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SVILUPPO DELLE ERESIE NELL'AMBITO DELLA CHIESA

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  • Elyy.
    00 01/09/2009 23:15
    Re: PARTE V
    francocoladarci, 31/08/2009 8.43]Parte V


    Secondo Basilide ci fu un tempo un Essere senza nome creò la Mente(Nous), a sua volta la Mente creò la Ragione(Logos), dalla Ragione fu creata la Prudenza(Phronesis) che fu la madre della Saggezza(Phofia) e della Forza(Dynamis).

    Dalla Forza e dalla Prudenza erano nati gli Arcangeli, che a loro volta moltiplicandosi(non si sa come!) avevano formato 365 cieli, ad ogni cielo corrispondeva un tipo di ordine angelico.

    L’ultimo ordine di angeli furono i creatori dell’universo, ogni angelo era un protettore di una nazione, quindi era per questa un “ dio”, di questa moltitudine di angeli o di “dei” primeggiava per potenza il dio Yahweh, che fu considerato come il dio degli Ebrei.
    Essendosi venuta a creare presso tutti i popoli una situazione di lotta, l’Essere senza nome, la primordiale fonde di creazione di tutti i vari dei, mandò sulla terra la sua prima creazione cioè il “Nous”, venendo sulla terra egli fu conosciuto con il nome di Gesù.




    Ma chissà quali qualità di erbe si fumavano a quei tempi!! [SM=g10765]


    [SM=g7258]ciao, Ely



    p.s. attendo la VI parte [SM=g7348]

















    [Modificato da Elyy. 01/09/2009 23:16]
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    francocoladarci
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    00 02/09/2009 11:20
    Cara Elyy, già al tempo di Basilide e company, si prendevano LSD, pensavano che fosse un ricostituente. [SM=g6815]

    Franco


    “Quando si vuol cercare la verità su una questione
    bisogna cominciare col il dubbio.
    (S. Tommaso d’Aquino)”

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    00 03/09/2009 12:53
    PARTE VI
    Parte VI

    VALENTINO II secolo

    Egli fu un eretico/gnostico per eccellenza, e fu un grande avversario della neonata Chiesa.

    Valentino nacque a Cartagine, in seguito si trasferì ad Alessandria d’Egitto, divenne allievo di tale Teodas, che affermò di essere stato un discepolo degli apostoli a cui fu rivelato gli insegnamenti segreti del Cristo.

    In seguito Valentino si trasferì a Roma divenendo con il tempo Diacono, la sua popolarità crebbe a tal punto di essere in lista per divenire Vescovo di Roma, alla sua mancata elezione la prese molto male, al tal punto da perseguire la strada dello gnosticismo, motivo per cui verso il 143 fu scomunicato dal papa Pio I.
    Si trasferì a Cipro ove mori verso il 170.

    DOTTRINA

    La sua dottrina era un Sincretismo tra, neoplatonismo, giudaismo, cristianesimo, e varie idee gnostiche.

    Egli partiva da un concetto di “ Eoni”, abbiamo l’Eone-Padre, chiamato “ Abisso” ed un eone femmina chiamata “ Silenzio”, dalla unione di Abisso con Silenzio nacquero” Intelletto” e” Verità”, dalla loro unione nacquero molti altri eoni, prima otto, poi dieci, ed infine dodici, che tutti insieme formarono la “Pienezza”.

    Il mondo che noi conosciamo, l’universo e gli uomini stessi furono creati da un eone malvagio, il Demiurgo Achamoth, che a sua volta fu generato dal eone Sophia, l’ultima sei dodici eoni, Sophia(saggezza) come si evince anche Valentino fece proprie le idee di Basilide.
    Secondo Valentino il genere umano era diviso in tre parti.

    Ilici o terreni.

    Psichici, questi credevano nel Demiurgo, ma ignoravano completamente l’esistenza di un qualcosa sopra di lui.

