00 17/01/2012 15:27
Parte il controllo sui conti bancari e potrebbe a partire dal 2011. Un esame dei dati retroattivo. E non sarà inviato il semplice estratto conto, ma saranno estrapolati dati specifici, come il numero di conto corrente, i saldi, gli attivi e i passivi. Potrebbero essere queste le prime regole di attuazione sui controlli bancari previste dalla manovra salva-Italia. L’articolo 11 delle legge 214/2011, prevede infatti che l’obbligo di comunicare i movimenti finanziari parta dal 1° gennaio 2012. Una decorrenza che interessa l’obbligo di comunicazione. Secondo il quotidiano economico Italia Oggi si starebbe valutando l’opportunità di una partenza retroattiva per l’anno 2011, mentre sarebbe stata scartata l’ipotesi di richiedere i dati per tutto gli anni accertabili, ovvero fino al 2007.

Dunque da gennaio sono partiti i controlli, in questo modo l’amministrazione tributaria ha accesso diretto ai dati contenuti in circa 40 milioni di conti correnti. Informazioni strategiche per scovare i potenziali evasori, soprattutto se unite a quelle provenienti dal nuovo redditometro e dallo spesometro, le altre due colonne portanti della lotta all'evasione.

Ad accogliere questa valanga di informazioni non ci sarà un manipolo di impiegati o finanzieri che, per quanto abili e zelanti siano, non potrebbero mai elaborare una tale quantità di dati. Il lavoro sarà fatto da Serpico, un super computer della Sogei, la società informatica del ministero dell'economia. Con i suoi 2.000 server e una potenza complessiva di 1 milione di giga, Serpico (acronimo di "Servizi per i contribuenti") è in grado di elaborare le 22.200 informazioni al secondo che transitano sui suoi processori e di segnalare le posizioni "a rischio", cioè che richiedono un controllo più mirato.
L'obiettivo generale è recuperare i circa 120 miliardi di euro (in media 3mila per ogni contribuente italiano) che vengono sottratti al fisco. Una cifra che da sola basterebbe a pagare gli interessi su tutto il nostro debito pubblico.

Fonte

Mauro