I nostri amici

Lettere e altro riguardante i TDG..

  • Messaggi
  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:20


    inizio con questa a postare delle "informazioni" riguardante
    i TESTIMONI DI GEOVA, e i loro CAPI, la WTS S.p.a. di Brooklin:




    FALSI PROFETI
    14/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni Tv,
    queste sono le mie riflessioni, ex testimone di Geova. Quando ero cattolica, ignorando le cose profonde della Parola di Dio, credevo, senza pormi né domande né perché. Poi, per venti anni, sono stata una Testimone di Geova, bombardata di informazioni credute bibliche e, prendendole per buone, avevo uniformato la mia vita a questo credo religioso, più che per amore verso Dio, per le sue promesse (quelle di vivere per sempre in una terra paradisiaca) e per la paura di essere distrutta ad Armaghedon. Poi il caso e varie circostanze mi hanno aperto la mente a nuove informazioni, tra cui il confronto con altre Bibbie, oltre a quella dei TdG. Ho trovato tante discordanze che mettono in discussione tutto quello in cui avevo creduto fino ad allora. In più, per puro caso, avevo scoperto delle orride facce nei disegni riportati nelle pubblicazioni dei TdG. Non le vedovo solo io - perché tacciata di essere "poco spirituale" - ma le vedevano in tanti, perché ci sono davvero! Ho chiamato gli anziani della mia congregazione, esponendo le mie perplessità, convinta di ricevere da loro aiuto. Mi hanno invece negato l'evidenza e non hanno dato alcuna spiegazione. Hanno detto solo che io vedo negativo perché sono poco spirituale. Avevo il desiderio di capire ciò che non va in questa religione, ma non potevo farlo: non potevo toccare l'organizzazione, pena l'essere messa al bando, essere disassociata (il che equivale ad una lapidazione, per i fratelli non conti più niente, né associazione e nemmeno un saluto!). Faccio solo un esempio che rende chiaro come reagisce il TdG quando si tocca l'organizzazione. Ho una sorella, anche lei TdG, che ritengo molto intelligente e di larghe vedute, ho avuto sempre uno splendido rapporto con lei. Quando le ho menzionato le mie perplessità, inorridita, mi ha impedito di continuare il discorso. Non permetteva, disse, che le inquinassi il cervello, mi accusò di essere un'apostata. Io apostata? Ho forse rinnegato la Parola di Dio ed il Cristo? No!!! Ho solo evidenziato certi errori del Corpo Direttivo, errori che - anche se a malincuore - loro stessi hanno dovuto ammettere. Io ero convinta che la predicazione fosse basata sull'amore verso il prossimo: errore! L'addestramento per fare proseliti è basato su un feroce razzismo. Chi non diventa TdG è meritevole di morte, è Dio stesso che lo distrugge, e con questa atavica paura della punizione divina ti trovi a stare zitta e sottomessa. Guai a chi tocca l'organizzazione! Mia personale conclusione: questa è una religione pericolosa, ti prende nelle sue spire anima e corpo. Come l'asino con la carota ti vengono sottratti lavoro, tempo e soldi, con la scusa che è gradito a Dio ed è anche per la tua futura salvezza così che potrai vivere per sempre in una terra paradisiaca insieme a soli TdG, perché Dio avrà già pulito la terra dai miliardi di persone che non hanno voluto diventare TdG, distruggendoli tutti (è consolante sapere che nel 2004 si crede ancora nelle favole...). Questi signori si fanno scudo dei tempi difficoltosi di quest'epoca per avvalorare le loro catastrofiche profezie. Il Creatore non ha detto a Gesù il tempo e l'ora del suo giudizio, ma a questi "signori" SI! (Bestemmia!) Le Scritture dicono che il vero profeta lo si riconosce dalle sue profezie che si adempiono.
    Il falso profeta lo si riconosce invece dalle sue ridicole date... e dalla sua presunzione di essere il portavoce di Dio, usurpando il posto del Cristo.
    Gesù disse: "La verità vi renderà liberi". Per essere libera ho dovuto pagare un prezzo esorbitante, la perdita dei miei cari, ma ora che amo il Creatore senza secondi fini, non potevo rendergli un'adorazione basata sulla falsità, perché il falso profeta va "lapidato". Pur consapevole dei dispiaceri che avrei dovuto affrontare negli affetti, mi sono, infine, dissociata perché non potevo resistere con questo tormento senza dissociarmi dall'Organizzazione che Dio non usa.
    Gabriella M. (Verona)





    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino




    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:22
    TESTIMONI DI GEOVA
    10/12/2004
    Gentilissimo direttore,
    leggo sul suo giornale decine di lettere riguardanti i Testimoni di Geova e ho trovato diversi Forum con contenuti simili. Mi sembra chiaro ed evidente, che, al di là delle convinzioni dottrinali (una società, moderna laica e pluralista deve lasciarle alle scelte personali scelta personale) esiste invece un ripetersi comune di violazioni dei diritti fondamentali della Costituzione Italiana e la nuova Costituzione Europea.
    Vengono violati i più evidenti principi di libertà all'interno della società dei Testimoni di Geova.
    Tali principi sarebbero contestabili in qualsiasi moderna società lucrativa e non in qualsiasi comunità o posto di lavoro.
    Recentemente un Giudice unico nella città di Bari riconosceva per la prima volta il diritto della difesa e il rispetto della persona ad un disassociato dai Testimoni di Geova, creando un interessante precedente che mi auguro possa avere un seguito positivo.
    Mi sembra evidente che tutta questa povera gente che potrebbe avere anche i suoi torti interni si ritrovi abbandonata dalla propria famiglia, isolati dai propri compagni e impossibilitati a difendersi legalmente vista la potenza economica della società dei Testimoni di Geova.
    Chissà a quanti di questi sia capitato di pensare a cose tristi e gesti.... chissà se questo non sia anche successo....
    Mi scusi questa mia riflessione
    Andrea Prosperi





    una stretta di [SM=g1902224]



    Pierino




    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:24

    CONDIZIONAMENTO MENTALE
    26/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    i Testimoni di Geova subiscono un vero e proprio condizionamento mentale continuo da parte del CD che funziona più o meno così:
    a) Attento a ciò che dicono gli altri, potrebbe trattarsi di pensieri di apostati che vogliono "sviarti";
    b) Attento a non essere "troppo scosso dalla tua ragione", il "pensiero indipendente" ti porterebbe fuori della verità;
    c) Attento a non lasciarti affascinare dalle ragioni che contrastano il tuo credo, anche se ti paiono fondate, si tratta di "Satana che si traveste da angelo di luce".
    Luca D. (Palermo)




    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino


    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:26
    INFANZIA RUBATA
    14/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    sono stato un Testimone di Geova, ed ora mi pento di esserlo stato. Sono stato che un ragazzino che ha dovuto affrontare molti problemi vivendo in una condizione di emarginazione e di terrore, imposta dai Testimoni di Geova. Sin da piccolo ho imparato a considerarmi diverso dagli altri bambini appartenenti al mondo e a stare lontano da essi. Mi sono sentito quasi un eletto perché appartenente alla pura Organizzazione di Dio, l'unica che si sarebbe salvata dopo la grande distruzione, che avrebbe coinvolto tutto il resto del mondo. A rafforzare quest'area di segregazione e di paura ha contribuito la lettura di un libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, che mio padre mi ha proposto ogni sera a me ed ai miei fratelli, in cui sono espresse e illustrate in maniera dettagliata le varie forme di distruzione possibili. Tale bagaglio ha segnato il normale sviluppo di me bambino, dato che mi vedevo circondato da compagni di scuola che presto sarebbero stati annientati, come carne da macello. Ricordo, perciò, la mia infanzia, stretto nella morsa dei vari obblighi e divieti. Dovevo frequentare tutte le adunanze, limitando al massimo i segni di irrequietezza per evitare possibili punizioni; dovevo partecipare all'attività di predicazione nelle ore libere. La domenica mattina... forse l'unico giorno che bisognava essere un po' più liberi, alle sei e mezzo arrivava mio padre che ci faceva vestire per portarci con lui in predicazione. Come ogni altro bambino TdG, non potevo giocare a scacchi o a dama, considerati giochi militareschi, non potevo collezionare francobolli per evitare di poter considerare idoli i personaggi stampati su di essi, non potevo partecipare a gare scolastiche; non potevo essere eletto capoclasse né potevo leggere un giornalino. Non potevo mangiare una torta preparata per un compleanno e a tal proposito ricordo un episodio in cui, avendone accettato un pezzo offerto dalla nonna, io e i miei fratelli fummo costretti da nostro padre a vomitarla. Ma la v io fratello e con la complicità di un amichetto, anche lui TdG, un giorno ho partecipato ad una gara sportiva fra classi scolastiche. Quando mio padre è venuto a sapere dell'inganno subito si è recato immediatamente a scuola, prendendo me e mio fratello per le orecchie e portandoci fuori dal campo. Noi abbiamo provato una profonda umiliazione per questo atto ed abbiamo guardato, invece, con invidia ai nostri compagni che avevano genitori fieri delle loro capacità sportive. Purtroppo, però, bisogna adeguarsi a quelle regole imposte da quel Dio, una specie di Molok assetato di sangue, pronto lì a distruggere tutto e tutti. All'istruzione scolastica, considerata un emendamento di Satana, non ho dato tanta importanza ed ho terminate le scuole dell'obbligo in maniera superficiale, tanto... la cosa più importante era imparare a leggere e a scrivere per poter far carriera all'interno dell'Organizzazione. Mia mamma mi vedeva già con la "borsa" e quando parlava con le altre Testimoni di Geova, presentava i suoi figli come probabili Pionieri.Le varie disposizioni della Società compromettono anche la nascita di spontanee amicizie all'interno dello stesso gruppo religioso, specie con persone dell'altro sesso. All'interno dell'Organizzazione ognuno è il delatore dell'altro, cioè ognuno è la potenziale spia dell'altro.All'età di 16-17 anni ho vissuto il periodo della grande spasmodica attesa della fine del mondo profetizzata per il 1975. I Testimoni di Geova erano convintissimi che nell'ottobre del 1975 dovesse avvenire la fine del mondo e io mi trovavo proprio di fronte a queste stranezze. Tutti fanno provviste e disegnano delle mappe con i luoghi in cui potersi riparare durante la grande distruzione. Passato quell'anno, però improvvisamente, come se nulla fosse accaduto, la Società Watch Tower si rimangiò tutto, dicendo che molto probabilmente Dio aveva ritardato il tempo per amore del genere umano. Leggendo un Annuario della Società ho appreso che anche nel 1914 e nel 1925 i Testimoni hanno profetizzato la fine del mondo.
    vanti a questi cambiamenti. Il mio carattere mi ha portato sempre più a mal sopportare i vari divieti imposti nel gruppo. Giunto all'età di 18 anni hoi trovato a dover affrontare il dilemma se prestare o meno il servizio militare. Nonostante il parere contrario dell'Organizzazione, ho indossato la divisa e da quel momento sono stato scomunicato da TdG. Sono ritornato a casa solo dopo essersi congedato, perché era inutile andare in licenza, avrei creato solo problemi a casa. Ormai ero considerato una preda di Satana e per ovviare al clima teso creatosi in casa, ho cominciato a rientrare tardi e a volte sparisce per intere settimane. I miei genitori non mostravano alcun interesse per le mie uscite. Nel frattempo mi sposo e per 6-7 anni mii dedico esclusivamente al lavoro fino a diventare ateo.Dopo aver raggiunto un po' di tranquillità interiore, incontrando un mio amico, che sta diventando TdG, ho cominciato a notare dall'esterno i cambiamenti che si vanno verificando in lui. Questo amico comincia ad evitarmi per strada, a non salutarmi più e alla richiesta di spiegazioni da parte mia, mi risponde che non gli è permesso mantenere relazioni con fuorusciti. Io mi chiedevo come si poteva rompere così dall'oggi al domani una amicizia che era durato tanto tempo. Eravamo veramente amici, ci vedevamo tutti i giorni, parlavamo, poi improvvisamente si è chiuso tutto. Poi, attraverso un cammino catecumenale, durato 4-5 anni, mi sono battezzatoi secondo il rito cattolico. La ricerca è stata lenta e opportunamente oculata, e la scelta di aderire alla Chiesa Cattolica non è stata dettata dall'emozione. Adesso sono molto rilassato, sono un cattolico praticante, ma non fanatico e guarda al mio passato come se si fosse trattato di un sogno. Io non mi sono mai adeguato al sistema di credenze dei TdG, perché la mia esperienza di Testimone l'ho vissuta come qualcosa di imposto, più che dettata da un'esigenza interiore. Mi hanno comunque rubato l'infanzia e una buona parte dell'adolescenza.
    Sergio Pasquali (Rovigo)




