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ogni cosa ha il buono e il cattivo tempo.. e conoscere è sempre utile sia per rapportarsi con il mondo esterno/odierno e per una propria formazione personale

dal catechismo della Chiesa

1579 Tutti i ministri ordinati della Chiesa latina, ad eccezione dei diaconi permanenti, sono normalmente scelti fra gli uomini credenti che vivono da celibi e che intendono conservare il celibato « per il regno dei cieli » (Mt 19,12). Chiamati a consacrarsi con cuore indiviso al Signore e alle « sue cose », 212 essi si donano interamente a Dio e agli uomini. Il celibato è un segno di questa vita nuova al cui servizio il ministro della Chiesa viene consacrato; abbracciato con cuore gioioso, esso annuncia in modo radioso il regno di Dio. 213

1580 Nelle Chiese Orientali, da secoli, è in vigore una disciplina diversa: mentre i Vescovi sono scelti unicamente fra coloro che vivono nel celibato, uomini sposati possono essere ordinati diaconi e presbiteri. Tale prassi è da molto tempo considerata come legittima; questi presbiteri esercitano un ministero fruttuoso in seno alle loro comunità. 214 D'altro canto il celibato dei presbiteri è in grande onore nelle Chiese Orientali, e numerosi sono i presbiteri che l'hanno scelto liberamente, per il regno di Dio. In Oriente come in Occidente, chi ha ricevuto il sacramento dell'Ordine non può più sposarsi.

www.giornalettismo.com/archives/56433/preti-cattolici-sposano...
23 marzo 2010
Un articolo dell’ International Herald Tribune, approfondisce la questione mai risolta del celibato nella Chiesa.

Se ci allontaniamo per un attimo dalle assordanti polemiche di questi giorni, dallo scandalo dei preti pedofili che ha portato anche una storica moderata, moderatissima, come Lucetta Scaraffia, a dire che “qui ci vorrebbero le donne”, scopriamo che l’ipotesi non è così peregrina.In Ucraina, nella (relativamente) vicina Ucraina, ai preti cattolici è concesso sposarsi, senza alcun problema. Ce ne parla oggi l’International Herald Tribune, con un articolo che approfondisce la questione.

MOGLIE E FIGLI - La chiesa greco-ucraina è una delle tante chiese di rito orientale. Chiese cattoliche, si intende, ovvero chiese in perfetta comunione spirituale e di fede col Pontefice Romano. Qui, i sacerdoti si sposano, e non è un gran problema.“E’ importante quando un prete ha una comprensione profonda non solo di se stesso”racconta un parroco. “Avere una famiglia aiuta il prete a comprendere davvero più a fondo come relazionarsi con le altre persone e come aiutarle. E’ piu naturale, ha molto più senso per un prete avere moglie e bambini”.Allo stesso modo un reverendo più anziano, insegnante al seminario, spiega addirittura come sia conveniente per un prete prender moglie, “così è un miglior pastore per i suoi parrocchiani. Ho paura – dice – che il celibato possa esser visto come contrario alla natura umana”.

IL RITO ORIENTALE - La Chiesa greco-ucraina, continua l’Herald, è solo una delle tante Chiese cattoliche proprio jure che ammettono il matrimonio per i preti. In gran parte del mondo slavo e, più in generale, nelle regioni a contatto con il rito Ortodosso, esistono Chiese cattoliche di questo tipo. Ma possiamo anche evitare di allontanarci troppo. “Di preti cattolici di rito orientale ce n’è anche in Italia”. Scriveva già quasi dieci anni fa Sandro Magister, sul suo blog di approfondimento. “Le diocesi di rito greco albanese della Sicilia e del meridione hanno clero sia celibe che sposato. I loro parroci con famiglia sono una dozzina. Uno di questi ha officiato per anni a Milano, nella chiesa di rito greco dei santi Maurizio e Sigismondo, in corso Magenta”.
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...