    Pneumatici(spirituali), questi erano dotati della “scintilla divina” a loro insaputa, essendo inconsapevoli del potenziale che avevano in se, fu inviato l’eone Gesù,al fine di portare loro la conoscenza(gnosi), egli si incarnò al momento del suo battesimo, ma ritornò eone al momento della sua crocifissione.

    Dunque anche Valentino o i Valentiniani sostenevano il Docetismo, il sembrare, l’apparire.

    Questo credo permetteva la salvezza agli Pneumatici o Spirituali.
    Per gli Psichici, la loro salvezza derivava dalla fede e dalle opere, la loro aspettativa era quella di andare nel regno celeste del Demiurgo(una certa somiglianza con gli unti dei TdG).
    Per i Terreni o Ilici, non c’era nessuna speranza di salvezza.(anche qui una similitudine, tutto il genere umano sarà distrutto da Geova, secondo i TdG).

    Nel 1945 ad Nag Hammadi, furono ritrovati dei codici e tra questi vi erano: Il Vangelo della verità, il vangelo di Filippo, lettera a Regino ed il trattato sulle tre nature degli uomini( Spirituale, Terrena , Psichica), gli studiosi hanno attribuito le opere a Valentino.

    Questa setta gnostica/cristiane perdurò fino alla fine del III secolo, molti furono riassorbiti dalla Chiesa Cattolica(ripuliti delle loro idee) e vari furono assorbiti dal Manicheismo dal loro fondatore Mani.

    Da queste brevi analisi esposte sino ad ora, si comprendono bene le parole dell’apostolo Paolo quando disse in Atti 20;29:” Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge;”.

    Sono contro questi “ Lupi Rapaci”, che la Chiesa dovette lottare, affinché rimanesse integro l’insegnamento del Cristo.

    Franco

    Segue VII parte


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    00 04/09/2009 10:20
    PARTE VII
    Parte VII
    BARDESANE
    Passiamo ora ad esaminare sempre in modo concentrato il personaggio Bardesane, egli nacque ad Edessa(Mesopotamia) intorno al 150, era un personaggio di cultura, filosofo, poeta ed astrologo, da giovane fu educato con un suo contemporaneo che in seguito divenne Abgar IX di Edessa, ambedue i personaggi si impegnarono a fondo nel promulgare il cristianesimo nel loro regno e contemporaneamente nel combattere le idee eretiche sia di Marcione che di Valentino.

    Possiamo definire Abgar IX (anche se minore per importanza) come il primo re cristiano, i vangeli apocrifi narrano che essendo Abgar afflitto da una brutta malattia(si pensa sia la lebbra)scrisse una lettera a Gesù che gli rispose, affinché potesse essere guarito da tale malattia, egli riconobbe il Cristo di natura divina, ed ebbe per un panno con l’immagine di Gesù dipinto dal suo archivista Hannan quanto si recò a far vista a Gesù nel 32.

    Anche Eusebio di Cesarea(che tratteremo più avanti) incluse nella sua”storia ecclesiastica” le due lettere di Abgar e di Gesù, convinto che gli originali si trovassero nell’archivio di Edessa come vi si trovasse anche il panno con l’effige di Gesù.

    Bardesane con il tempo cominciò ad alterare la dottrina cristiana con elementi filosofici orientali, includendovi conoscenze astrologiche, fondando per cui una nuova setta.

    Questo miscuglio di idee portò alla rovina del regno di Abgar IX, i cristiani ortodossi si ribellarono a questi insegnamenti causando disordini e tumulti, questi avvenimenti furono un’occasione ghiotta per l’impero romano che intervenne occupando Edessa e portando Bardesane prigioniero a Roma, nonostante ciò egli riuscì a fuggire riparando in Armenia, ove morì poi ad Edessa verso il 222.

    DOTTRINA

    La sua dottrina era come già accennato un miscuglio di cristianesimo con astrologia babilonese.