    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino






    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:29
    CACCIATO DALLA SETTA
    11/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni Tv,
    ecco la mia testimonianza. I Testimoni di Geova hanno espulso la mia famiglia, colpevole di aver assistito in chiesa al mio matrimonio misto, espellendo, me, lo sposo, dalla comunità.
    Infatti dal momento in cui decidemmo di celebrare le nozze in chiesa con rito misto, è stato un susseguirsi di eventi e decisioni da parte dei vertici dell'organizzazione, arrivati a scoraggiare con fermezza i miei parenti, Testimoni di Geova, compresi i miei genitori, dal presenziare alla cerimonia in chiesa e al ricevimento, pena la successiva perdita di privilegi, stima e rispetto da parte di tutta la comunità. Grazie a questi metodi persuasivi, alcuni parenti hanno accettato la prassi dei Testimoni di Geova, mentre i miei genitori hanno preferito, per amore, essere presenti almeno al ricevimento.
    Nonostante questo, l'accanimento nei nostri confronti è proseguito anche dopo il matrimonio. Io, lo sposo, sono stato subito contattato e dichiarato non più membro della congregazione, con la condanna alla "morte civile" all'interno della comunità, i cui componenti non mi rivolgono più la parola neanche per un semplicissimo saluto.
    Mio padre, per essere stato presente al ricevimento, è stato giudicato colpevole di aver mangiato nello stesso locale dove erano presenti alcuni invitati cattolici, ex Testimoni di Geova, perdendo la posizione di "anziano", titolo equivalente al sacerdote cattolico.
    La famiglia intera ha subito un danno morale in termini di considerazione e di stima, che ancora oggi continua ad avere i suoi effetti.
    Pensiamo non sia più concepibile in questa società, costruita sui valori di tolleranza e rispetto per le diversità, accettare un simile comportamento da parte di cittadini che professano di basarsi su principi cristiani.
    Oreste P. (Catania)




    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino




    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:31
    TESTIMONI DI GEOVA E TRASFUSIONI
    8/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV, parlando dei testimoni di Geova, vorrei dire che alle persone normali suoni strana e perfino assurda l'avversione alle trasfusioni di sangue che i Testimoni di Geova (TG in seguito) palesano è cosa risaputa.
    Tuttavia in questa, come in tante altre convinzioni del loro "Credo" i TG non hanno visuali proprie. Essi si attengono strettamente a ciò che viene insegnato dal loro Corpo Direttivo (CD) che ha sede a Brooklyn. Questi, per sostenere tale dottrina, ritiene di trovarne la motivazione nella proibizione biblica di "mangiare il sangue", e, secondo lui, trasfondere il sangue equivarrebbe a "mangiarlo" poiché viene comunque immesso nell'organismo e diventa parte di esso, come il nutrimento.
    A tutti è capitato spesso di incontrare qualche TG aperto al confronto e alla critica costruttiva su tale argomento. Pertanto pensiamo di far cosa utile, sia a loro sia a eventuali amici che volessero aiutarli a riflettere un po' più a fondo, elencando una serie di considerazioni critiche, sia bibliche che logiche, nei confronti delle "ragioni" sostenute dal loro CD.
    Risulta infatti che il CD faccia di tutto per "imbrigliare" i suoi fedeli tra gli "steccati" interiori dell'apostasia, del pensiero indipendente, di Satana. Funzionano così: a) Attento a ciò che dicono gli altri, potrebbe trattarsi di pensieri di apostati che vogliono "sviarti"; b) Attento a non essere "troppo scosso dalla tua ragione", il "pensiero indipendente" ti porterebbe fuori della verità; c) Attento a non lasciarti affascinare dalle ragioni che contrastano il tuo credo, anche se ti paiono fondate, si tratta di "Satana che si traveste da angelo di luce".
    Tuttavia un soggetto che voglia decidere personalmente, forse anche contro il parere dei genitori, obbedendo tuttavia alla Bibbia ma solo in ciò che davvero comanda e cioè "non andando oltre ciò che è scritto", potrebbe riflettere che non è una "aggressione" alla sua fede l'onesto tentativo del medico di salvargli la vita, soprattutto se questi, pur nel tentativo di dissuaderlo, premettesse e promettesse di rispettare comunque i suoi motivi di coscienza, la sua libertà scelta e la sua ultima decisione.
    Rispondendo alla testimone di Geova Roberta Benigni vorrei dirle che mi sembra discutibile l'avversione alla trasfusione di sangue insegnata dal CD dei TG, per questi motivi:
    1) - in campo medico il sangue non è considerato alimento. La trasfusione non è usata mai come alternativa alla nutrizione.
    Infatti la trasfusione è una sorta di restauro di parti mancanti (i globuli rossi), come in un muro da cui siano venuti meno dei mattoni. Difatti vanno rimessi sia nel numero mancante sia dello stesso tipo e già belli e fatti. La nutrizione invece consiste in un apporto energetico ottenuto tramite assimilazione di sostanze ricavate dalla disintegrazione di un composto/insieme.
    Perciò qualificare la trasfusione un "mangiare-nutrirsi" è un arbitrio da parte del CD. Geova non gli ha dato il potere di far passare per realtà nutrizionale ciò che scientificamente non è considerata tale; 2) - istologicamente il sangue è considerato un tessuto.
    Perciò fare una trasfusione equivale ad eseguire un trapianto. Cosa che il CD ritiene lecita dal 1/9/1980;2
    3) - l'On. Manconi, che si interessa dei contatti con la Congregazione geovista in vista della concessione dell'Intesa ha testificato pubblicamente che, nelle trattative in corso, il CD si è detto disposto a un compromesso per i minori. Per la precisione: 1) se la situazione fosse di grave emergenza, i TG si rimettono al libero parere del medico (cioè praticamente la consentono anche se lasciano decidere il sanitario); 2) se è di grande utilità, ma non ha carattere di urgenza, vogliono che la decisione sia presa da un'equipe medica di orientamenti diversi (così da evitare una decisione di parte); Perciò non si può far passare per comando divino (che sarebbe assoluto e irreformabile) la illiceità di una pratica che il CD dei TG, a quanto pare, ritiene di poter gestire a sua discrezione;
    4) - il punto precedente richiama il ripensamento che il CD ha avuto sulla pratica del trapianto (cf nota precedente), prima ritenuto lecito, poi vietato quale forma di "cannibalismo", infine riammesso. Cioè sarebbe una norma ritenuta divina e ciononostante soggetta a ripensamento;
    Perciò nessun TG può escludere che anche sul sangue un domani ci sarà analogo ripensamento. Ma se questo è vero, è anche vero automaticamente che la cosa non è certa sin da ora. E "lex dubia non obligat". Possibile che sia volontà di Dio che si sacrifichi la vita per una convinzione che ha una tale base ipotetica?;
    5) - la Società Torre di Guardia non ha più stampato la dichiarazione che fu edita nel 1969 su "Sangue, medicina e la legge di Dio". Il sangue, identificato con l'anima, l'aveva portata a scrivere che il TG non poteva fare una trasfusione di sangue e ancora amare Dio con tutta l'anima, perché aveva tolto parte di tale anima e l'aveva data ad un altro,3
    Perciò non era vero che trasfondere sangue significa diminuire l'anima. Del resto non sarebbe paradossale pensare che Gesù, dissanguandosi in croce, nell'atto del supremo sacrificio non abbia amato Dio con tutta l'anima? Che intelligenza di verità c'è stata nel CD nell'aver proposto un tale insegnamento?;
    6) - il dott. Giuseppe Ferrari, segretario nazionale del GRIS,4 ha ripercorso la storia della trasfusione presso i TG e precisa che, stando ai documenti, solo nel 1961 Geova ha reso obbligatoria l'astensione dal sangue (dopo ben 80 anni di geovismo);
    Ora se, come insegna il CD,5 agli occhi di Dio "mangiare" il sangue è un affronto paragonabile all'idolatria, come spiegare il silenzio di Geova nel non aver insegnato per tanti anni al suo popolo questa dottrina essenziale, tollerando dai suoi devoti una pratica per Lui ripugnante? E se è vero che tutto ciò che il TG crede viene dalla Bibbia, tramite il "Canale provveduto da Geova" (il rimanente dei 144.000 Unti la cui espressione terrena è rappresentata dal CD), se il CD non ha insegnato per quegli 80 anni tale dottrina, poiché dice di non averla ricevuta, non sarà vero che il colpevole di tale omissione sarebbe Geova in persona che avrebbe dovuto dare la sua "luce" di verità al Canale?;
    7) - la carne che i TG mangiano non è certo liofilizzata. Contiene comunque del sangue. Come si concilia questo con la proibizione di "mangiare" anche una sola goccia di sangue?;
    8) - la proibizione biblica veterotestamentaria dice di astenersi anche dagli animali soffocati (perché il sangue vi restava dentro). Ma i TG mangiano tranquillamente il pesce che è sempre soffocato. E lo stesso vale per i polli che sono "strangolati".
    Se il CD concede che si facciano tali cose pur insistendo che Geova non vuole assolutamente che si mangi sangue, non è un adoperare "due pesi e due misure" da parte sua? Geova non qualifica tale comportamento "qualcosa di detestabile"? (Prov. 20,10);
    9) - è certo che la proibizione biblica di mangiare sangue, per gli Ebrei, riguardava esclusivamente il sangue animale, poiché quello umano era tutelato dal divieto assoluto dell'omicidio.
    Quindi anche l'espressione "qualunque sorta di sangue" di Levitico 17,10 (sottolineata dal CD in "Ragioniamo" p. 337, per estendere la proibizione ad ogni tipo di sangue), non dovrebbe invece essere sempre riferita esclusivamente al sangue delle varie specie di animali? La Bibbia non insegna che non si può "andare oltre ciò che è scritto"? (1 Cor 4,6);
    10) - tutti gli esegeti, da sempre, compresi quelli protestanti dal cui ceppo derivano i TG (Russell fu congregazionalista, presbiteriano, avventista) hanno sempre interpretato questa proibizione biblica come educazione al rispetto della vita, di cui il sangue è simbolo (tuttora).
    è vero che una certezza, dimostrata, pesa più di mille opinioni. Ma, alla luce del punto 4, si è proprio sicuri che il CD abbia la certezza su tale questione? E che tutti gli altri cultori della Bibbia, a cui spesso egli fa riferimento per appoggiare varie dottrine, sbaglino su questo punto?
    11) - Gesù ha presentato l'unione più intima possibile tra sé e i discepoli come un "mangiare la sua carne e bere il suo sangue" (cf Gv 6, 53-56). E, a coloro che hanno obiettato che quel discorso era assurdo e perciò si sono allontanati, non ha spiegato che avevano equivocato. Anzi ha detto ai discepoli che, se anche loro non ci credevano erano liberi di andarsene.
    Gesù, ricorrendo a quel paragone così strano, aveva voglia di fare dello spirito? Come mai non ha corretto l'equivoco se di equivoco si trattava? E non è illuminante il fatto che i Giudei non hanno protestato che tale invito a "bere il suo sangue" era contro la legge di Mosé? Non avrebbero dovuto reagire inorriditi? Invece, a quanto si legge, hanno obiettato solo che non c'era il modo di farlo realisticamente;
    12) - se non andiamo errati gli Ebrei odierni, che sono ancora ligi alla Legge dettata da Mosé, mantengono tuttora sia la proibizione biblica sulle immagini6 sia quella di mangiare sangue. Tuttavia partecipano con libertà all'associazione dei donatori di sangue, non ravvisando cioè nel comando biblico la proibizione delle trasfusioni.
    Come mai?
    13) - infine, ma non come motivo di poco conto, abbiamo che la riconferma della proibizione di "mangiare sangue" da parte del Concilio di Gerusalemme (At 15, 1-29), per i cristiani, se si legge bene il contesto, si evince che è stata mantenuta per motivi di opportunità pastorale, cioè di regola comportamentale contingente, finalizzata alla concordia tra i neocristiani di una stessa comunità provenienti da giudaismo e paganesimo.
    Non si trattava cioè di un problema di fede (assoluto perché dogmatico, necessario per la salvezza) come lo era quello, pure trattato in quel Concilio, relativo al Battesimo-Circoncisione. Si ricorderà infatti che il Concilio di Gerusalemme sentenziò circa due questioni: 1) la prima relativa alla salvezza, dicendo che, poiché bastava il Battesimo in Cristo, non era necessario che i neofiti cristiani provenienti dal paganesimo si sottoponessero previamente al rito mosaico della Circoncisione; 2) la seconda relativa alla pacificazione di due etnie cristiane: quella dei cristiani ex pagani e quella dei cristiani ex giudei. Per evitare di urtare i cristiani provenienti dal Giudaismo, che osservavano ancora certe usanze mosaiche, mentre i neofiti provenienti dal paganesimo se ne sentivano esenti, il Concilio disse che avrebbero "prosperato" se questi ultimi si fossero astenuti non solo da ciò che la morale sia mosaica che cristiana proibivano (la fornicazione) ma anche da ciò che il rispetto della sensibilità di coscienza dei fratelli che erano ancora legati alle usanze obsolete di Mosé consigliava di evitare: e cioè il mangiare carne sacrificata agli idoli e il mangiare sanguinaccio. La riprova che quello fosse il parere degli Apostoli (che formavano il CD del primo secolo secondo i TG), si può ricavare da cosa insegnò Paolo in 1 Cor 8,4; cioè libertà assoluta circa qualsiasi alimento, compresa la carne sacrificata agli idoli, e tuttavia astensione motivata dalla carità se il nutrirsene scandalizzava un proprio fratello dalla fede ancora immatura (cioè legata alla convinzione mosaica) che fosse presente al fatto.
    Luca Diotallevi (Palermo)




