Nevio domanda.
Caro Franco
Potrebbe, secondo ciò che contempla la fede cattolica, ma anche la tua esperienza personale, una persona, morta materialmente, concedere un segnale, legato comunque alla fenomenologia disponibile nel mondo materiale, della propria esistenza spirituale, a qualcuno che, ancora in vita sulla terra, lo implorasse?
Se sì, sarebbe ciò dipendente dallo stato in cui l'anima del defunto si trova al momento?
Se sì, passerebbe, comunque, tale manifestazione speciale, al vaglio della volontà divina?
Se sì, quali ragioni potrebbero costituire la differenza tra una concessione o un rifiuto da parte del Creatore a tale eventualità?
L’anima a differenza degli angeli e dei demoni, non ha la possibilità in se stessa ne di apparire, ne di farsi sentire dagli uomini, ne tantomeno gli uomini possono comunicare direttamente con le anime dei defunti.
La prerogativa di tale evento può essere circoscritta solo alle creature create come persone spirituali, i quali essendo enti più elevati degli esseri umani possono interagire con la materia, di conseguenza possono sia farsi “vedere” che farsi “sentire”, cosa preclusa all’anima.
D’altro canto anche Sant’Agostino disse<<
se le anime potessero interagire con gli uomini, mia madre santa donna sarebbe sempre quì accanto, giacché grande era il suo amore per me>>.
Nello stesso tono è Tommaso d’Aquino, il quale nella Somma Teologica afferma che le anime dei trapassati non interessano le questione terrene, ma, se le anime dei defunti appaiono è solo per
Volere Divino, ma mai per intercessione di una Medium, fatto salvo per il caso di Samuele il quale fu evocato da una medium, ma anche in quel caso ciò fu dovuto al volere di Dio, in quando Samuele poi profetizzò.
Il problema nasce dal fatto che gli uomini e gli angeli sono due nature differenti.
L’uomo, la cui composizione è sia spirituale (immateriale) quindi l’essenza, “l’Io”, Intelligenza, Ragione, Volontà, Virtù.
Ed è composto dalla parte sensitiva, materiale, e questo compreso il cervello,( il quale meriterebbe una trattazione a parte), ora l’uomo in quanto uomo è un composto di questi due aspetti, Sensoriale (corpo materiale) Intellettiva (spirituale o immateriale).
E’ dunque tramite i sensi che “l'Io” acquisisce la conoscenza poiché non è acquisibile in modo "naturale/istantaneo" ma progressiva e ciò tramite i sensi, e sono i medesimi e non la parte intellettiva che si relaziona in modo immediato con la materia, un cieco non potrà acquisire la conoscenza dei colori in quanto manca al corpo sensoriale quel senso per tale scopo, quindi con il mondo materiale solo la parte corporale dell’uomo può relazionarsi e non l’Intelletto e Anima o Spirito.
Al contrario, gli angeli sono essere puramente spirituali, la loro natura è spirituale, l’acquisizione delle loro “Facoltà” (quelle per cui all’uomo necessita il corpo)sono Immediate all’atto della loro creazione, e grazie a queste facoltà che essi possono intervenire sulla materia, ed ecco allora in una seduta spiritica (quella senza trucco) quelle manifestazioni che tolgono poi il sonno a chi vi partecipa.
Questo in sintesi i motivi per cui è preclusa all’anima ogni manifestazione(salvo eccezione) visibile, ciò che invece non è precluso agli angeli o demoni.
Per maggiori informazioni
vedere la Summa Theologiae di S.Tommaso d'Aquino.
Ciao
Franco
Franco