immediatamente, poiché lo aveva veduto in visione (vedi Storia di Joseph Smith 2:50).

Le tavole stavano in una collina, situata nelle vicinanze del paese di Manchester, nella Contea di Ontario, Stato di New York. Si trovavano in una cassa di pietra, sotto un grosso macigno, sul lato occidentale della collina, non molto lontano dalla sua sommità (vedi Storia di Joseph Smith 2:51).

Joseph prese un bastone, che usò come leva e sollevò il macigno. Guardò dentro la cassa e vide le tavole, l'Urim e il Thummim e il pettorale. Cercò di estrarle dalla cassa, ma Moroni glielo proibì. Moroni disse che dovevano trascorrere quattro anni prima che venisse il momento di portarle alla luce. Egli disse a Joseph di incontrarlo nello stesso luogo esattamente dopo un anno (vedi Storia di Joseph Smith 2:52-53).

Joseph si recò alla collina ogni anno per i quattro anni successivi. Ogni volta Moroni lo incontrava là e gli diceva ciò che il Signore avrebbe fatto, e come il Suo regno sarebbe stato diretto negli ultimi giorni (vedi Storia di Joseph Smith 2:54). Dopo quattro anni, il 22 settembre 1827, Moroni dette a Joseph le tavole, l'Urim e il Thummim e il pettorale. Moroni disse a Joseph di stare attento e di non permettere a nessuno di entrarne in possesso. Se lo avesse fatto, Joseph sarebbe stato "reciso". Joseph sarebbe stato responsabile della custodia delle tavole sino a quando Moroni fosse venuto a prenderle (vedi Storia di Joseph Smith 2:59).


La restaurazione del sacerdozio

Joseph Smith traduceva in inglese le tavole d'oro e Oliver Cowdery metteva la traduzione per iscritto. Durante il lavoro di traduzione essi trovarono menzione del battesimo per la remissione dei peccati. Il 15 maggio 1829 si recarono nei boschi per chiedere al Padre celeste di illuminarli riguardo al battesimo (vedi Storia di Joseph Smith 2:68, 72). Mentre pregavano, apparve un angelo nel cielo in una nuvola di luce. Egli pose le mani su Joseph e Oliver e li ordinò, dicendo: "A voi, miei compagni di servizio, nel nome del Messia, io conferisco il Sacerdozio di Aaronne che detiene le chiavi del ministero degli angeli e del vangelo di pentimento e del battesimo per immersione per la remissione dei peccati; e questo non sarà mai più tolto dalla terra fino a che i figli di Levi offrano di nuovo un'offerta al Signore in giustizia" (Storia di Joseph Smith 2:69; vedi anche 2:68; Dottrina e Alleanze 13). L'angelo disse che il Sacerdozio di Aaronne aveva il potere di battezzare, ma non quello di conferire il dono dello Spirito Santo. L'angelo comandò a Joseph e a Oliver di battezzarsi. Disse a Joseph di battezzare Oliver e poi a Oliver di battezzare Joseph (vedi Storia di Joseph Smith 2:70).

Essi si battezzarono reciprocamente nel Fiume Susquehanna, nelle vicinanze di Harmony, in Pennsylvania. Poi, seguendo le istruzioni dell'angelo, Joseph pose le mani sul capo di Oliver e lo ordinò al Sacerdozio di Aaronne. Oliver poi ordinò Joseph nella stessa maniera (vedi Storia di Joseph Smith 2:71; introduzione a Dottrina e Alleanze 13).

L'angelo disse di chiamarsi Giovanni Battista e dichiarò di agire sotto la direzione di Pietro, Giacomo e Giovanni, che detenevano le chiavi del Sacerdozio di Melchisedec. Disse che Joseph e Oliver avrebbero ricevuto a tempo debito il Sacerdozio di Melchisedec (vedi Storia di Joseph Smith 2:72). Dopo che furono battezzati, Joseph e Oliver ricevettero "grandi e gloriose benedizioni" dal Padre celeste (Storia di Joseph Smith 2:73).