    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino





    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:35

    [SM=g7348] ne ho tantissime ancora...però se postate un pò anche voi? [SM=g7348]



    una stretta di [SM=g1902224]



    Pierino






    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mauro.68
    Post: 7.339
    Post: 3.765
    Registrato il: 23/06/2007
    Registrato il: 29/11/2008
    Città: GENOVA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 20/09/2009 20:39
    Re:
    mlp-plp, 20/09/2009 20.26:

    INFANZIA RUBATA
    14/10/2004
    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    sono stato un Testimone di Geova, ed ora mi pento di esserlo stato. Sono stato che un ragazzino che ha dovuto affrontare molti problemi vivendo in una condizione di emarginazione e di terrore, imposta dai Testimoni di Geova. Sin da piccolo ho imparato a considerarmi diverso dagli altri bambini appartenenti al mondo e a stare lontano da essi. Mi sono sentito quasi un eletto perché appartenente alla pura Organizzazione di Dio, l'unica che si sarebbe salvata dopo la grande distruzione, che avrebbe coinvolto tutto il resto del mondo. A rafforzare quest'area di segregazione e di paura ha contribuito la lettura di un libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, che mio padre mi ha proposto ogni sera a me ed ai miei fratelli, in cui sono espresse e illustrate in maniera dettagliata le varie forme di distruzione possibili. Tale bagaglio ha segnato il normale sviluppo di me bambino, dato che mi vedevo circondato da compagni di scuola che presto sarebbero stati annientati, come carne da macello. Ricordo, perciò, la mia infanzia, stretto nella morsa dei vari obblighi e divieti. Dovevo frequentare tutte le adunanze, limitando al massimo i segni di irrequietezza per evitare possibili punizioni; dovevo partecipare all'attività di predicazione nelle ore libere. La domenica mattina... forse l'unico giorno che bisognava essere un po' più liberi, alle sei e mezzo arrivava mio padre che ci faceva vestire per portarci con lui in predicazione. Come ogni altro bambino TdG, non potevo giocare a scacchi o a dama, considerati giochi militareschi, non potevo collezionare francobolli per evitare di poter considerare idoli i personaggi stampati su di essi, non potevo partecipare a gare scolastiche; non potevo essere eletto capoclasse né potevo leggere un giornalino. Non potevo mangiare una torta preparata per un compleanno e a tal proposito ricordo un episodio in cui, avendone accettato un pezzo offerto dalla nonna, io e i miei fratelli fummo costretti da nostro padre a vomitarla. Ma la v io fratello e con la complicità di un amichetto, anche lui TdG, un giorno ho partecipato ad una gara sportiva fra classi scolastiche. Quando mio padre è venuto a sapere dell'inganno subito si è recato immediatamente a scuola, prendendo me e mio fratello per le orecchie e portandoci fuori dal campo. Noi abbiamo provato una profonda umiliazione per questo atto ed abbiamo guardato, invece, con invidia ai nostri compagni che avevano genitori fieri delle loro capacità sportive. Purtroppo, però, bisogna adeguarsi a quelle regole imposte da quel Dio, una specie di Molok assetato di sangue, pronto lì a distruggere tutto e tutti. All'istruzione scolastica, considerata un emendamento di Satana, non ho dato tanta importanza ed ho terminate le scuole dell'obbligo in maniera superficiale, tanto... la cosa più importante era imparare a leggere e a scrivere per poter far carriera all'interno dell'Organizzazione. Mia mamma mi vedeva già con la "borsa" e quando parlava con le altre Testimoni di Geova, presentava i suoi figli come probabili Pionieri.Le varie disposizioni della Società compromettono anche la nascita di spontanee amicizie all'interno dello stesso gruppo religioso, specie con persone dell'altro sesso. All'interno dell'Organizzazione ognuno è il delatore dell'altro, cioè ognuno è la potenziale spia dell'altro.All'età di 16-17 anni ho vissuto il periodo della grande spasmodica attesa della fine del mondo profetizzata per il 1975. I Testimoni di Geova erano convintissimi che nell'ottobre del 1975 dovesse avvenire la fine del mondo e io mi trovavo proprio di fronte a queste stranezze. Tutti fanno provviste e disegnano delle mappe con i luoghi in cui potersi riparare durante la grande distruzione. Passato quell'anno, però improvvisamente, come se nulla fosse accaduto, la Società Watch Tower si rimangiò tutto, dicendo che molto probabilmente Dio aveva ritardato il tempo per amore del genere umano. Leggendo un Annuario della Società ho appreso che anche nel 1914 e nel 1925 i Testimoni hanno profetizzato la fine del mondo.
    vanti a questi cambiamenti. Il mio carattere mi ha portato sempre più a mal sopportare i vari divieti imposti nel gruppo. Giunto all'età di 18 anni hoi trovato a dover affrontare il dilemma se prestare o meno il servizio militare. Nonostante il parere contrario dell'Organizzazione, ho indossato la divisa e da quel momento sono stato scomunicato da TdG. Sono ritornato a casa solo dopo essersi congedato, perché era inutile andare in licenza, avrei creato solo problemi a casa. Ormai ero considerato una preda di Satana e per ovviare al clima teso creatosi in casa, ho cominciato a rientrare tardi e a volte sparisce per intere settimane. I miei genitori non mostravano alcun interesse per le mie uscite. Nel frattempo mi sposo e per 6-7 anni mii dedico esclusivamente al lavoro fino a diventare ateo.Dopo aver raggiunto un po' di tranquillità interiore, incontrando un mio amico, che sta diventando TdG, ho cominciato a notare dall'esterno i cambiamenti che si vanno verificando in lui. Questo amico comincia ad evitarmi per strada, a non salutarmi più e alla richiesta di spiegazioni da parte mia, mi risponde che non gli è permesso mantenere relazioni con fuorusciti. Io mi chiedevo come si poteva rompere così dall'oggi al domani una amicizia che era durato tanto tempo. Eravamo veramente amici, ci vedevamo tutti i giorni, parlavamo, poi improvvisamente si è chiuso tutto. Poi, attraverso un cammino catecumenale, durato 4-5 anni, mi sono battezzatoi secondo il rito cattolico. La ricerca è stata lenta e opportunamente oculata, e la scelta di aderire alla Chiesa Cattolica non è stata dettata dall'emozione. Adesso sono molto rilassato, sono un cattolico praticante, ma non fanatico e guarda al mio passato come se si fosse trattato di un sogno. Io non mi sono mai adeguato al sistema di credenze dei TdG, perché la mia esperienza di Testimone l'ho vissuta come qualcosa di imposto, più che dettata da un'esigenza interiore. Mi hanno comunque rubato l'infanzia e una buona parte dell'adolescenza.
    Sergio Pasquali (Rovigo)




    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino











    Come ogni altro bambino TdG, non potevo giocare a scacchi o a dama, considerati giochi militareschi, non potevo collezionare francobolli per evitare di poter considerare idoli i personaggi stampati su di essi



    Assurdo, ma solo loro vedono queste cose, cosa c'entra la dama con giochi militareschi, fosse stato "risiko"... lasciamo perdere i francobolli che mi vien da ridere.