    Bardesane credeva che Dio abbia creato l’universo, la Terra in cui erano inclusi sia il bene che il male, che tutta la materia inanimata aveva in se una certa libertà, che il mondo aveva seimila anni e che tra breve il male sarebbe stato sconfitto lasciando sulla Terra solo il bene.(pensiero caro ai TdG)

    Egli credeva(influenza astrologica)che il sole, la Luna, i Pianeti, le stelle, siano viventi, e che avrebbero in un certo grado influenzato la vita, le azioni, i pensieri degli uomini.

    Bardesane negò la risurrezione del Cristo, il suo ragionamento è pressappoco questo, egli riconobbe che il corpo umano di Gesù è incorruttibile, e come tale non soggetto alle debolezze umane, la morte avrebbe reso corruttibile un corpo umano, ma essendo egli incorruttibile non poteva essere sottoposto alla morte, quindi Gesù non è mai risorto perché non è mai morto, si ravvede l’idea del Docetismo(il sembrare).

    I seguaci di Bardesane apportarono vari modifiche alla sua dottrina, incorporando completamente il pensiero del Docetismo, praticando riti sessuali dovuti alla credenza che il sole e la luna fossero dei principi maschio e femmina.

    Questa setta ebbe molta influenza sul territorio, che con il tempo parte di essa fu assorbita dalla setta del Manicheismo( dal suo fondatore Mani).

    Comunque rimasero dei gruppi che si attennero all’insegnamento originale di Bardesane, ed essi sopravvissero fino al XII secolo.

    Segue VIII parte

    Franco


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  • Elyy.
    00 04/09/2009 15:02

    Questo credo permetteva la salvezza agli Pneumatici o Spirituali.
    Per gli Psichici, la loro salvezza derivava dalla fede e dalle opere, la loro aspettativa era quella di andare nel regno celeste del Demiurgo(una certa somiglianza con gli unti dei TdG).
    Per i Terreni o Ilici, non c’era nessuna speranza di salvezza.(anche qui una similitudine, tutto il genere umano sarà distrutto da Geova, secondo i TdG).



    Per i Tdg non tutto il genere umano "terreno" sarà distrutto, le "altre pecore" saranno le uniche sopravvissute del genere umano, nonchè una "grande folla" di persone di ogni razza e tribù e popolo...



    Da queste brevi analisi esposte sino ad ora, si comprendono bene le parole dell’apostolo Paolo quando disse in Atti 20;29:” Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge;”.
    Sono contro questi “ Lupi Rapaci”, che la Chiesa dovette lottare, affinché rimanesse integro l’insegnamento del Cristo.



    E ci riuscì? Ci sta riuscendo?

    Sarà utile leggere il seguito...


    [SM=g7288] Ely






  • Elyy.
    00 04/09/2009 15:12

    Ecco cosa succede quando ognuno si vuole fare una religione su misura per sè!
    Questa in particolare durò veramente tanto, 1000 anni!
    Mi chiedo come fece un pensiero, o credenza, così radicato a sparire completamente nel XII secolo.


    [SM=g10400] Ely




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    00 04/09/2009 16:51
    La decadenza della setta dei Bardesiani, la possiamo collocare verso il VII VIII secolo, anche se già precedentemente vari seguaci confluirono nella setta di Valentino e di Mali, le idee o parte di esse furono in seguito prese ed elaborate dai teologi musulmani adattandoli alla nuova religione di Maometto.
    Ciao
    Franco

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    00 06/09/2009 12:13
    PARTE VIII
    Parte VIII

    Vediamo brevemente un altro gnostico/cristiano del II secolo.

    CARPOCRATE di Alessandria

    Come molti altri gnostici sappiamo delle loro dottrine grazie alle confutazione di Ireneo di Lione.

    DOTTRINA

    Carpocrate credeva che il mondo e quindi anche il genere umano fossero stati creati da angeli decaduti, che avendo avuto rapporti con altri angeli avrebbero generato tutto ciò che ora esiste.
    Questo gnostico credeva che la anime degli uomini fossero state intrappolate nei corpi dai demoni, e sottoposte a molte sofferenze per secoli e secoli, da continue reincarnazioni.