Nel giugno 1829 Joseph e Oliver si recarono "nei luoghi deserti" fra Harmony e Colesville, in Pennsylvania. Pietro, Giacomo e Giovanni apparvero e conferirono a Joseph Smith e a Oliver Cowdery il Sacerdozio di Melchisedec. Pietro, Giacomo e Giovanni dissero che detenevano le chiavi del regno e che avevano il compito di portare il Sacerdozio di Melchisedec sulla terra nella dispensazione "della pienezza dei tempi" [gli ultimi giorni] (Dottrina e Alleanze 27:13; vedi anche 27:12; 128:20). Grazie a quel grande avvenimento il Sacerdozio di Melchisedec è presente sulla terra oggi.
1830 restaurazione della chiesa

Joseph e Oliver terminano l’opera di traduzione delle tavole d’oro, il Libro di Mormon può essere pubblicato. Dopo la pubblicazione del Libro di Mormon, Joseph riceve un’altra rivelazione in cui il Signore gli ordina di restaurare la Chiesa. Il 6 aprile 1830 la chiesa di Gesù Cristo venne restaurata sulla terra col nome di: “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”.

Segue.
francocoladarci
00martedì 30 giugno 2009 19:12
Quali differenze tra il Mormonismo e il Cristianesimo?
Questa analisi è del " Il Cammino Cristiano)

Per non appesantire il post, il medesimo è stato diviso in tre Parti

Parte 1°


DIO

Il Mormonismo insegna che esiste un numero infinito di dèi. Dio è l'Essere Supremo dell'universo, ma non ha sempre avuto quella posizione; anzi, Dio un tempo era un uomo: "Un tempo Dio stesso era come noi siamo oggi; ed è un uomo esaltato e siede sul trono nell'alto dei cieli!" (Robert L. Millett). Questo "Dio uomo" (che in passato le autorità mormoni ritenevano fosse Adamo) avrebbe poi ottenuto gradualmente lo stato di divinità vivendo una vita perfettamente giusta.
Il Mormonismo insegna inoltre che Dio il Padre ha un corpo di carne ed ossa: "Il Padre ha un corpo di carne ed ossa, altrettanto tangibile quanto quello dell'uomo" (Dottrina e Alleanze, 130:22).

La Bibbia invece dice che Dio è esistito ed esiste eternamente, è spirito, ed ha creato noi esseri umani.


GESU' CRISTO

Il Mormonismo insegna che Gesù è fratello di Satana, e fu generato da un rapporto carnale con Dio. Il libro mormone "Il Libro di Mosè" presenta Satana e Gesù come in lotta per accaparrarsi il privilegio di diventare il redentore, e Gesù vinse (Joseph Smith, Perla di Gran Prezzo, Libro di Mosé 4:1-4).
I mormoni sostengono inoltre che Gesù non fu generato dallo Spirito Santo. Per loro, Gesù era divino "come ciascuno di noi"; ossia, la sua divinità non sarebbe diversa da quella di noi uomini.

La Bibbia invece dice che Gesù Cristo è esistito eternamente come Dio, seconda persona della Trinità, e ha preso la nostra natura umana nascendo in Betlemme mediante lo Spirito Santo, affinché mediante il suo sacrificio potessimo essere salvati.


AUTORITA'

La chiesa Mormone usa il "Libro di Mormon" e la Bibbia come loro fonti di autorità, con l'aggiunta delle raccolte "Dottrina e Alleanze" e "Perla di gran prezzo". Essi affermano che il Libro di Mormon è parola di Dio (Articoli di fede, 8).

La Bibbia invece dice che solo la Parola di Dio è autorevole.


SALVEZZA

Il Mormonismo afferma che Gesù vinse la morte fisica e garantì la risurrezione del corpo a tutta l'umanità, mentre la morte spirituale può essere evitata solo con l'ubbidienza ai comandamenti. Per il perdono dei peccati è necessario il battesimo fatto da un sacerdote Mormone.

La Bibbia invece dice che non esiste nessun uomo che sia giusto e che non pecchi; nessuno è in grado di corrispondere allo standard di santità perfetta di Dio. Possiamo essere salvati e resi giusti davanti a Dio solo ponendo fede nel sacrificio che Gesù ha fatto per noi, non nei nostri meriti o nella nostra religiosità. Il battesimo e la santificazione sono atti di ubbidienza a Dio, e seguono la salvezza, non sono dei mezzi per ottenerla.