  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 20:39




    I TESTIMONI DI GEOVA E IL CONDIZIONAMENTO MENTALE
    5/10/2004
    Scrivo, carissimo Direttore , per parlare anche io dei Testimoni di Geova, in risposta alle lettere inviateLe sull'argomento, in primis quella del sig. Mario Pulimanti del 17/9/2004, che condivido in pieno. Infatti molte persone rimangono stupite dal fatto che i Testimoni di Geova, messi di fronte ad obiezioni che dimostrano gli errori e l'infondatezza delle dottrine insegnate dalla Società WT, continuino a rimanere fedeli a questa Organizzazione. Chi non conosce bene i TdG è pertanto portato a concludere che queste persone siano tutte dotate di un basso quoziente intellettivo oppure che siano in malafede (ad es. che vengono "pagati" per predicare). E questo è abbastanza vero perché, per la stragrande maggioranza, si tratta di persone con un livello di istruzione medio non elevato perché il Corpo Direttivo ha sempre messo in guardia dalla cultura, ufficialmente perché "sapienza del mondo" e quindi "satanica", in realtà perché permette alla persona di valutare in modo obiettivo la consistenza delle "verità" geoviste. Il fatto che solo pochi, messi di fronte all'evidenza, prendono coscienza di essere stati ingannati da questa Società americana, è dovuto a meccanismi di persuasione largamente utilizzati da tale Società, vere e proprie tecniche di condizionamento mentale ben note a tutti gli psicologi, che inconsapevolmente tutti i Testimoni di Geova hanno subito, e continuano a subire, a partire da quando hanno cominciato il cosiddetto "studio biblico". Tutte le pubblicazioni della Società sono scritte con largo uso di queste tecniche così come i discorsi pubblici (che infatti vengono preconfezionati a livello centrale). Lo scopo è di eliminare ogni capacità autonoma di ragionamento fino a convincere il Testimone di Geova (ed il simpatizzante) che la vera libertà sta nell'avere fede cieca nell'Organizzazione (le pubblicazioni più recenti insistono in modo ancora più accentuato su questo concetto) e che ogni dubbio viene da "Satana". Lo scopo della Società WT è quello di aumentare o quanto meno d mero degli aderenti. Le statistiche infatti evidenziano la crisi che hanno subito i TdG da quando il Corpo Direttivo è stato costretto a cambiare nuovamente "l'intendimento" sul 1914 "scoprendo" quello che è sempre stato scritto su qualunque vocabolario di greco: il termine genea, usato da Gesù in Mt 24, non significa necessariamente "generazione" intesa come durata della vita di un individuo, ma piuttosto ha il significato di stirpe, nazione, progenie, ecc. Sono state così mandati all'aria per l'ennesima volta tutti i calcoli su cui era fondata la fede e lo zelo della maggior parte dei TdG. Pertanto, nell'attesa che tiri fuori dal cappello un'altra "carota" da mettere davanti ai TdG, il Corpo Direttivo cerca di utilizzare al massimo queste tecniche di controllo mentale per tenersi stretti i suoi fedeli servitori che, sottraendo tempo prezioso a figli, genitori, nonni, amici, ecc., dedicano la loro vita ad incrementare il patrimonio della Casa Editrice americana WTS.
    Giorgio Palacino (Trani)



    una stretta di [SM=g1902224]




    pierino




    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • OFFLINE
    mauro.68
    Post: 7.339
    Post: 3.765
    Registrato il: 23/06/2007
    Registrato il: 29/11/2008
    Città: GENOVA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 20/09/2009 20:40
    LAVAGGIO DEL CERVELLO

    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    vorrei rispondere al Sig. Cristiano Orefice di Catania. Lui, da buon Testimone di Geova, si permette di dire che la disperata testimonianza di un dissociato è falsa. Forse questa persona ha usato un nick name falso per paura di essere riconosciuto e di subire tutte le cattiverie che i testimoni di Geova attuano nei confronti delle persone che escono da questa che ribadisco essere una setta. Io invece non ho paura a rispondergli apertamente. Lo so che i testimoni di Geova non vogliono ammettere di essere una setta, perché loro, a forza di lavaggi del ce4vello e di messaggi sublimali della Torre di Guardia non hanno più libertà di pensa re con la loro testa ma sono diventati dei robot al servizio della potente lobby con sede a Brooklyn è ridicolo che questo sig. Orefice, testimone di Geova di Catania risponda alle mie dettagliate affermazioni con la solita tiritera che ha imparato a memoria. Io ho parlato di 15 punti, lui me ne ribatte (ed in modo ridicolo) solo uno. E gli altri 14 punti? Mi permetto di riportarli qui sotto, per chi non li ha ancora letti nella mia precedente lettera. Quindici delle loro principali dottrine sono di seguito confutate in modo semplice e conciso, e costituiscono di per sé un valido motivo per non unirsi alla setta dei Testimoni di Geova.
    1. I Testimoni di Geova negano l'assoluta e unica divinità di Gesù Cristo. La Sacra Scrittura ci dimostra che il Signore Gesù Cristo è Dio (che loro chiamano Geova).
    I brani Isaia 41:4, 44:6 e 48:12 affermano che l'attributo di "Primo e Ultimo" appartiene soltanto a Dio. Ebbene, in Apocalisse 1:7,8,11,17 e 22:13, Gesù ha proprio questo attributo, che lo rivela essere lo stesso Dio di cui si parla in Isaia e nell'intero Antico Testamento.
    Isaia 45:22-25 parla dell'adorazione universale che un giorno tutte le persone renderanno a Dio. Filippesi 2:9-11 applica questo passaggio a Gesù Cristo. Isaia 44:22-23 annuncia Dio come redentore. Efesini 1:7 stabilisce che Gesù Cristo è quel redentore. In Isaia 45:24 e 54:17 Dio è la nostra giustizia. In 1 Corinzi 1:30, Gesù Cristo è la nostra giustizia. Isaia 43:11 riserva e attribuisce a Dio soltanto l'opera di salvezza dell'uomo: "All'infuori di Me non c'è Salvatore". Tito 2:13 insegna che Gesù Cristo è IL Salvatore, rivelandoLo come l'Iddio del brano di Isaia 43. Invitiamo ogni sincero studente della Bibbia a leggere e confrontare i versi appena elencati.
    2. I Testimoni di Geova insegnano che Gesù Cristo è un Essere creato - è, cioè, un altro Dio.
    Questo errore dottrinale nasce da una traduzione falsata presente nella loro versione (la "Traduzione del Nuovo Mondo"), che rende Giovanni 1:1 con: "E la Parola era un dio". Isaia nega enfaticamente questo errore in 43:10, 44:6, e 45:5,21; ciò dimostra che la loro traduzione di Giovanni 1:1 è illegittima. Quattro volte Dio dichiara l'impossibilità che vi sia "un altro dio" o "un dio" all'infuori di Lui. Ogni sincero studente della Scrittura riconosce l'unicità di Dio.
    3. I Testimoni di Geova negano la personalità e la divinità dello Spirito Santo. Dei molti passaggi della Scrittura che essi usano per dimostrarne la falsità, è rappresentativo quello di Giovanni 16:13, 14. Otto volte il Signore Gesù si riferisce allo Spirito Santo usando il pronome personale maschile. La parola greca "Spirito" è neutra, eppure il pronome utilizzato non è "esso", ma piuttosto "egli" o "sé". Ciò potrebbe sembrare non corretto grammaticalmente, in quanto il pronome dovrebbe concordare con il genere del nome, ma in tal modo Cristo stava riconoscendo la personalità dello Spirito Santo.
    Se lo Spirito Santo non fosse una persona, ma solo una forza, Cristo avrebbe usato il pronome "esso" e la grammatica della frase sarebbe rimasta intatta. Anche la traduzione del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova riconosce la personalità dello Spirito Santo nella traduzione di questi due versi. La divinità dello Spirito Santo è chiaramente dimostrata nei seguenti passaggi che ogni credente sincero vorrà studiare con attenzione: Atti 5:3,4; 1 Corinzi 3:16; 2 Corinzi 13:14. Inoltre, confrontando Isaia 6:8-10 con Atti 28:25-27, diventa evidente che il Dio menzionato in Isaia 6 è lo Spirito Santo.
    4. I Testimoni di Geova negano la resurrezione fisica e corporea di Gesù Cristo dai morti.
    La loro falsa dottrina dichiara che "l'uomo Gesù è morto, solo il Suo spirito è risorto". Ma la testimonianza di Gesù Cristo è ben diversa (Luca 24:36-45). Anche solo uno sguardo casuale al verso 39 ("Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io") dissipa ogni dubbio circa la Sua resurrezione fisica. Tommaso incontrò il Cristo fisicamente risorto (Giovanni 20:24-29), come fecero gli altri discepoli che mangiarono del pesce con Lui (Giovanni 21:12-14). Paolo testimoniò della resurrezione corporea di Gesù Cristo in 1 Corinzi 15:3-19. Le guardie alla tomba, i capi sacerdoti, e il Sinedrio non si sarebbero mai comportati come leggiamo in Matteo 28:11,15 se "solo il Suo spirito risuscitò".
    5. I Testimoni di Geova negano la dottrina biblica della trinità.
    Sebbene i Testimoni di Geova ritengano che la verità della trinità sia una sciocchezza, nondimeno essa è parte della rivelazione di Dio. Studiando la Scrittura si scopre che c'è una Persona conosciuta come il Padre, che è Dio (Efesini 1:2). C'è un'altra Persona chiamata il Figlio, Cristo, Gesù, Gesù Cristo, "nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo", che è Dio (Tito 2:13). C'è infine una terza Persona chiamata Spirito Santo, Spirito di Dio, che è Dio (Atti 5:3,4). La parola greca "theos" (Dio), è usata per tutte e tre le Persone, attribuendo così la divinità a ciascuna di esse. Si notino anche i riferimenti alla trinità in Isaia 48:16,17; Matteo 3:16-17, 28:19; e 2 Corinzi 13:14. La conclusione è semplicemente che esiste un solo Dio, che esiste in tre Persone di un'unica essenza, identiche in natura, con gli stessi attributi e perfezioni.
    6. I Testimoni di Geova negano il ritorno fisico e visibile di Gesù Cristo. Essi affermano: "Non dobbiamo credere che Egli tornerà di nuovo come essere umano". "La venuta è più propriamente traducibile come presenza e si riferisce alla presenza invisibile del Signore".
    In contrasto, chi legge la Scrittura scopre la verità che Gesù Cristo STA per ritornare fisicamente, e in senso letterale. In Apocalisse 1:7 è scritto: "ogni occhio Lo vedrà"; in 1 Tessalonicesi 4:16,17: "il Signore stesso discenderà dal cielo"; e in Atti 1:10,11 è scritto molto chiaramente che Egli "ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo". La testimonianza di questi passaggi è irrefutabile.
    7. I Testimoni di Geova negano che i credenti, subito dopo morti, vadano nella presenza di Cristo.
    Secondo 2 Corinzi 5:8, Filippesi 1:21-24, e Luca 16:20-22, il credente, immediatamente dopo morto, passa nella presenza di Cristo. Il corpo dorme sulla terra (Giovanni 11:11-14), in attesa della risurrezione (1 Corinzi 15:20-23), mentre anima e spirito, ora separate dal corpo (Giacomo 2:26), passano in cielo.
    8. I Testimoni di Geova si oppongono alla speranza dei credenti di andare in cielo. Giovanni 14:1-3; Filippesi 3:20,21; 1 Pietro 1:3-5; e Apocalisse 3:12 sono solo alcuni dei molti passaggi della Scrittura che parlano della "viva speranza" di essere con Cristo per l'eternità.
    9. I Testimoni di Geova negano la realtà e l'eternità del futuro castigo eterno. La Scrittura ci insegna la realtà dell'inferno. Il Signore Gesù Cristo parlò più dell'inferno che del cielo e ci informa che l'inferno è una fornace di fuoco (Matteo 13:49-50); un luogo per Satana e i suoi emissari (Matteo 25:41); e un fuoco inestinguibile (Marco 9:42-48). Inoltre, Egli insistè sul fatto che l'inferno è eterno. La parola greca tradotta con "eterno" è aionios, che significa "senza fine". Significativamente, questa parola è anche usata per descrivere la vita eterna menzionata in Giovanni 3:16. L'eternità di Dio in Romani 16:26 è deliberatamente usata da Cristo per descrivere la durata dell'inferno (Matteo 18:8), e anche da Giovanni in Apocalisse 14:11. Aionios non ha un doppio significato. Se significa che Dio è eterno, e che la vita che il credente riceve è eterna, allora significa che anche l'inferno è eterno.
    10. I Testimoni di Geova negano la perfetta salvezza mediante il sacrificio di Cristo sulla croce.
    Senza alcun fondamento scritturale, i Testimoni di Geova insegnano che il Millennio, il regno di mille anni di Cristo sulla terra, riguarderà tutto il genere umano da Adamo in poi, poiché tutti saranno risuscitati come opportunità, in condizioni favorevoli, di meritarsi la salvezza. Dove si trova anche un solo versetto biblico a sostegno di questa dottrina bugiarda? Il Signore Gesù Cristo ha acquistato la nostra salvezza sulla croce (Romani 3:21-26), a prezzo del proprio sangue, e all'uomo rimane solo da ravvedersi e credere per essere salvato (Efesini 2:8,9; Atti 16:30,31). La salvezza non ha niente a che fare con qualunque tipo di sforzo umano (Romani 3:27,28; Efesini 2:8,9).
    11. I Testimoni di Geova negano alcune forme di ubbidienza alle autorità. La Scrittura comanda a tutti i credenti di essere cittadini leali. Si vedano in particolare Romani 13:1-7; 1 Pietro 2:13-15; e Matteo 22:21.
    12. I Testimoni di Geova sono confusi riguardo ai 144000 di cui si parla in Apocalisse. Attraverso opere meritorie e sforzi profondi, la speranza di ogni Testimone di Geova è di essere uno dei 144.000. Nei due capitoli in cui sono menzionati i 144.000, Apocalisse 7 e 14, si nota che 144.000 sono gli ebrei delle tribù antiche, con l'esclusione di qualunque Gentile (7:4-8); sono tutti maschi (14:4); sono vergini (14:4); ministreranno durante la Grande Tribolazione (14:6-13); e non guadagnano il loro ufficio mediante le opere ma sono designati da Dio (7:3). Per quanto si possa esercitare l'immaginazione, non si può considerare un'interpretazione scritturale ritenere che dei membri di una setta di Gentili abbiano un posto tra i 144.000.
    13. I Testimoni di Geova usano una traduzione corrotta della Bibbia.
    La "Traduzione del Nuovo Mondo" creata dai Testimoni di Geova è una maldestra traduzione che nessuno studioso greco serio riconoscerebbe. La loro traduzione è stata alterata in modo da adattarsi alle eresie insegnate. Ad esempio, la parola greca allos, che significa "altro", non appare nel testo originale greco di Colossesi 1:16,17, eppure è stata inserita quattro volte nella traduzione dei Testimoni di Geova, in modo da far apparire Cristo come parte della creazione, e rispecchiare quindi la loro falsa dottrina secondo la quale Cristo è un figlio creato, un altro dio. "...Perché per mezzo di Lui tutte le altre cose furono create". Questo e dozzine di altri passaggi rendono la traduzione del Nuovo Mondo una parodia dell'autentica Parola di Dio.
    14. Il sistema dottrinale dei Testimoni di Geova è basato sulle interpretazioni di Charles Russel.
    Nel 1847, un merciaio di Brooklyn, Charles Taze Russel, annunciò che egli possedeva tutta la verità. Nei suoi molti volumi, Russel "non lasciò intatta alcuna grande verità o dottrina fondamentale senza applicarvi le sue conclusioni sacrileghe e infondate" (Dr. William E. Biederwolf). Come uno studio attento rivelerà, non la Bibbia, ma gli scritti di Russel sono le fondamenta su cui la struttura dei Testimoni di Geova è costruita. Attualmente, i Testimoni di Geova stanno seguendo le false conclusioni di quel truffatore che aveva divorziato da sua moglie, era nei guai con la legge, e spogliò i suoi seguaci vendendogli "frumento miracoloso" a prezzi esorbitanti, affermando che esso avrebbe prodotto quindici volte la quantità di frumento di uno staio. Quando Russel morì (ottobre 1916), la Torre di Guardia pubblicò le seguenti parole che lo innalzavano in modo blasfemo allo stesso livello di Gesù: "Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato come re dal Signore; e per i secoli dei secoli il tuo nome sarà conosciuto fra le genti, e i tuoi nemici verranno e adoreranno ai tuoi piedi" (La Torre di Guardia di Sion, 1 dicembre 1916, pagg. 366, 367).
    15. I Testimoni di Geova trascurano una vasta area delle verità della Scrittura.
    Un'analisi attenta dei molti libri, opuscoli e riviste pubblicati dalla Torre di Guardia (WatchTower) rivela che solo una piccola percentuale della Scrittura viene effettivamente citata, trascurando e distorcendo la maggior parte della Parola di Dio. I Testimoni di Geova, in conclusione, sono delle persone che non ragionano con la loro testa, ma con quella del loro Corpo Direttivo, imparandone a memoria e ripetendo continuamente quello che il CD impone a loro di dire.
    Subiscono, quindi, un vero e proprio lavaggio del cervello.
    Ha capito, Sig. Orefice, cosa dicono i suoi Testimoni di Geova?
    Mario De Filippi (Roma)