    Secondo Carpocrate Gesù venne al mondo come tutti gli esseri umani, solo che egli conosceva(gnosi) come poter liberare le anime da questo circolo di rinascite, disprezzando le leggi e l’autorità da essa rappresentata, quindi si dovevano accettare passivamente tutti i desideri della carne, solo cosi l’anima sarebbe potuta andare in cielo, evitando di reincarnarsi nuovamente in altro corpo.

    Questo pensiero, portò ad una condotta di puro libertinaggio(concetto simile a Basilide), al rifiuto del matrimonio, praticando le arti magiche e preparazione dei filtri d’amore, tale comportamento fu condannato sia da altre scuole gnostiche che dai cristiani ortodossi.
    La sua esistenza durò fino al IV secolo.

    CAINITI II secolo

    DOTTRINA

    Questa setta credeva che il Demiurgo del Vecchio Testamento era un creatore ostile all’umanità, causando sofferenze, malvagità, guerre e morte alle sue creature, di conseguenza i Cainiti tennero in alta considerazione e quindi una venerazione verso tutti quei personaggi contrari al Demiurgo, come ad esempio, Esaù, Cam, i Sodomiti, Giuda e soprattutto Caino da cui derive il loro nome, un eone decaduto e condannato per colpa di Eva(sua madre), per cui in Caino vi era depositata tutta la gnosi.

    Giuda fu per i Cainiti un elemento fondamentale per la loro gnosi, pensarono come l’apostolo avesse la conoscenza su come il genere umano potesse essere salvato, di conseguenza il suo tradimento era giustificato in quanto ritenne il Cristo un agente del Demiurgo.
    Un’altra corrente di pensiero dei Cainiti in merito a Giuda è questa, il Demiurgo cercò di impedire il sacrificio di Gesù, tale sacrificio avrebbe portato la salvezza al genere umano, quindi bisognava che in qualche modo Gesù dovesse morire, l’occasione del bacio è stato l’atto che a fatto realizzare questo evento, è forse Giuda un traditore? No, per i Cainiti egli è stato un eroe, colui che ha contribuito alla realizzazione della salvezza del genere umano.

    Secondo i Cainiti la salvezza doveva passare su ogni esperienza e come Basilide e Carpocrate doveva passare anche nella sfera sessuale, essi ebbero un forte senso antinomistico, cioè praticando tutto ciò che Mosè proibì, in quanto egli stesso era disprezzato come profeta.
    Segue parte IX

    Franco




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  • Elyy.
    00 07/09/2009 20:56

    Certo che la Chiesa primitiva ne ebbe di "lotte" da fare!
    I primi secoli dopo Cristo sambrano un fulcro proliferosissimo di idee e dottrine molto bizzarre.

    Mi viene da paragonare i primi cristiani (e anche gli altri che si sono susseguiti nei secoli e per duemila anni) agli anticorpi che attaccano i nemici con la massima e più efficace celerità che posssono!

    Impressionante.


    [SM=g6233] Ely






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    00 08/09/2009 16:10
    Cara Elyy, di eretici staccatosi dalla chiesa cattolica ne ho fino al XIX secolo circa 545, di cui 134 sono gli eretici fino al V secolo, a me interessano i primi eretici in quanto in quel periodo la chiesa era, nella sua crescita, formazione e strutturazione, per cui cerco di evidenziare quelli che penso siano i principali promotori delle più significative eresie.

    Questo ci fa comprendere come e con che faciloneria alcuni giudicano la chiesa senza conoscerne la sua storia.
    Ciao [SM=g7555]
    Franco


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    00 10/09/2009 19:25
    AVVERTENZA
    Con la trattazione dell'ultima setta termina la parte del II e III secolo.

    Siccome la trattazione di questa setta è abbastanza sensibile, avverto che il contenuto tratta argomenti alquanto scabrosi, ma essendo questa parte della storia gnostico/cristiana devo necessariamente trattarla, chi è sensibile può saltare il post.