VITA FUTURA

Il Mormonismo insegna che, sebbene esiste una forma di punizione temporanea per i più malvagi, vi sarà un regno che consisterà di tre livelli: "il regno celeste, il regno terrestre, e il regno teleste"; sarà possibile avanzare attraverso questi livelli.

La Bibbia invece parla esclusivamente di due stati finali, ed eterni, per ciascun essere umano: cielo o inferno. Non afferma affatto che si possa passare da un luogo all'altro.

Seguirà la 2°

Ciao

Franco


francocoladarci
00mercoledì 1 luglio 2009 19:07
Le vicende di Joseph Smith
Joseph Smith è considerato non solo il fondatore ma anche il "profeta" di questa corrente religiosa para-cristiana, dai tratti marcatamente americani. Egli nacque il 22 dicembre 1805 a Sharon, nello Stato del Vermont. Fu indovino, rabdomante ed altro ancora.

Nel 1820, all'età di quindici anni, ebbe la sua prima visione. Un angelo gli apparve nel 1823 e gli rivelò il posto dove era sepolta una cassetta, che avrebbe dovuto contenere delle lamine d'oro scritte in "egiziano riformato", contenenti la storia dei primi abitanti del continente americano.

Nel 1827 Joseph Smith, in seguito ad un'ulteriore visione, avrebbe rimosso le lamine d'oro dal loro posto, nella collina di Cumorah presso Palmyra (New York), onde poterle tradurre. Smith afferma di avere impiegato tre anni nella traduzione delle lamine. Poichè aveva ricevuto l'ordine di non mostrare le lamine ad alcuno, nascosto dietro una tenda avrebbe dettato ad uno scrivano, un certo Martin Harris. Quest'ultimo fu più tardi scomunicato dagli stessi mormoni, insieme a David Whitmer e Oliver Cowdery (W.A.Linn, 1901, p.81, The Story of Mormons, dove vengono definiti: ladri, bugiardi e imbroglioni); la loro testimonianza relativa al fatto di aver veduto le lamine d'oro, appare ancora nella prefazione al Libro di Mormon (Testimonianza dei Tre Testimoni).

Strumento necessario per poter condurre a compimento tale opera di traduzione, sarebbero stati degli occhiali miracolosi, l'Urim e il Thummim, ritrovati assieme alle lamine.
Nel 1829, la traduzione venne pubblicata con il titolo di "Libro di Mormon". A quel punto lo spirito che gli aveva suggerito il luogo dove trovare le lamine d'oro, sarebbe tornato da Smith per riprendersele.

Si racconta che la moglie di Harris, sottraesse al marito la prima stesura del Libro di Mormon, affermando: "Se quest'opera è basata su di una rivelazione divina, l'essere che ve l'ha data può rimpiazzarla!" Smith si rimise di nuovo all'opera, e per evitare i rischi di un'imbarazzante comparazione tra vecchia e nuova "traduzione", affermò che il diavolo nella nuova traduzione aveva introdotto molti errori! (cfr. prefazione alla 1a edizione del Libro di Mormon).

Il 6 aprile 1830, all'età di 24 anni, Smith organizzò la sua "Chiesa di Gesù Cristo" nella città di Fayette, nello stato di New York. I membri della nascente comunità, diventati nel frattempo un centinaio, non erano visti di buon occhio e decisero di rifugiarsi a Kirtland, sul Lago Erie nell'Ohio, rimanendovi dal 1831 al 1837.
Nel 1844 i mormoni si erano insediati sulle rive del fiume Mississipi (a 30 Km a nord di Quincy) e vi avevano costruita un'intera città di ventimila abitanti: Nauvoo. Joseph Smith ne divenne il sindaco. In breve tempo i mormoni diventarono un'importante forza politica dell'Illinois, e nello stesso anno Smith fu designato dai suoi seguaci come candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Venne eretto un ulteriore tempio (il primo era stato costruito a Fayette), che costò un milione di dollari e che più tardi fu distrutto.
Il sequestro da parte dei seguaci di Smith di un giornale diretto da un gruppo di dissidenti, costò a Smith il carcere a Carthage in Illinois. Un gruppo di cittadini penetrò nell'edificio e assassinò lui e suo fratello Hyrum. Tale furia era stata provocata anche dal fatto che un'ulteriore rivelazione, aveva permesso a Smith di istituire nel 1843, la pratica della poligamia.

