sul fatto quotidiano di giovedì

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flabot
00lunedì 7 aprile 2014 22:36



Endenna, frazione di Zogno, cattolicissima provincia di Bergamo. Ore 18, chiesa gremita, il parroco finisce la messa, ma non dice ai fedeli “andate in pace”. Invece, allontana i chierichetti e legge un foglio, è una denuncia degli abusi subiti ai tempi del seminario, a Bergamo, quando era minorenne, con l’annuncio della
decisione di abbandonare il sacerdozio. È successo lo scorso 15 marzo e ne ha dato notizia ieri l’Eco di Bergamo. Don Alessandro Raccagni, 44 anni, ha spiegato che da trent’anni portava il peso di quegli abusi, ma si era deciso a quel gesto plateale solo dopo la morte della madre, avvenuta lo scorso 8 dicembre, poiché la voleva tenere al riparo da un grande dolore. Ne avrebbe parlato, invece, oltre che con il padre e con uno psicologo, con i vertici della Curia, da cui però non avrebbe ricevuto risposte. Il prete indicato come responsabile degli abusi sarebbe ora in pensione in un quartiere alla periferia di Bergamo. Il giorno seguente, la Curia ha inviato a Endenna un nuovo parroco, provvisorio, che gestirà la parrocchia fino alla nomina del nuovo titolare. I PARROCCHIANI hanno chiesto chiarimenti al vescovo, Francesco Beschi, e in 300 hanno firmato una lettera affissa sotto il porticato della chiesa che chiede che cosa il vescovo intenda
fare per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. La Curia per ora ha risposto di non aver ricevuto la lettera-denuncia di don Alessandro: “Se la riceveremo risponderemo, ma per il momento non commentiamo la vicenda”. L’abuso di seminaristi e di giovani affidati al clero è una piaga emersa in tutta la sua evidenza a partire dai primi anni duemila. Il caso più eclatante emerse nella diocesi di Boston, Usa, nel 2002, quando
furono rimossi dall’incarico e processati più di 55 preti. La chiesa italiana non si è finora distinta per desiderio di far chiarezza e contrastare il fenomeno. Nei giorni scorsi ha suscitato polemiche il commento del cardinale Bagnasco al fatto che nelle linee guida della Cei non ci sia l’obbligo per i vescovi di denunciare all’autorità giudiziaria i sacerdoti che commettono abusi sessuali.
mlp-plp
00lunedì 7 aprile 2014 23:25
Re:
flabot, 07/04/2014 22:36:




Endenna, frazione di Zogno, cattolicissima provincia di Bergamo. Ore 18, chiesa gremita, il parroco finisce la messa, ma non dice ai fedeli “andate in pace”. Invece, allontana i chierichetti e legge un foglio, è una denuncia degli abusi subiti ai tempi del seminario, a Bergamo, quando era minorenne, con l’annuncio della
decisione di abbandonare il sacerdozio. È successo lo scorso 15 marzo e ne ha dato notizia ieri l’Eco di Bergamo. Don Alessandro Raccagni, 44 anni, ha spiegato che da trent’anni portava il peso di quegli abusi, ma si era deciso a quel gesto plateale solo dopo la morte della madre, avvenuta lo scorso 8 dicembre, poiché la voleva tenere al riparo da un grande dolore. Ne avrebbe parlato, invece, oltre che con il padre e con uno psicologo, con i vertici della Curia, da cui però non avrebbe ricevuto risposte. Il prete indicato come responsabile degli abusi sarebbe ora in pensione in un quartiere alla periferia di Bergamo. Il giorno seguente, la Curia ha inviato a Endenna un nuovo parroco, provvisorio, che gestirà la parrocchia fino alla nomina del nuovo titolare. I PARROCCHIANI hanno chiesto chiarimenti al vescovo, Francesco Beschi, e in 300 hanno firmato una lettera affissa sotto il porticato della chiesa che chiede che cosa il vescovo intenda
fare per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. La Curia per ora ha risposto di non aver ricevuto la lettera-denuncia di don Alessandro: “Se la riceveremo risponderemo, ma per il momento non commentiamo la vicenda”. L’abuso di seminaristi e di giovani affidati al clero è una piaga emersa in tutta la sua evidenza a partire dai primi anni duemila. Il caso più eclatante emerse nella diocesi di Boston, Usa, nel 2002, quando
furono rimossi dall’incarico e processati più di 55 preti. La chiesa italiana non si è finora distinta per desiderio di far chiarezza e contrastare il fenomeno. Nei giorni scorsi ha suscitato polemiche il commento del cardinale Bagnasco al fatto che nelle linee guida della Cei non ci sia l’obbligo per i vescovi di denunciare all’autorità giudiziaria i sacerdoti che commettono abusi sessuali.




Flabot.

potresti per cortesia postare il link della provenienza?

ne metto qualcuno:
bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_02/fui-molestato-seminario-lascio-parrocchia-sacerdozio-8ea5f740-ba2b-11e3-9050-e3afdc8ffa...

bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_03/sacerdote-molestato-in-seminario-sapevano-5fdf5ed2-baf4-11e3-8a36-5d2bd872f8...


[SM=x2610547]



Piero



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