    Franco

    [Modificato da francocoladarci 12/09/2009 21:14]

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  • Elyy.
    00 10/09/2009 20:33


    Ok, siamo stati avvisati, procedi pure [SM=g8422]



    Ely [SM=g6135]




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    francocoladarci
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    00 12/09/2009 21:10
    PARTE IX
    Parte IX
    I FIBIONITI
    Questa setta operò verso il III IV secolo, e similmente a molte sette dell’epoca praticavano il “Libertinaggio”, ma veniamo con ordine.
    Come tante sette i Fibioniti credevano che la sostanza divina o Logos era in tutta la materia, quindi anche in tutti gli esseri viventi, essi avevano la convinzione che tutto il mondo fosse prigioniero del male, convinti anche che la sostanza divina fosse intrappolata maggiormente nella carne, un modo per evitare che la sostanza (psiche) si trasmettesse ad un’altra vita era quella s’impedire la nascita della medesima, e questo lo si poteva fare non procreando, infatti per i Fibioniti la procreazione era un crimine, solo astenendosi dalla medesima si poteva accelerare la fine del mondo.

    Le notizie del loro comportamento le abbiamo grazie a S. Epifanio di Salamina, vescovo di Salamina, che nelle sue opere confutò circa 80 sette dell’epoca.

    Ma vediamo cosa ci dice questo vescovo sui Fibioniti e sulle loro pratiche.


    “A queste riunioni, scrive Epifanio, "venivano serviti pasti sontuosi con carni e vino anche se essi sono poveri. Quando mangiano insieme in tal modo e ricolmano per così dire le loro vene, volgono il sovrappiù d'energia in eccitamento, l’uomo lasciando sua moglie, dice alla sua stessa moglie:” alzati e fai l’amore con il fratello”, gli sciagurati si accoppiano tra loro e dopo essersi abbandonati alla fornicazione, innalzano al cielo le loro bestemmie.

    L'uomo e la donna prendono nelle loro mani il liquido eiaculato dall'uomo, si alzano in piedi e rivolti al cielo pregano al modo di coloro che vengono chiamati Stratiotikoi o Gnostikoi offrendo al Padre della Natura di Tutto ciò che hanno nelle loro mani. Dicono - Ti offriamo questo dono, il corpo di Cristo - mangiano quindi la loro stessa ignominia, dicendo - Questo è il corpo di Cristo e questa è la Pasqua per cui i nostri corpi soffrono e sono costretti a confessare la sofferenza di Cristo.

    Lo stesso avviene con la donna quando accade ch'essa abbia il flusso di sangue, raccolgono il sangue mestruale della sua impurità e lo mangiano insieme dicendo: Questo è il sangue di Cristo." Tali riti strani ed ignominiosi sono legati alla cosmologia e teologia fibionite. Secondo le quali il Padre (o Spirito Primordiale) generò Barbelo (chiamata anche Prounikos), che viveva nell'ottavo cielo.

    Barbelo generò Ialdabaoth (o Sabaoth), creatore del mondo inferiore. Ogni cosa creata e vivente, e anzitutto gli Arconti, che governano il mondo inferiore, avevano una scintilla del potere di Barbelo. Quando Barbelo udì Ialdabaoth dire: "Io sono il Signore e non c'e' alcun altro, ecc." (Isaia, 45:5), capì che la creazione del mondo era stata un errore e comincio a gridare. Onde poter riconquistare quanto più potere possibile, "essa appari agli Arconti in bella forma, li sedusse, e quando ebbero eiaculato raccolse il loro sperma, che conteneva il potere che in origine le apparteneva".

