00 20/04/2012 16:58
prendo spunto dalla conoscenza fatta ieri con un cavaliere templare..carisma immenso e gioia da tutti i pori...e in vari argomenti ringraziava sempre Dio del pane quotidiano che le dà!

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ALIMENTAZIONE DEI CAVALIERI TEMPLARI



In una società medievale, carnivora e dedita alle più sfrenate gozzoviglie, i Cavalieri Templari si distinsero per l’adozione di un tipo di alimentazione equilibrata e sana, che nutriva senza appesantire e li manteneva in buona salute.
I primi di essi, giunti in Terrasanta agli albori dell’Ordine, dovettero misurarsi con un ambiente ed una realtà ben diversi da quelli del continente europeo, che si erano lasciati alle spalle. Il clima, le malattie sconosciute e un ritmo esistenziale inconsueto ne rappresentavano le componenti più significative.

Tutto ciò li obbligò a modificare alcuni aspetti del quotidiano vivere occidentale e l’alimentazione vi ebbe un posto preminente. Compresero che se volevano sopravvivere e mantenersi sani, era indispensabile adottare nuovi criteri di nutrizione. Abolirono perciò i grassi, l’uso smodato e continuo delle carni e, fedeli alla Regola che proibiva loro la caccia, eliminarono dai pasti la selvaggina. Anche il vino venne dispensato con moderazione, per impedire solenni ubriacature, in guerrieri che dovevano essere sempre vigili e pronti, in ogni momento, al richiamo della battaglia.

La Regola, manuale di vita dei Cavalieri Templari, ne codificò anche l’alimentazione. L’articolo X stabiliva quanto segue: "Tre volte per settimana vi sia sufficiente di rifocillarvi di carne, a meno che non cada il giorno di Natale, di Pasqua, la festa di Santa Maria, di Tutti i Santi, perché il troppo mangiar carne guasta la salute del corpo". Per tale motivo, l’uso della carne venne limitato ed essi privilegiarono il pesce, le uova, i formaggi, i legumi e le verdure. Naturalmente il posto d’onore spettava al pane, quel pane che troviamo menzionato innumerevoli volte, come nell’articolo XV che recita così: "Sebbene il premio della povertà, che è il Regno dei Cieli, si debba senza dubbio ai poveri, a voi tuttavia, ordiniamo di dare ogni giorno al vostro elemosiniere la decima parte del pane"; tali razioni, stornate dalla mensa templare, venivano distribuite ai bisognosi.
Com’era il pane dei Cavalieri Templari in occidente ? Esso era di due tipi: quello quotidiano, chiamato pane bigio, fatto con farina di grano e di segala, e quello della festa, detto pane bianco, perché impastato appunto con la sola farina bianca.

Le disposizioni alimentari adottate in Terrasanta, dalla casa madre dell’Ordine, furono estese alle altre case, presenti in tutti i territori del continente europeo. A seconda delle zone ebbero, pur rispettando la Regola di base, delle lievi modifiche, dovute al tipo di produzione esistente in quei luoghi. Poiché ogni casa doveva vivere e mantenersi con ciò che produceva, l’alimentazione delle precettorie si basava sui prodotti locali integrata, talvolta, da doni di privati o insaporita dalle spezie che l’Ordine importava in grandi quantità dall’Oriente e vendeva nei mercati occidentali.

I Cavalieri Templari conservavano pesce e carne mediante affumicatura e salatura utilizzandoli, in seguito, insaporiti con spezie varie per ingentilirne il sapore.

Le differenze più rilevanti nell’alimentazione dei Cavalieri Templari si riscontravano tra le precettorie occidentali e quelle orientali. In Occidente l’animale per eccellenza, allevato nelle precettorie, era il maiale utilizzato nella sua interezza e di cui il lardo, salato e conservato, veniva usato come principale condimento ove l’olio d’oliva non era presente. Anche gli ovini, pecore e capre, erano presenti negli insediamenti templari occidentali, soprattutto nelle zone più aride a dai pascoli meno rigogliosi e davano carne, latte e formaggi. Dagli animali da cortile, galline e oche, si avevano carne e uova. E’ logico che il latte, prodotto in abbondanza, non poteva essere consumato totalmente, così i Cavalieri Templari ne facevano formaggi che in parte utilizzavano per i loro pasti e in parte vendevano. Sembra che il Brie, il delicato formaggio francese, sia nato proprio in una precettoria dei Cavalieri Templari.

I Cavalieri Templari bevevano, come si usava all’epoca sia birra che vino, bevuto naturale o, come era consuetudine, aromatizzato all’anice, al rosmarino o bollito e speziato con cannella e chiodi di garofano o dolcificato con il miele. Sappiamo che gli uomini del medioevo, e quindi anche i Cavalieri Templari, non bevevano mai acqua senza avervi aggiunto un liquido meno tossico quale: vino, sidro, succo di frutta o estratti di scorza di frutta......

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