  • OFFLINE
    mauro.68
    Post: 7.339
    Post: 3.765
    Registrato il: 23/06/2007
    Registrato il: 29/11/2008
    Città: GENOVA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 20/09/2009 20:43
    QUINDICI MOTIVI PER NON UNIRSI AI TESTIMONI DI GEOVA

    7/10/2004

    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    vorrei inserirmi nel discorso sui Testimoni di Geova, rispondendo, così anche alla sconclusionata lettera "di parte" della signora Roberta Benigni sull'argomento. Gli insegnamenti contenuti nella Bibbia sono in netto contrasto con le dottrine divulgate dalla Torre di Guardia (l'organizzazione che si occupa della diffusione delle dottrine dei Testimoni di Geova, conosciuta anche come Watch Tower). Quindici delle loro principali dottrine sono di seguito confutate in modo semplice e conciso, e costituiscono di per sé un valido motivo per non unirsi alla setta dei Testimoni di Geova.

    1. I Testimoni di Geova negano l'assoluta e unica divinità di Gesù Cristo.
    La Sacra Scrittura ci dimostra che il Signore Gesù Cristo è Dio (che loro chiamano Geova).
    I brani Isaia 41:4, 44:6 e 48:12 affermano che l'attributo di "Primo e Ultimo" appartiene soltanto a Dio. Ebbene, in Apocalisse 1:7,8,11,17 e 22:13, Gesù ha proprio questo attributo, che lo rivela essere lo stesso Dio di cui si parla in Isaia e nell'intero Antico Testamento.
    Isaia 45:22-25 parla dell'adorazione universale che un giorno tutte le persone renderanno a Dio.
    Filippesi 2:9-11 applica questo passaggio a Gesù Cristo.
    Isaia 44:22-23 annuncia Dio come redentore. Efesini 1:7 stabilisce che Gesù Cristo è quel redentore.
    In Isaia 45:24 e 54:17 Dio è la nostra giustizia. In 1 Corinzi 1:30, Gesù Cristo è la nostra giustizia.
    Isaia 43:11 riserva e attribuisce a Dio soltanto l'opera di salvezza dell'uomo: "All'infuori di Me non c'è Salvatore". Tito 2:13 insegna che Gesù Cristo è IL Salvatore, rivelandoLo come l'Iddio del brano di Isaia 43. Invitiamo ogni sincero studente della Bibbia a leggere e confrontare i versi appena elencati.

    2. I Testimoni di Geova insegnano che Gesù Cristo è un Essere creato - è, cioè, un altro Dio. Questo errore dottrinale nasce da una traduzione falsata presente nella loro versione (la "Traduzione del Nuovo Mondo"), che rende Giovanni 1:1 con: "E la Parola era un dio".
    Isaia nega enfaticamente questo errore in 43:10, 44:6, e 45:5,21; ciò dimostra che la loro traduzione di Giovanni 1:1 è illegittima. Quattro volte Dio dichiara l'impossibilità che vi sia "un altro dio" o "un dio" all'infuori di Lui. Ogni sincero studente della Scrittura riconosce l'unicità di Dio.

    3. I Testimoni di Geova negano la personalità e la divinità dello Spirito Santo.
    Dei molti passaggi della Scrittura che essi usano per dimostrarne la falsità, è rappresentativo quello di Giovanni 16:13, 14. Otto volte il Signore Gesù si riferisce allo Spirito Santo usando il pronome personale maschile. La parola greca "Spirito" è neutra, eppure il pronome utilizzato non è "esso", ma piuttosto "egli" o "sé". Ciò potrebbe sembrare non corretto grammaticalmente, in quanto il pronome dovrebbe concordare con il genere del nome, ma in tal modo Cristo stava riconoscendo la personalità dello Spirito Santo.
    Se lo Spirito Santo non fosse una persona, ma solo una forza, Cristo avrebbe usato il pronome "esso" e la grammatica della frase sarebbe rimasta intatta. Anche la traduzione del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova riconosce la personalità dello Spirito Santo nella traduzione di questi due versi. La divinità dello Spirito Santo è chiaramente dimostrata nei seguenti passaggi che ogni credente sincero vorrà studiare con attenzione: Atti 5:3,4; 1 Corinzi 3:16; 2 Corinzi 13:14. Inoltre, confrontando Isaia 6:8-10 con Atti 28:25-27, diventa evidente che il Dio menzionato in Isaia 6 è lo Spirito Santo.

    4. I Testimoni di Geova negano la resurrezione fisica e corporea di Gesù Cristo dai morti. La loro falsa dottrina dichiara che "l'uomo Gesù è morto, solo il Suo spirito è risorto". Ma la testimonianza di Gesù Cristo è ben diversa (Luca 24:36-45). Anche solo uno sguardo casuale al verso 39 ("Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io") dissipa ogni dubbio circa la Sua resurrezione fisica. Tommaso incontrò il Cristo fisicamente risorto (Giovanni 20:24-29), come fecero gli altri discepoli che mangiarono del pesce con Lui (Giovanni 21:12-14). Paolo testimoniò della resurrezione corporea di Gesù Cristo in 1 Corinzi 15:3-19. Le guardie alla tomba, i capi sacerdoti, e il Sinedrio non si sarebbero mai comportati come leggiamo in Matteo 28:11,15 se "solo il Suo spirito risuscitò".

    5. I Testimoni di Geova negano la dottrina biblica della trinità.
    Sebbene i Testimoni di Geova ritengano che la verità della trinità sia una sciocchezza, nondimeno essa è parte della rivelazione di Dio. Studiando la Scrittura si scopre che c'è una Persona conosciuta come il Padre, che è Dio (Efesini 1:2). C'è un'altra Persona chiamata il Figlio, Cristo, Gesù, Gesù Cristo, "nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo", che è Dio (Tito 2:13). C'è infine una terza Persona chiamata Spirito Santo, Spirito di Dio, che è Dio (Atti 5:3,4). La parola greca "theos" (Dio), è usata per tutte e tre le Persone, attribuendo così la divinità a ciascuna di esse. Si notino anche i riferimenti alla trinità in Isaia 48:16,17; Matteo 3:16-17, 28:19; e 2 Corinzi 13:14.
    La conclusione è semplicemente che esiste un solo Dio, che esiste in tre Persone di un'unica essenza, identiche in natura, con gli stessi attributi e perfezioni.