    La salvazione veniva cercata e realizzata all'interno d'una prospettiva cosmica. Già i Nicolaiti avevano proclamato: "Tramite i fluidi del potere generatore (gone) ed il sangue mestruale, noi raccogliamo dai corpi la dynamis di Prounikos" (Panarion 25, 3.2). I Fibioniti vanno oltre: chiamavano psyche il potere che sta nelle mestruazioni e nello sperma, da loro raccolti e mangiati. Qualsiasi cosa noi mangiamo, noi avvantaggiamo la creatura perché da ogni cosa raccogliamo la psyche. La procreazione è un errore ed un crimine: rinnova la divisione della psyche e ne prolunga il soggiorno nel mondo. Il fine ultimo dei riti sessuali dei Fibioniti era quello d'accelerare la reintegrazione dello stadio precosmogonico, accelerare la fine del mondo, e d'avvicinarsi a Dio attraverso una progressiva "spermatizzazione".

    I Fibioniti non solo consumavano sacralmente lo sperma, ma, con lo sperma che eiaculavano si imbrattavano le mani ed il corpo durante le loro cerimonie; caduti in uno stato di sfrenatezza (estasi?), pregavano di poter instaurare mediante tali pratiche un libero colloquio con Dio. Secondo simili sistemi l'unità spirituale primordiale può ricostituirsi tramite la felicità erotica ed il consumo del seme e del sangue mestruale: le secrezioni genitali rappresentano i due modi divini d'essere - il dio o la dea - per cui il loro consumo rituale accresce ed accelera la santificazione dei celebranti.

    Prima Lettera di Giovanni (3, 9): "Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché lo sperma divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio". Secondo la dottrina stoica del logos spermatikos concepito come pneuma igneo, il seme umano contiene un pneuma grazie al quale l'anima si forma nell'embrione. La teoria stoica era la logica conseguenza della collocazione, operata da Alcmeone di Crotone, del seme nel cervello, cioè nello stesso organo in cui si supponeva risiedere l'anima, la psiche. Come osserva Onians, per Platone la psiche è seme, sperma, "o meglio è nel seme", e questo seme è racchiuso nella testa e nel midollo. esso alita attraverso gli organi genitali. Che il seme stesso aliti od abbia un alito (pneuma), che la procreazione stessa sia un alitare o soffiare è molto esplicito in Aristotele."



    Franco

    Segue parte X


    [Modificato da francocoladarci 12/09/2009 21:15]

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    00 13/09/2009 11:55
    PARTE X
    Parte X

    ORIGENE III secolo

    E’ stato senza dubbio uno dei teologi più famoso, a diciotto anni fu chiamato dal vescovo Demetrio a succedergli, nonostante la sua giovane età continuò gli studi di filosofia, in special modo Platone e gli Stoici.

    Condusse in quel periodo una vita molto rigida, seguì il pensiero dei Valesii sull’interpretazione di Matteo 19;12, in merito ad essere Eunuchi, prendendo alla lettera tale scrittura egli ad imitazione dei Valessi si Autocastrò, Origene fu il più proficuo scrittore di quel tempo, innumerevole furono le sue opere, tra cui De Principiis, L’Esortazione al Martirio, sulla Preghiera, l’appassionante difesa del cristianesimo nella sua opera Contra Celsum, un filosofo pagano che attaccò violentemente il cristianesimo.

    DOTTRINA

    Origene credeva che il figlio era consustanziale(stessa sostanza) e coeterno al padre, tuttavia pensava che fosse anche un attributo del Padre, cadendo così nel Subordinazianismo.

    Lo Spirito Santo aveva un ruolo subordinato e quindi di minore importanza.
    Credeva alla preesistenza delle anime.

    Il libero arbitrio per raggiungere la salvezza.
    La reincarnazione e la ciclicità delle vite.

    L’Apocatastasi, ossia che in ultimo sia uomini, angeli e demoni vengono salvati.

    Infiniti mondi oltre quello attuale(teoria moderna sui molteplici universi).

    L’interpretazione allegorica di alcuni passi di Genesi.
    Tutte queste idee furono condannate come eretiche dal II concilio di Costantinopoli del 553.