Nel 1846 i mormoni si spinsero per più di 2.250 Kilometri nell'estremo West (occidente), che era allora parte del Messico. A guidarli nel loro esodo da Nauvoo sulle Montagne Rocciose sino al Lago Salato, fu Brigham Young. Quando le carovane si erano mosse da Nauvoo erano composte da circa 12.000 persone, ma quando giunsero a destinazione, dopo diciassette mesi di viaggio, le persone erano circa la metà. I mormoni edificarono Salt Lake City (Utah), ma un gruppo di loro rifiutò la guida di Young e nel 1860 costituì la "Chiesa Riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi dell'Ultimo Giorno". Questo gruppo essenzialmente respingeva la pratica della poligamia, affermando che il brano che la istituiva (Dottrina e Patti 132:52) era spurio e non attribuibile a Joseph Smith.
Nel 1890, il "profeta-presidente" Woodruff abolì la pratica della poligamia, affermando che essa era stata destinata ad essere istituita solo dopo il ritorno di Cristo... Le sue affermazioni si venivano a trovare in aperta contraddizione con quelle di Smith (Dottrina e Patti 132:52, ma tale brano è in contraddizione con quello del paragrafo 119 dello stesso testo! vedi anche per ulteriori contraddizioni il Libro di Mormon 2:23-24).

Nel 1970 il movimento contava in tutto il mondo, circa tre milioni e mezzo di membri. Tra le loro principali realizzazioni vanno ricordati: dodici templi nei quali non possono entrare i non mormoni, una società di assistenza, e l'università Brigham Young. I mormoni controllano l'industria della barbabietola da zucchero, possiedono enormi estensioni di terra nello Utah e quindi hanno un posto preminente nell'agricoltura e nell'industria statunitense.

Ciao
Franco
francocoladarci
00giovedì 2 luglio 2009 18:32
La Bibbia
Condinuiamo il discorso su ciò che credono i Mormoni



Per i mormoni, "la Bibbia non è un'autorità sufficiente" (D.O. McKay, La chiesa e le sue distintive caratteristiche), esistendo altre "autorità": Il Libro di Mormon, La Perla di Gran Prezzo, e Dottrina e Patti (questi libri sono i testi su cui si basa il Mormonismo).

Il Libro di Mormon, che reca come emblematico sottotitolo "un'altra rivelazione di Gesù Cristo", è una raccolta di 15 libri che contengono storie con vago contenuto biblico scritte sulle tavole ritrovate da Smith in una lingua storicamente inesistente - l'egiziano riformato - e che egli avrebbe tradotto. In questi libri ci sono molteplici errori anche banali: ad esempio, in libri che Smith affermava essere stati scritti 5-6 secoli avanti Cristo, appaiono citazioni del Nuovo Testamento; nel libro Alma (Al 46, 15) si parla dei cristiani quando lo stesso Smith diceva che il libro era stato scritto nel 73 prima di Cristo!

Al Libro di Mormon si aggiungono altri due testi "sacri". La Dottrina e i Patti è un elenco di 136 "rivelazioni", le quali servirebbero per sviluppare la Bibbia. La scismatica "Chiesa Riorganizzata", non accetta la rivelazione mormone che autorizza la poligamia; un'ulteriore setta mormone, la Temple Lot, riduce ancora il libro e lo chiama Libro dei comandamenti.

La Perla di Gran Prezzo invece contiene: "il Libro di Mosè", il "Libro di Abramo" (che pretende di essere stato scritto dallo stesso Abramo e fu tradotto da Joseph Smith), una biografia incompleta dello stesso Smith e il breve scritto degli "Articoli di Fede".