    6. I Testimoni di Geova negano il ritorno fisico e visibile di Gesù Cristo.
    Essi affermano: "Non dobbiamo credere che Egli tornerà di nuovo come essere umano". "La venuta è più propriamente traducibile come presenza e si riferisce alla presenza invisibile del Signore". In contrasto, chi legge la Scrittura scopre la verità che Gesù Cristo STA per ritornare fisicamente, e in senso letterale. In Apocalisse 1:7 è scritto: "ogni occhio Lo vedrà"; in 1 Tessalonicesi 4:16,17: "il Signore stesso discenderà dal cielo"; e in Atti 1:10,11 è scritto molto chiaramente che Egli "ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo". La testimonianza di questi passaggi è irrefutabile.

    7. I Testimoni di Geova negano che i credenti, subito dopo morti, vadano nella presenza di Cristo. Secondo 2 Corinzi 5:8, Filippesi 1:21-24, e Luca 16:20-22, il credente, immediatamente dopo morto, passa nella presenza di Cristo. Il corpo dorme sulla terra (Giovanni 11:11-14), in attesa della risurrezione (1 Corinzi 15:20-23), mentre anima e spirito, ora separate dal corpo (Giacomo 2:26), passano in cielo.

    8. I Testimoni di Geova si oppongono alla speranza dei credenti di andare in cielo.
    Giovanni 14:1-3; Filippesi 3:20,21; 1 Pietro 1:3-5; e Apocalisse 3:12 sono solo alcuni dei molti passaggi della Scrittura che parlano della "viva speranza" di essere con Cristo per l'eternità.

    9. I Testimoni di Geova negano la realtà e l'eternità del futuro castigo eterno.
    La Scrittura ci insegna la realtà dell'inferno. Il Signore Gesù Cristo parlò più dell'inferno che del cielo e ci informa che l'inferno è una fornace di fuoco (Matteo 13:49-50); un luogo per Satana e i suoi emissari (Matteo 25:41); e un fuoco inestinguibile (Marco 9:42-48). Inoltre, Egli insisté sul fatto che l'inferno è eterno. La parola greca tradotta con "eterno" è aionios, che significa "senza fine". Significativamente, questa parola è anche usata per descrivere la vita eterna menzionata in Giovanni 3:16. L'eternità di Dio in Romani 16:26 è deliberatamente usata da Cristo per descrivere la durata dell'inferno (Matteo 18:8), e anche da Giovanni in Apocalisse 14:11. Aionios non ha un doppio significato. Se significa che Dio è eterno, e che la vita che il credente riceve è eterna, allora significa che anche l'inferno è eterno.

    10. I Testimoni di Geova negano la perfetta salvezza mediante il sacrificio di Cristo sulla croce.
    Senza alcun fondamento scritturale, i Testimoni di Geova insegnano che il Millennio, il regno di mille anni di Cristo sulla terra, riguarderà tutto il genere umano da Adamo in poi, poiché tutti saranno risuscitati come opportunità, in condizioni favorevoli, di meritarsi la salvezza. Dove si trova anche un solo versetto biblico a sostegno di questa dottrina bugiarda? Il Signore Gesù Cristo ha acquistato la nostra salvezza sulla croce (Romani 3:21-26), a prezzo del proprio sangue, e all'uomo rimane solo da ravvedersi e credere per essere salvato (Efesini 2:8,9; Atti 16:30,31). La salvezza non ha niente a che fare con qualunque tipo di sforzo umano (Romani 3:27,28; Efesini 2:8,9).

    11. I Testimoni di Geova negano alcune forme di ubbidienza alle autorità.
    La Scrittura comanda a tutti i credenti di essere cittadini leali. Si vedano in particolare Romani 13:1-7; 1 Pietro 2:13-15; e Matteo 22:21.

    12. I Testimoni di Geova sono confusi riguardo ai 144000 di cui si parla in Apocalisse.
    Attraverso opere meritorie e sforzi profondi, la speranza di ogni Testimone di Geova è di essere uno dei 144.000. Nei due capitoli in cui sono menzionati i 144.000, Apocalisse 7 e 14, si nota che 144.000 sono gli ebrei delle tribù antiche, con l'esclusione di qualunque Gentile (7:4-8); sono tutti maschi (14:4); sono vergini (14:4); ministreranno durante la Grande Tribolazione (14:6-13); e non guadagnano il loro ufficio mediante le opere ma sono designati da Dio (7:3). Per quanto si possa esercitare l'immaginazione, non si può considerare un'interpretazione scritturale ritenere che dei membri di una setta di Gentili abbiano un posto tra i 144.000.

    13. I Testimoni di Geova usano una traduzione corrotta della Bibbia.
    La "Traduzione del Nuovo Mondo" creata dai Testimoni di Geova è una maldestra traduzione che nessuno studioso greco serio riconoscerebbe. La loro traduzione è stata alterata in modo da adattarsi alle eresie insegnate. Ad esempio, la parola greca allos, che significa "altro", non appare nel testo originale greco di Colossesi 1:16,17, eppure è stata inserita quattro volte nella traduzione dei Testimoni di Geova, in modo da far apparire Cristo come parte della creazione, e rispecchiare quindi la loro falsa dottrina secondo la quale Cristo è un figlio creato, un altro dio. "..Perché per mezzo di Lui tutte le altre cose furono create". Questo e dozzine di altri passaggi rendono la traduzione del Nuovo Mondo una parodia dell'autentica Parola di Dio.

    14. Il sistema dottrinale dei Testimoni di Geova è basato sulle interpretazioni di Charles Russel.
    Nel 1847, un merciaio di Brooklyn, Charles Taze Russel, annunciò che egli possedeva tutta la verità. Nei suoi molti volumi, Russel "non lasciò intatta alcuna grande verità o dottrina fondamentale senza applicarvi le sue conclusioni sacrileghe e infondate" (Dr. William E. Biederwolf). Come uno studio attento rivelerà, non la Bibbia, ma gli scritti di Russel sono le fondamenta su cui la struttura dei Testimoni di Geova è costruita. Attualmente, i Testimoni di Geova stanno seguendo le false conclusioni di quel truffatore che aveva divorziato da sua moglie, era nei guai con la legge, e spogliò i suoi seguaci vendendogli "frumento miracoloso" a prezzi esorbitanti, affermando che esso avrebbe prodotto quindici volte la quantità di frumento di uno staio.
    Quando Russel morì (ottobre 1916), la Torre di Guardia pubblicò le seguenti parole che lo innalzavano in modo blasfemo allo stesso livello di Gesù: "Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato come re dal Signore; e per i secoli dei secoli il tuo nome sarà conosciuto fra le genti, e i tuoi nemici verranno e adoreranno ai tuoi piedi" (La Torre di Guardia di Sion, 1 dicembre 1916, pagg. 366, 367).

    15. I Testimoni di Geova trascurano una vasta area delle verità della Scrittura.
    Un'analisi attenta dei molti libri, opuscoli e riviste pubblicati dalla Torre di Guardia (WatchTower) rivela che solo una piccola percentuale della Scrittura viene effettivamente citata, trascurando e distorcendo la maggior parte della Parola di Dio. I Testimoni di Geova, in conclusione, sono delle persone che non ragionano con la loro testa, ma con quella del loro Corpo Direttivo, imparandone a memoria e ripetendo continuamente quello che il CD impone a loro di dire. Subiscono, quindi, un vero e proprio lavaggio del cervello.

    Mario De Filippi (Roma)

  • OFFLINE
    lovelove84
    Post: 3.209
    Post: 1.465
    Registrato il: 21/04/2008
    Registrato il: 08/02/2009
    Sesso: Femminile
    Utente Master
    00 20/09/2009 20:55
    e dove le hai prese queste lettere? io nn ho mai visto pubblicato una lettera del genere e pure i miei lo comprano spesso tv sorrisi e canzini...

    --------------------------------------------------
    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
  • OFFLINE
    mlp-plp
    Post: 3.408
    Post: 2.407
    Registrato il: 31/05/2007
    Registrato il: 03/08/2007
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    Amministratore
    00 20/09/2009 21:05
    anche questa.... [SM=g10897] [SM=g10897]



