00 24/02/2012 00:27
Il primo prototipo già realizzato dall'Università di Newcastle. I batteri sono utilizzati come fonte alternativa e rinnovabile per produrre energia.

I batteri sono, molto probabilmente, la fonte di energia più alternativa che c’è. Difficile, per adesso prevedere se diverranno anche il cuore di un sistema efficiente di produzione all’interno del variegato mondo delle rinnovabili, ma non c’è dubbio che possano entrare a tutti gli effetti nella categoria.
La scoperta è che si può produrre energia partendo dai batteri e che la cosa risulta più semplice e facile quando entra in gioco nel mix un microrganismo che di regola sta sospeso nell’aria. A realizzare il primo prototipo di “batteria” è stata l'Università di Newcastle, che ha descritto il dispositivo sul Journal of Environmental Science and Technology.
La batteria a batteri sfrutta il processo di “bio-ossidazione catalitica”: un biofilm di batteri viene assemblato intorno agli elettrodi di carbonio, e i microrganismi degradando gli elettrodi producono elettroni che generano una corrente.
Per cercare di migliorare i prototipi precedenti i ricercatori hanno selezionato 75 diversi batteri raccolti vicino al fiume Wear, testandone le proprietà alla ricerca del giusto cocktail per la produzione di energia.
Nel mix risultante il maggior contributo viene dal Bacillus stratosphericus, un batterio che vive abitualmente a 30 km di altezza e che viene portato a terra dalle correnti atmosferiche. La batteria risultante ha mostrato una potenza di 200 Watt per metro cubo, doppia rispetto ai tentativi precedenti e sufficiente ad accendere una lampadina.
«E' la prima volta che dei singoli microbi sono studiati in questo modo - spiega Grant Burgess, uno degli autori - con questo studio abbiamo dimostrato il potenziale di questa ricerca: ci sono miliardi di microbi sul pianeta che possono essere sfruttati per produrre energia».

Fonte

Mauro