    Nonostante che Origene avesse certi pensieri poco ortodossi egli non fu considerato “completamente “ eretico, poiché egli stesso affermava:” sulla regola della Chiesa istituita da Cristo”, e ancora “ noi abbiamo solamente due luci che ci possano guidare, Cristo e la Chiesa; la Chiesa riflette fedelmente la luce ricevuta da Cristo, come la luna riflette i raggi del sole. Il segno distintivo del cattolico è l'appartenenza alla Chiesa, al di fuori della quale non c'è salvezza; al contrario, colui che abbandona la Chiesa cammina nell'oscurità, è un eretico.”.

    Un uomo animato da tali sentimenti può commettere errori, perché è umano, ma la sua disposizione d'animo è essenzialmente cattolica e non merita di essere enumerato fra i promotori dell'eresia.

    Origene morì a 69 anni, sicuramente a causa delle torture che subì a motivo della sua fede.

    Franco



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    www.eresie.it/it/id816.htm


    non potendo fare copia e incolla inserisco il link...


    caro Franco vedi cosa si scopre???? forse avevi ragione di lascia stare! [SM=g8930]
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    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
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    00 14/09/2009 20:24
    Re:
    lovelove84, 14/09/2009 18.26:

    http://www.eresie.it/it/id816.htm


    non potendo fare copia e incolla inserisco il link...


    caro Franco vedi cosa si scopre???? forse avevi ragione di lascia stare! [SM=g8930]



    Ma parli di una setta?

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    francocoladarci
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    00 14/09/2009 20:39
    E' quella setta che ho postato su Radici del cristianesimo parte IX

    Franco
    [Modificato da francocoladarci 14/09/2009 20:41]

    “Quando si vuol cercare la verità su una questione
    bisogna cominciare col il dubbio.
    (S. Tommaso d’Aquino)”

    www.esserecattolici.it
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    mauro.68
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    00 14/09/2009 20:42
    Re:
    francocoladarci, 14/09/2009 20.39:

    E' quella setta che ho postato su Radici del cristianesimo parte IX

    Franco



    ah capito!



  • Elyy.
    00 14/09/2009 21:18
    Re: PARTE IX
    francocoladarci, 12/09/2009 21.10:

    Parte IX
    I FIBIONITI
    Questa setta operò verso il III IV secolo, e similmente a molte sette dell’epoca praticavano il “Libertinaggio”, ma veniamo con ordine.
    Come tante sette i Fibioniti credevano che la sostanza divina o Logos era in tutta la materia, quindi anche in tutti gli esseri viventi, essi avevano la convinzione che tutto il mondo fosse prigioniero del male, convinti anche che la sostanza divina fosse intrappolata maggiormente nella carne, un modo per evitare che la sostanza (psiche) si trasmettesse ad un’altra vita era quella s’impedire la nascita della medesima, e questo lo si poteva fare non procreando, infatti per i Fibioniti la procreazione era un crimine, solo astenendosi dalla medesima si poteva accelerare la fine del mondo.

    Le notizie del loro comportamento le abbiamo grazie a S. Epifanio di Salamina, vescovo di Salamina, che nelle sue opere confutò circa 80 sette dell’epoca.

    Ma vediamo cosa ci dice questo vescovo sui Fibioniti e sulle loro pratiche.


    “A queste riunioni, scrive Epifanio, "venivano serviti pasti sontuosi con carni e vino anche se essi sono poveri. Quando mangiano insieme in tal modo e ricolmano per così dire le loro vene, volgono il sovrappiù d'energia in eccitamento, l’uomo lasciando sua moglie, dice alla sua stessa moglie:” alzati e fai l’amore con il fratello”, gli sciagurati si accoppiano tra loro e dopo essersi abbandonati alla fornicazione, innalzano al cielo le loro bestemmie.

    L'uomo e la donna prendono nelle loro mani il liquido eiaculato dall'uomo, si alzano in piedi e rivolti al cielo pregano al modo di coloro che vengono chiamati Stratiotikoi o Gnostikoi offrendo al Padre della Natura di Tutto ciò che hanno nelle loro mani. Dicono - Ti offriamo questo dono, il corpo di Cristo - mangiano quindi la loro stessa ignominia, dicendo - Questo è il corpo di Cristo e questa è la Pasqua per cui i nostri corpi soffrono e sono costretti a confessare la sofferenza di Cristo.