    CONFESSIONE DISPERATA DI UNA EX TESTIMONE DI GEOVA

    ecco la mia storia. Avevo venti anni, un'infanzia difficile alle spalle, ero irrequieta e piena di domande. A casa di una parente incontrai una signora sulla sessantina, molto dolce, la nonna che avrei voluto avere. Aveva sempre una Bibbia in mano, e parlava di giustizia e di salvezza. Io l'assalii con la mia rabbia d'adolescente: Dio è ingiusto, le dissi.
    E lei cominciò a parlarmi, a farmi leggere la sua Bibbia. Molto presto, mi assicurava, tutte le sofferenze del mondo sarebbero finite. Le sue parole mi conquistarono. La sua Bibbia, era quella di Geova. Mi ritrovai a leggere con fervore un libro, "La Verità che conduce alla vita eterna", diffuso in milioni di copie nel mondo, e conosciuto come la "Bomba blu'». Coi Testimoni di Geova ho passato 20 anni. Ho convertito mio marito, e ho educato in questa confessione i miei due figli, oggi adulti. Poi, con una grande fatica interiore e rischiando di distruggere il mio matrimonio, me ne sono andata. Dopo mesi di discussioni e liti, anche mio marito mi ha seguita, e i figli. Il ragazzo nel frattempo ha sposato una Testimone: con lui e la nuora non riesco ad avere praticamente alcun rapporto.
    E io oggi guardo la mia vita e la racconta con passione e sbalordimento, come se all'improvviso mi fosse svegliata da un sogno. Sposa a 21 anni, e subito i due bambini. Casalinga, perché i Testimoni spingono in questo senso. A comandare è il marito, la donna deve ubbidire, è stata creata in funzione dell'uomo. La concezione della vita è fortemente puritana, la famiglia deve essere esemplare, i figli obbedienti e sottomessi.
    Abbiamo educato i bambini molto rigidamente. È ciò di cui più mi pento: mi sembra di avere tolto loro l'infanzia. Quanti drammi per le festicciole dei compagni di scuola, a cui loro non potevano andare perché le feste sono considerate diaboliche, una partecipazione al regno di Satana. Tutto, al di fuori di noi "salvati", era in potere del Male.
    Oggi mi rendo conto di quanto quest'educazione li abbia portati a vedere in tutti gli estranei dei nemici. Gli insegnavamo che la fine era vicina, imminente, e che Dio avrebbe distrutto i cattivi, cioè gli altri. Ci davano retta, ma con un crescente rancore verso l'esterno, verso quegli altri' che si divertivano.
    Mi piaceva andare casa per casa con i fasci della "Torre di Guardia" sottobraccio. Tre ore al giorno, tutti i giorni. «Chi mi dava retta? Persone di ogni età, accomunate da una ricerca, da un bisogno di senso. Allora non mi rendevo conto che i testi geovisti sono tradotti non fedelmente rispetto agli originali biblici. Ma più ancora che questo, secondo me, funziona un meccanismo psicologico che ti porta a delegare la tua coscienza all'organizzazione. L'organizzazione non può sbagliare, e tu sei a posto, sei salvo. Ti ritrovi presto a vivere in una realtà a parte. Anche perché, convinto come sei di dovere convertire tutti, vieni subito evitato dagli amici di prima. Ti chiudi un mondo diverso. Usi parole diverse. E ti senti a tuo agio solo 'dentro'. Il tuo senso critico è metodicamente soppresso. Non è possibile avanzare alcun dubbio sulla dottrina. Il dubbio viene da Satana. In un momento diventi un ?apostata'. E l'apostata non deve nemmeno essere salutato dai compagni. Anzi, bisogna odiare gli apostati. Se dubiti, sei subito solo. Non puoi avere dubbi nemmeno parlando con un amico. C'è l'obbligo della delazione».
    Cinque adunanze alla settimana, lunghe funzioni domenicali, la scuola di ministero (Ti insegnano come contattare le persone da convertire. Ci si esercita in domande e risposte. È strutturata come una scuola di marketing).
    Libri e articoli da leggere. Non ti resta il tempo per guardare fuori'. Si fa fatica ad ammetterlo, ma non ero felice. Mi sembrava d'avere addosso un giogo. E la figura del Testimone ideale dipinto dalla Torre di Guardia era irraggiungibile per me. Non sono abbastanza spirituale, mi rimproveravo. Ma mi guardavo anche attorno: vedevo i figli adolescenti di tanti amici cadere in crisi profonde per quell'educazione così rigida. Avrebbero avuto bisogno di uno psicologo, ma non si poteva portarceli: anche lo psicologo era considerato uno strumento del Male.
    Non mi era possibile nemmeno confrontarmi su queste cose con gli altri: in realtà, i rapporti, dentro al gruppo, sono molto superficiali. Finalmente mi sono decisa a parlare con una coetanea, in piena sincerità. Ci siamo ascoltate, ci siamo guardate sbalordite: soffrivamo lo stesso disagio, avevamo le stesse inquietudini. Lei, non mi ha denunciato. Anzi ha portato un'altra donna. In tre, poi in quattro, abbiamo cominciato a dirci cosa non andava. Di nascosto.
    Presto lo hanno saputo. Hanno tentato di dividerci. Ma io avevo cominciato a leggere dei libri di fuoriusciti da Geova. Li tenevo nascosti sotto i maglioni, nell'armadio. Poi ho iniziato a dire ciò che non mi convinceva. Sono andata a dirlo anche ai capi. Hanno detto che ero stata presa dagli spiriti maligni. Io intanto cercavo di spiegarmi con mio marito, ancora Testimone convinto. Liti interminabili, minacce, da parte sua, di separazione. E i "fratelli" gli dicevano: ma non puoi metterla a posto con due ceffoni? Abbiamo rischiato di lasciarci. L'ho supplicato: "leggi quello che ho letto, ascolta quello che ho capito, sono tua moglie, ti prego".
    Gli ultimi mesi nel gruppo sono stati un linciaggio morale. Io ero superba, invidiosa, cattiva. Apostata. Ma, nel mio andarmene, ero del tutto sola, e la mia vita mi crollava addosso. Sono stata dal parroco. M'ha ascoltato frettoloso, poi: signora, non vedo il problema. Lei domenica si confessa, e torna dentro la Chiesa. Mi sarei messa a piangere. Non capiva come fosse difficile tornare indietro, entrare in quella chiesa che per vent'anni per me era stata il luogo della menzogna. Quel prete non capiva assolutamente il mio dramma.
    Poi ho trovato un sacerdote che mi ha spiegato, mi ha ascoltato, mi ha dato coraggio.
    Ora sono fuori, con la mia famiglia.
    Stiamo imparando a scegliere con la nostra libertà.
    Mi resta il dolore dell'educazione data ai miei figli.
    Angela G. (Milano)






    una stretta di [SM=g1902224]




    Pierino




    contatto skype: missoltino 1
    I nostri amici





  • Elyy.
    00 20/09/2009 23:14
    Non sapevo che TV Sorrisi e Canzoni desse spazio a dichiarazioni del genere. Ho notato che sono tutte del 2004, peccato che non abbiano continuato a mandare altre testimonianze!!

    Ce ne sarebbero state a centinaia!

    Comunque mi fa piacere che almeno quelle mandate siano state lette da migliaia, se non milioni, di italiani.


    Ciao, Ely



  • OFFLINE
    mauro.68
    Post: 7.339
    Post: 3.765
    Registrato il: 23/06/2007
    Registrato il: 29/11/2008
    Città: GENOVA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 21/09/2009 00:19
    CACCIATO A MALO MODO

    21/10/2004

    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni Tv,
    vorrei parlare della setta dei Testimoni di Geova. Gli appartenenti a questa "setta a lavaggio mentale giornaliero" passano sempre agli occhi della gente come le vittime, come quelli perseguitati, come coloro che dicono sempre la verità. Ma basta leggere la Torre di Guardia che dice "Per Geova liberi di votare o di non votare", per capire quanto vogliano far credere alla gente quello che non sono, e cioè dei liberi cittadini. Oltre a questo, vorrei considerare alcune frasi scritte da due Anziani che accusando un dissociato usando parole che io ritengo fredde, crude e prive di qualità Cristiane: 1) " Mi sembra strumentale il ragionamento che il dissociato, servo di Satana, potrebbe sentirsi poi privo della compagnia di coloro cui ha voltato le spalle e poi patirne". 2)" Perché mai chi si autoespelle dovrebbe cercare un contatto con gli ex? Se non ne condivide le scelte perché cercarli? Perché pretendere che la pensino come lui?" Ho voluto isolare queste frasi, perché penso siano piene di disprezzo e superbia nei confronti di quelli che si dissociano, riducendo il tutto ad un puro formalismo burocratico e settario, calpestando i sentimenti delle persone. Credo invece che la maggior parte delle persone che escono dal movimento, lo fa perché non condivide più il credo della torre di guardia ed il suo dispotismo, e non perché non vuole la compagnia degli altri Testimoni, anzi vorrebbe continuare a godere della compagnia dei suoi amici, ma purtroppo, come dicono loro, bisogna accettare il bello e il brutto, e cioè l'isolamento. Ma chi ha stabilito il brutto? Il Corpo direttivo Americano e non sicuramente la Sacra Parola di Dio. Che dire ancora su tutto questo? Penso che quello che dicono i Testimoni di Geova contro i dissociati, dia ancora una volta dimostrazione di totale freddezza e acuta sottigliezza nel voler dimostrare alle persone, che loro sono una religione che attua l'amore e la libertà. Ma purtroppo non è così, all'interno del movimento geovista non esiste libertà, e tato da Brooklyn. Subiscono un lavaggio del cervello giorno per giorno (e ben lo posso dire io che sono stato uno di loro e che adesso finalmente sono libero, ma a che prezzo, avendo perduto l'affetto dei miei figli e di mia moglie che sono rimasti con loro e che adesso non mi vogliono più vedere!). Perché una setta ha la possibilità di togliere la libertà alle persone che ci cascano dentro e gli Stati non possono fare nulla? E' proprio così forte la lobby dei Testimoni di Geova?
    Massimiliano B. (Lecce)

  • OFFLINE
    lovelove84
    Post: 3.209
    Post: 1.465
    Registrato il: 21/04/2008
    Registrato il: 08/02/2009
    Sesso: Femminile
    Utente Master
    00 21/09/2009 10:29
    ci pensiamo noi a mandare altrletterine?? spiegando i loi inganni,se li pubblicano veramente, perche nn apprfittarne?

    [SM=g8490]
    --------------------------------------------------
    AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
  • OFFLINE
    mauro.68
    Post: 7.339
    Post: 3.765
    Registrato il: 23/06/2007
    Registrato il: 29/11/2008
    Città: GENOVA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    Utente Master
    00 22/09/2009 13:29
    ECCO COME TRATTANO GLI EX TESTIMONI