La chiesa mormone ha stampato sei diverse edizioni del libro di Mormon, rispetto alla prima edizione del 1830 (le edizioni sono state pubblicate negli anni 1837, 1840, 1842, 1879, 1920, e 1981). Nelle varie versioni, diverse espressioni sono mutate. Quale deve essere considerata la versione autentica? Infatti le lamine d'oro furono sottratte a Joseph Smith dopo la prima traduzione, pertanto sulla base di quale testo originale sono state effettuate le successive correzioni?

Il Libro di Mormon, si auto-presenta come un'opera umana e non come un'opera ispirata da Dio. Joseph Smith non esita ad affermare nella prefazione al libro: "se vi si trovano errori sono errori dovuti agli uomini".
In altri versi si legge:
"Cionondimeno, nulla di quanto scrivo sulle mie tavole io stimo sia profano. Ed ora, se io erro, pure gli antichi errarono; non già che io voglia scusarmi con altri, ma piuttosto a causa della debolezza che è in me...". (1 Nephi 19:6)
"Ed io, Lehi, debbo supporre, secondo quanto ho letto, che un angelo di Dio, come è scritto, sia caduto dal cielo; per cui divenne un diavolo". (2 Nephi 2:17)
"Ora, figlio mio, non voglio dire che la loro risurrezione si effettui alla risurrezione di Cristo; ma ecco, lo dò come un opinione mia". (Alma 40:20)
"Non condannatemi per le mie imperfezioni, nè mio padre per le sue imperfezioni, nè coloro che hanno scritto prima di lui."


Nota aggiunta dal curatore:

Secondo gli scrittori mormoni, Joseph Smith nel 1835 venne in possesso di un papiro scritto dal patriarca Abrahamo circa 4000 anni fa. Egli lo tradusse e lo pubblicò con il nome 'Il libro di Abrahamo'. Esso fu accettato dai Mormoni come Scrittura e posto in Perla di Gran Prezzo una delle scritture canoniche dei Mormoni.

Per molti anni la collezione di papiri fu ritenuta perduta. Ma il 27 novembre 1967 il Deseret News annunciò: "NEW YORK - Una collezione di manoscritti di papiri, per molto tempo creduta distrutta nell'incendio di Chicago del 1871, è stata presentata alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni qui lunedì dal Metropolitan Museum dell'Arte (...) Incluso nel papiro c'è un manoscritto identificato come il documento originale da cui Joseph Smith copiò il disegno che lui chiamò 'Facsimile N. 1' e pubblicò con il Libro di Abrahamo" (citato da Jerald e Sandra Tanner in The Changing World of Mormonism, pag. 330). Nel 1968 un anziano della chiesa mormone, Dee Jay Nelson che era un esperto di lingua egiziana tradusse il papiro ma non vi trovò in esso nessuna menzione di Abrahamo o della religione di Abrahamo. Vi trovò invece i nomi di molti dii pagani che erano adorati dagli Egiziani. Conseguenza di ciò fu che Nelson e la sua famiglia decisero nel 1975 di abbandonare la chiesa mormone. Che cosa era dunque quel papiro da cui Joseph Smith tradusse il suo libro di Abrahamo? Fu scoperto che quel papiro era parte del "Libro dei Respiri", un libro egiziano di superstizioni che nulla aveva a che fare con Abrahamo e la sua fede.

Smith dimostrò di essere anche un uomo arrogante; ad esempio, egli ebbe a dichiarare: "Io ho da gloriarmi più di quanto ogni altro uomo abbia mai avuto di che gloriarsi. Io sono l'unico uomo che sia stato capace di tenere unita una chiesa intera dal tempo dei giorni di Adamo. Una grande maggioranza di essa è rimasta al mio fianco. Neppure Paolo, Giovanni, Pietro, e Gesù fecero mai questo. Io mi vanto che nessun uomo fece una tale opera come me. I seguaci di Gesù fuggirono da Lui, ma i Santi degli Ultimi giorni non sono ancora fuggiti da me" (History of the Church, vol. VI, pag. 408-409).