    Lo stesso avviene con la donna quando accade ch'essa abbia il flusso di sangue, raccolgono il sangue mestruale della sua impurità e lo mangiano insieme dicendo: Questo è il sangue di Cristo." Tali riti strani ed ignominiosi sono legati alla cosmologia e teologia fibionite. Secondo le quali il Padre (o Spirito Primordiale) generò Barbelo (chiamata anche Prounikos), che viveva nell'ottavo cielo.

    Barbelo generò Ialdabaoth (o Sabaoth), creatore del mondo inferiore. Ogni cosa creata e vivente, e anzitutto gli Arconti, che governano il mondo inferiore, avevano una scintilla del potere di Barbelo. Quando Barbelo udì Ialdabaoth dire: "Io sono il Signore e non c'e' alcun altro, ecc." (Isaia, 45:5), capì che la creazione del mondo era stata un errore e comincio a gridare. Onde poter riconquistare quanto più potere possibile, "essa appari agli Arconti in bella forma, li sedusse, e quando ebbero eiaculato raccolse il loro sperma, che conteneva il potere che in origine le apparteneva".

    La salvazione veniva cercata e realizzata all'interno d'una prospettiva cosmica. Già i Nicolaiti avevano proclamato: "Tramite i fluidi del potere generatore (gone) ed il sangue mestruale, noi raccogliamo dai corpi la dynamis di Prounikos" (Panarion 25, 3.2). I Fibioniti vanno oltre: chiamavano psyche il potere che sta nelle mestruazioni e nello sperma, da loro raccolti e mangiati. Qualsiasi cosa noi mangiamo, noi avvantaggiamo la creatura perché da ogni cosa raccogliamo la psyche. La procreazione è un errore ed un crimine: rinnova la divisione della psyche e ne prolunga il soggiorno nel mondo. Il fine ultimo dei riti sessuali dei Fibioniti era quello d'accelerare la reintegrazione dello stadio precosmogonico, accelerare la fine del mondo, e d'avvicinarsi a Dio attraverso una progressiva "spermatizzazione".

    I Fibioniti non solo consumavano sacralmente lo sperma, ma, con lo sperma che eiaculavano si imbrattavano le mani ed il corpo durante le loro cerimonie; caduti in uno stato di sfrenatezza (estasi?), pregavano di poter instaurare mediante tali pratiche un libero colloquio con Dio. Secondo simili sistemi l'unità spirituale primordiale può ricostituirsi tramite la felicità erotica ed il consumo del seme e del sangue mestruale: le secrezioni genitali rappresentano i due modi divini d'essere - il dio o la dea - per cui il loro consumo rituale accresce ed accelera la santificazione dei celebranti.

    Prima Lettera di Giovanni (3, 9): "Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché lo sperma divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio". Secondo la dottrina stoica del logos spermatikos concepito come pneuma igneo, il seme umano contiene un pneuma grazie al quale l'anima si forma nell'embrione. La teoria stoica era la logica conseguenza della collocazione, operata da Alcmeone di Crotone, del seme nel cervello, cioè nello stesso organo in cui si supponeva risiedere l'anima, la psiche. Come osserva Onians, per Platone la psiche è seme, sperma, "o meglio è nel seme", e questo seme è racchiuso nella testa e nel midollo. esso alita attraverso gli organi genitali. Che il seme stesso aliti od abbia un alito (pneuma), che la procreazione stessa sia un alitare o soffiare è molto esplicito in Aristotele."



    Franco

    Segue parte X






    Mamma che schifosi che erano!!

    Oggi più che fibioniti li chiamerei "setta satanica!"

    Sono senza parole [SM=g27993]


    [SM=g7559] Ely







  • Elyy.
    00 21/09/2009 00:12
    Ho unificato le discussioni in un unico topic così da facilitarne la lettura cronologica.

    [SM=g1902224] Ely




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