Ultimo addio a Dalla, in 70mila nel giorno del suo compleanno

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mauro.68
00domenica 4 marzo 2012 23:58


Lucio Dalla non amava le grandi manifestazioni, ma alla festa per il suo 69esimo compleanno si sono presentati in 70mila. Tutti in San Petronio non ci sarebbero stati, quindi Piazza Maggiore, quella "Piazza Grande" che tanto ha cantato e fatto cantare, per un'ora e mezza si è trasformata in una grande chiesa. Così i bolognesi hanno applaudito e detto addio al cantautore stroncato da un infarto giovedì scorso durante il tour in Svizzera. "Buon compleanno Lucio. Oggi c'è un po' più gente di quando festeggiavamo con tua mamma in piazza Cavour. Oggi hai tutta Bologna" così ha iniziato l'omelia p. Bernardo Boschi, domenicano, confessore e amico di Dalla. In chiesa si sono presentati, tra gli altri, i suoi "colleghi": Renato Zero, Gigi D'Alessio, Cesare Cremonini, Alessandro Haber, Samuele Bersani, Roberto Vecchioni, Gianni Morandi, Renzo Arbore, Jovanotti, i Pooh, Nek, Ornella Vanoni, Eros Ramazzotti e Luca Carboni. Sono tornati anche Luca Cordero di Motnezemolo e Pierferdinando Casini, oltre al presidente della Regione Vasco Errani e al sindaco Virginio Merola che si è detto disponibile, già da domani, a discutere e a collaborare per la realizzazione di una Fondazione in memoria del "Lupo" bolognese. Per due giorni la salma di Lucio Dalla, nella camera ardente allestita nel cortile d'onore del Comune, è stata omaggiata da politici, cantanti, artisti e fan. Gli amici più stretti e i familiari sono rimasti in disparte, ma oggi l'ultimo addio è arrivato da loro e l'ultimo messaggio è stato per loro. E per Marco Alemanno, il giovane attore, compagno di Lucio, in particolare. La curia di Bologna, anche sollecitata nei giorni scorsi dalla Cei, ha chiesto di non trasformare la messa funebre in uno spettacolo, per questo, pur concedendo la basilica di San Petronio, ha chiesto di non eseguire nessuna canzone "laica" in Chiesa. Così è stato, ma la lettura de "Le Rondini" dopo la comunione e il messaggio straziante di Marco al microfono, hanno infranto i cerimoniali. A rompere una certa ipocrisia dei giorni scorsi è stato lo stesso confessore di Dalla durante la predica: "Certo ci ha lasciato in un modo impensato, inedito, e questo è Lucio. Certo questo tonfo direi quasi crudele, vero Marco!?, ci ha lasciati tutti più soli, più tristi". E Marco ha risposto: "Avevo solo dieci anni, ogni mattina prima di andare a scuola anche io sognavo di poter entrare dentro i fili di una radio e volare sopra i tetti delle città e con la polvere dei sogni, volare volare al fresco delle stelle anche più in là proprio come cantava quel signore nel disco che aveva comprato papà. E chi lo sapeva che dopo qualche anno avrei incontrato per caso lo stesso signore che si era inconsapevolmente insinuato nel mio immaginario ancora infantile eppure già manomesso dalla forza educativa dei suoi versi".

Fonte

Mauro
principessac
00lunedì 5 marzo 2012 16:35
se li e' meritate tutte quelle persone al suo funerale [SM=g10897]
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