Segue

Franco
francocoladarci
00domenica 5 luglio 2009 14:19
Dio non è Uno
Continuiamo l'esame della dottrina Mormone



I mormoni non ritengono vera la dottrina del monoteismo biblico: essi credono, non diversamente dai Testimoni di Geova, che esistono molti dèi. Il Padre, il Figlio e lo Spirito sarebbero solo tre dei tanti dèi che esistono in mondi paralleli al nostro. Gli stessi mormoni, un giorno diventeranno dèi. Essi addirittura credono di essere preesistiti ai propri corpi fisici, in qualità di spiriti (tale credenza, assai vicina al platonismo e alle dottrine di Origene, trova origine in brani decontestualizzati come: Giobbe 38:2-4, 7; Geremia 1:5; Giovanni 9:2). L'attuale umanità sarebbe solo uno stadio, nel percorso evolutivo delle intelligenze, le quali avrebbero come scopo finale quello di divenire dèi.

Molti sono i brani mormoni che presentano l'esistenza di più dèi:
"Abrahamo ebbe concubine, che gli diedero figli; ciò gli fu imputato come giustizia, perciò gli furono dati, e lui dimorò nella mia legge; allo stesso modo Isacco e Giacobbe fecero nessuna altra cosa oltre quelle che furono loro comandate; e poichè essi non facero altre cose oltre quelle loro comandate, essi sono entrati nella loro esaltazione, secondo la promessa, e siedono su troni, e sono non angeli ma dèi". (Dottrina e Patti 132:37; interessante anche il brano 132:18-20, nel quale è ripetutamente affermato che oltre agli angeli vi sono molti dèi).

Va altresì notato che rispetto al Libro di Mormon, nel quale si tenta di presentare ancora un Dio solo in più persone (Alma 11:28-29, 44, 2 Nephi 31:21, Mormon 7:7, 3 Nephi 11:27, Mosiah 15:3-5, Ether 2:8), il libro Dottrina e Patti afferma senz'altro l'esistenza di più dèi.

Nella Bibbia, invece, in brani come Isaia 43:10-11 è affermato: "Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sarà alcuno. Io, Io sono l'Eterno e fuori di me non vi è Salvatore". Questo brano colpisce al cuore la concezione politeistica ed evolutiva mormone. Alcuni di loro affermano che il brano di Isaia si riferisce ai falsi dei, Dio starebbe affermando che lui è il solo Dio legittimo per questo pianeta, di conseguenza l'uomo non dovrebbe adorare altri dei! Ma il brano risulta inintellegibile se letto come da essi suggerito: "Prima di me nessun falso Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sarà alcuno!".

Isaia 44:6,8: "Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio. 7 Chi, come me, proclama l'avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Che egli lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l'avvenire, e quanto avverrà! 8 Non vi spaventate, non temete! Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. C'è forse un Dio fuori di me? Non c'è altra Ròcca; io non ne conosco nessuna."
Questo brano sottolinea la concezione monoteistica biblica a fronte del politeismo mormone.

Isaia 45:5-6: "Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio! Io ti ho preparato, sebbene non mi conoscevi, 6 perché da oriente a occidente si riconosca che non c'è altro Dio fuori di me. Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro."
Isaia 45:22: "Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro."
Salmo 96:5: "Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani; il SIGNORE, invece, ha fatto i cieli."
Malachia 2:10 "Non abbiamo forse tutti un solo padre? Non ci ha creati uno stesso Dio?".

I mormoni al contrario ritengono che molti dèi abbiano preso parte all'opera della creazione. I loro testi affermano: "E poi il Signore disse: Scendiamo. Ed essi scesero a l'inizio, ed essi che sono dèi, organizzarono e formarono il cielo e la terra. (Perla di Gran Prezzo, Abrahamo 4:1)
"E gli dèi scesero e formarono questo: le generazioni dei cieli e della terra, quando esse furono formate nel giorno in cui gli dèi formarono la terra e i cieli". (Perla di Gran Prezzo, Abrahamo 5:4)
A proposito di tale argomento vi è contraddizione rispetto a quanto insegnato nel Libro di Mormon, infatti in quest'ultimo è affermato che Dio Padre (un solo Dio) ha creato i cieli e la terra (2 Nephi 2:14, Giacobbe 4:9).
da " Il Cammino Cristiano"

Franco

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