    14/10/2004

    Carissimo Direttore di Sorrisi e Canzoni TV,
    sono un ex Testimone di Geova. Ecco come questa "setta a lavaggio mentale" imponeva a noi fratelli di trattare i dissociati (come sono io ora). Questa sono citazioni dalla Torre di Guardia". Leggendole si capisce quando sono cattivi i testimoni di Geova contro noi dissociai (e meno male che non c'è la pena di morte, altrimenti avrebbero usato anche quella contro di noi!). Ecco cosa dice la Torre di Guardia: «Oggi non viviamo fra nazioni teocratiche in cui i membri della nostra famiglia carnale potrebbero essere sterminati da Dio e dalla sua organizzazione teocratica per apostasia come era possibile ed era ordinato di fare nella nazione d'Israele. Essendo circoscritti dalle leggi delle nazioni in cui viviamo ed anche dalle leggi di Dio mediante Gesù Cristo, possiamo agire contro gli apostati soltanto fino a un certo punto, vale a dire conformandoci alle due serie di leggi. La legge dello Stato e la legge di Dio mediante Cristo ci proibiscono di uccidere gli apostati, anche se sono membri della nostra famiglia carnale. Naturalmente, se i figli sono maggiorenni, vi può essere una separazione e una rottura vera e propria nei vincoli familiari, perché i vincoli spirituali sono già spezzati» (15/1/1954, p. 62, ).«Quando le persone persistono nel fare il male, dopo che è stato chiaramente esposto loro, quando questo è così inveterato da divenire parte inseparabile della loro personalità, allora si deve sentire odio per la persona che prova piacere nel commetterlo, come per il peccato. Alcuni giungono a un punto in cui anche una disciplina severa non riesce ad estirpare il male che è diventato parte di loro, quindi non è più possibile distruggere il male e preservare le persone. Entrambi devono essere distrutti, poiché nulla li separa» (15/1/1959, p. 423).«Oggi la vera congregazione cristiana non può infliggere [la] pena di morte ai falsi profeti che cercano di indurre ad essere sleali verso Dio e verso il suo regno. Ma la congregazione può infligger loro una battitura o perco la verità della Parola di Dio, ferendoli anche dolorosamente nel cuore e nello spirito. Devono trafiggerlo perché ha profetizzato falsamente. Devono considerarlo spiritualmente morto, uno con cui non si deve avere alcuna associazione né comunione religiosa» (15/5/1962, pagine 308, 309).«Se una persona continua a seguire una via malvagia [come chi lascia i TdG senza poi "pentirsi" (nota personale)] dopo aver conosciuto ciò che è giusto, se il male diventa così radicato in lei da divenirne una parte inscindibile, per odiare il male il cristiano deve odiare tale persona di cui il male è divenuto una parte inscindibile» (1/1/1962, p.4).«Nel caso del parente disassociato che non abita nella stessa casa, i rapporti con lui sono pure limitati a ciò che è assolutamente necessario.... questi rapporti sono limitati ed anche eliminati completamente se è possibile.... Che fare se una persona espulsa dalla congregazione visita improvvisamente parenti dedicati? Che deve fare in tal caso il cristiano? Se è la prima volta che viene fatta la visita, il cristiano dedicato può, se la coscienza glielo permette, mostrare riguardi familiari in questa particolare occasione. Ma se la coscienza non glielo permette, non ha l'obbligo di farlo. Se gli usa cortesia, il cristiano deve però specificare che questa non deve diventare un'abitudine. Se lo diventa ciò non è diverso dall''associarsi a qualsiasi altra persona disassociata, e va contro lo spirito del decreto di disassociazione. Si dovrebbe far capire al disassociato che ora le sue visite non sono benvenute come prima, quando camminava rettamente con Geova» (15/1/1962, p. 42).«Perciò i membri della congregazione non si assoceranno al disassociato, né nella Sala del Regno, né altrove. Non converseranno con lui né mostreranno in alcun modo di notarlo. Se il disassociato tenta di parlare ad altri nella congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui. In tal modo capirà pienamente l'entità del suo peccato. Inoltre, il disassociato che vuol fare ciò ch'è giusto dovrebbe dire a chiunque gli si avvicina inconsapevolmente che è disassociato e che non dovrebbero parlare con lui» (15/12/1963, pagine 761, 762). «Ma come possono, dunque, i genitori ubbidire al comando di disciplinare i figli in armonia con la Parola di Dio quando uno dei loro figli è disassociato? Essi possono ancora servirsi della Parola di Dio o di altre pubblicazioni bibliche per addestrare il figlio o la figlia, ma se ne servono in modo correttivo, non come se si intrattenessero piacevolmente con lui o con lei su argomenti spirituali come potrebbero fare con gli altri figli. Spetta ai genitori decidere come far questo. Non si richiede asprezza, ma essi non accordano a tale figlio o figlia disassociata la stessa approvata relazione spirituale concessa agli altri» (15/1/1975, p. 55).«L'israelita che violava deliberatamente i comandi di Dio,. doveva essere stroncato, messo a morte. (Num. 15:30, 31; 35:31; Deut. 13:1-5; Lev. 20:10) Questa fermezza nel sostenere le ragionevoli e giuste norme di Dio era per il bene di tutti gli israeliti, perché serviva a mantenere pura la congregazione. Serviva anche da deterrente, scoraggiando il diffondersi della corruzione fra il popolo che portava il nome di Dio» (1/1/1982, p. 21).«L'ora dei pasti è un momento di distensione e compagnia. Perciò.la Bibbia vieta di frequentare anche a scopo di compagnia una persona espulsa, per esempio partecipando insieme a un picnic, a una festa, a una partita di calcio, a una gita al mare, andando insieme a teatro o mangiando insieme. [...] Altri problemi sorgono in relazione agli affari o al lavoro. Che dire se foste dipendenti di un uomo che venisse espulso dalla congregazione o se tale persona fosse un vostro dipendente Che fare? Se per il momento foste obbligati sotto il profilo contrattuale o finanziario a continuare il rapporto di lavoro, certamente ora assumereste un atteggiamento diverso nei confronti del disassociato. Potrebbe essere necessario discutere con lui su questioni di lavoro o stare a contatto con lui sul posto di lavoro, ma le conversazioni sp ero cose del passato. In questo modo potreste dar prova della vostra ubbidienza a Dio e sareste personalmente protetti. Inoltre questo potrebbe far capire alla persona quanto il suo peccato le sia costato caro sotto molti aspetti» (p. 24).«Se un cristiano si schierasse dalla parte di un trasgressore che è stato rigettato da Dio e disassociato, o che si è dissociato...[se] gli anziani vedessero che è diretto in quella direzione, stando regolarmente in compagnia con una persona disassociata, cercherebbero con amore e pazienza di aiutarlo a vedere le cose dal punto di vista di Dio.Lo ammonirebbero e, se necessario, 'lo riprenderebbero con severità'. Vogliono aiutarlo a rimanere 'sul monte santo di Diò. Ma se egli non smettesse di accompagnarsi con la persona espulsa, si renderebbe in tal modo 'partecipe (sostenitore o complice) delle sue opere malvagè e dovrebbe quindi essere rimosso dalla congregazione, espulso» (p. 26).«Se un parente, come un genitore, un figlio, una figlia, viene disassociato o si dissocia, i vincoli familiari e di sangue rimangono. Significa questo allora che, quando un familiare viene disassociato, nella cerchia familiare non cambia nulla? Niente affatto. [...] La persona disassociata è stata spiritualmente stroncata dalla congregazione; i precedenti vincoli spirituali sono stati completamente interrotti. Questo vale anche da parte dei suoi parenti, inclusi quelli nell'immediata cerchia familiare. Perciò gli altri componenti della famiglia - pur continuando a riconoscere i vincoli familiari - non avranno più alcuna associazione spirituale con lui» (p. 28).«Un genitore disassociato potrebbe essere malato o non più in grado di badare a se stesso finanziariamente o fisicamente. I figli cristiani hanno il dovere scritturale e morale di assisterlo. (I Tim. 5:8) Potrebbe sembrare necessario portare il genitore a casa, temporaneamente o stabilmente. Oppure potrebbe sembrare consigliabile disporne il ricovero in un luogo in cui possa essere assistito da personale medico, ma dove bisognerebbe andare a arà può dipendere da fattori come gli effettivi bisogni del genitore, il suo atteggiamento e la considerazione che il capofamiglia ha per il benessere spirituale della famiglia [.] i cristiani imparentati con un disassociato che non vive in casa con loro dovrebbero sforzarsi di evitare l'associazione non necessaria, riducendo al minimo anche i contatti d'affari» (pagine 29, 30).«Prendiamo il caso di un matrimonio di una coppia cristiana che dev'essere celebrato in una Sala del Regno. Se un parente disassociato viene nella Sala del Regno per il matrimonio, ovviamente lì non potrebbe far parte del gruppo nuziale né essere l'accompagnatore della sposa. Che dire se c'è una festa nuziale o un ricevimento? Può essere una felice occasione per stare in compagnia, come lo fu a Cana quella volta che vi partecipo' Gesù. (Giov. 2:1, 2) Ma si permetterà al parente disassociato di essere presente? Lo si inviterà? Se egli vi partecipasse, molti cristiani, parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi, per non mangiare con lui e non stare in sua compagnia, tenendo conto delle parole di Paolo riportate in I Corinti 5:11. [...] La realtà è che quando un cristiano si dà al peccato e dev'essere disassociato, perde molte cose: la sua posizione approvata dinanzi a Dio; l'appartenenza alla felice congregazione dei cristiani; la piacevole compagnia dei fratelli, inclusa gran parte dell'associazione che aveva con i parenti cristiani. (I Piet. 2:17) I problemi che egli ha causato possono addirittura continuare dopo la sua morte. Se morisse mentre è disassociato, le disposizioni per il suo funerale potrebbero costituire un problema. I suoi parenti cristiani forse gradirebbero un discorso nella Sala del Regno, se tale è l'usanza locale. Ma ciò non sarebbe appropriato nel caso di una persona espulsa dalla congregazione» (p. 31). «.una moglie cristiana fedele comprende che il fatto che suo marito sia stato disassociato significa che i legami spirituali precedentemente esistenti sono stati recisi [.] Un'altra sorta di perdita può essere sentita dai nonni cristiani leali i cui figli siano stati disassociati. Forse avevano l'abitudine di visitare regolarmente i loro figli, avendo così occasione di stare con i loro nipoti. Ora i genitori sono disassociati perché hanno rigettato le norme e le vie di Geova. Quindi le cose non sono le stesse nella famiglia. Senza dubbio, i nonni devono determinare se qualche necessaria questione familiare richieda un limitato contatto con i figli disassociati. E a volte i nipoti potrebbero visitarli. Com'è triste, però, che con la loro condotta non cristiana i figli interferiscano col normale piacere che provavano i nonni! [.] A volte un cristiano il cui coniuge sia stato disassociato si sente isolato. Com'è stato menzionato sopra, il coniuge espulso ha mostrato di non essere la sorta di persona che vogliamo avere attorno. E dobbiamo stare attenti per non essere implicati nell'associazione con lui solo perché vogliamo visitare o aiutare il coniuge cristiano. Perciò la visita si può fare forse quando il disassociato è fuori di casa» (15/6/1983, p. 31).«L'espulsione dalla congregazione cristiana non comporta la morte immediata, per cui i vincoli familiari sussistono. Pertanto un disassociato o dissociato può continuare a vivere a casa con la moglie cristiana e i figli fedeli. Il rispetto verso i giudizi di Dio e il provvedimento preso dalla congregazione spingerà la moglie e i figli a riconoscere che con la sua condotta egli ha alterato il legame spirituale che precedentemente li univa. Ma, dato che la sua disassociazione non pone fine al vincolo coniugale o alla parentela, i normali rapporti familiari e affettivi possono continuare. La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell'immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun e eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo, in armonia col principio divino di "non mischiarsi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave]. con un tale non dovete neppur mangiare". - 1 Corinti 5:11. Si capisce che questo può essere difficile, a causa dei sentimenti e dei vincoli familiari, ad esempio dell' amore che i nonni provano verso i nipoti. Tuttavia questa è una prova di lealtà a Dio [...] Chiunque provi la tristezza e il dolore che il parente disassociato ha in tal modo causato, può trovare conforto ed essere incoraggiato dall' esempio di alcuni parenti di Cora» (15/4/1988, p. 28). Una citazione tratta dal Ministero del Regno (un bollettino ad uso interno) del febbraio 1971. Vi vengono riportate delle istruzioni sui contenuti di una parte dell'Adunanza di servizio : «Lealtà a Dio quando un familiare è disassociato. Il servitore di congregazione considera i consigli contenuti alle pagine 700-702 de "La Torre di Guardia" del 15 novembre 1970 e nel libro "Lampada", pag. 178. L'amore verso Dio e la lealtà verso la vera adorazione ci dovrebbero spingere a rispettare il decreto di disassociazione. Se qualcuno persiste in un'associazione che non è assolutamente necessaria con un familiare disassociato che vive fuori di casa, il comitato dovrebbe amorevolmente aiutarlo a capire i princìpi inerenti e a conformarsi ai consigli biblici. Se un disassociato non abita nella casa, 2 Giovanni 9-11 mostra che non lo dovremmo "mai ricevere nella nostra casa né rivolgergli un saluto". L'insistenza a trascurare il comando biblico di "cessar di mischiarci in compagnia" di tale persona può condurre alla disassociazione, ma questa non dovrebbe essere la ragione della nostra ubbidienza, non è vero? Se amiamo Geova, ubbidiamo alla sua Parola. - 1 Giov. 5:3».Citazione tratta dal libro Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli, pagine 172, 173:«Con fedeltà verso Dio, nessuno del alutare tali persone quando le incontra in pubblico né dovrebbe accoglierle nella propria casa. Anche i parenti consanguinei che non abitano nella stessa casa con un parente disassociato, siccome valutano la parentela spirituale più di quella carnale, evitano il contatto con tale parente dissociato il più possibile. E quelli che possono essere membri della stessa casa di un individuo disassociato cessano di avere associazione spirituale con il trasgressore impenitente. In questo modo il trasgressore è indotto a sentire l'enormità del suo errore, e, nello stesso tempo Geova sostiene il buon nome della sua organizzazione terrestre, e protegge il benessere spirituale dei suoi servitori sulla terra... non c'è nessuna ragione per ascoltare un figlio o il coniuge disassociato se tenta di giustificarsi o tenta di trarre il fedele dalla sua parte per farlo pensare o agire come lui. Né dovrebbe essere ascoltato riguardo a obiezioni sul modo in cui il suo caso è stato considerato dal comitato giudiziario».Da un sito ufficiale in lingua inglese: «As for disfellowshipped relatives not living in the same household, Jehovah's Witnesses apply the Biblès counsel: "Quit mixing with them."» («Per quanto riguarda i parenti disasociati che non vivono nella stessa famiglia, i testimoni di Geova applicano il consiglio della Bibbia: "Cessate di mischiarvi con loro"». Senza commenti!
    Alessandro M. (Livorno)