00 02/10/2009 11:56

E' tutto molto interessante e soprattutto mi preme sottolineare questo pezzo:


È storico o soltanto immaginario?

Non possiamo pensare che il Paradiso sia esistito davvero, così com'è descritto nel Gen. 2, 4-25.
È esistita ed esiste tuttora la possibilità reale per l'uomo di realizzare la perfetta armonia e pace, quando si lascia guidare dalla luce e dalla forza di Dio.

È inutile dire:
«perché Dio non ha dato una seconda possibilità ad Adamo ed Eva?».
La sta dando tutti i giorni a noi, fino ad oggi. Il problema non è di Dio e neppure di Adamo ed Eva, è nostro. Il Paradiso esisterà e diventerà storico' se noi lo vorremo e lavoreremo per costruirlo. L'unica spedizione che arriverà a scoprire il Paradiso è quella che cammina sempre verso il futuro.

Sull'evoluzione la Bibbia non fa parola, né a favore, né contro. Tratta solo il problema umano.
Ci dà la visione di Dio sulla vita. Non c'è né contraddizione né concordanza tra Gen. 1, 26 (l'uomo creato per ultimo) e Gen. 2, 7 (l'uomo creato per primo).
Sono due racconti differenti.
Ciascuno ha il suo obbiettivo proprio.
Quanto all'unica fonte che alimenta i quattro più grandi fiumi di quel tempo (Gen. 2, 10-14) si tratta di una figura letteraria per idealizzare la fertilità della terra.

L'uomo fatto col fango è un'immagine per dire che l'uomo nella mano di Dio è come un vaso di terra nella mano del vasaio: dipende totalmente da lui e, per se stesso, è molto fragile (Ger. 18-6).
La formazione della donna dalla costola dell'uomo è la rappresentazione drammatica e concreta del detto popolare:
«osso degli ossi miei» (Gen. 2,23) che spiega al tempo stesso l'origine divina della misteriosa attrazione dei sessi.
L'uomo non ne abusi.




Molto chiara e scorrevole la descrizione dell'allegoria biblica e del significato intrinseco delle Scritture, aspettiamo il seguito.


[SM=g8861]Ely