00 29/10/2009 20:45
Ecco perché l'olio di pesce combatte l'artrite reumatoide
L'acido docosaesaenoico (DHA) viene convertito dall'organismo in resolvina D2, che in alcuni studi in vitro ha dimostrato di poter inibire il legame dei leucociti con l'endotelio, un processo caratteristico di molte malattie infiammatorie



Il consumo di olio di pesce ha un effetto benefico in pazienti affetti da artrite reumatoide ma finora i meccanismi biochimici alla base di tale meccanismo sono rimasti scarsamente compresi.

In un articolo ora pubblicato sulla rivista “Nature” a firma di un gruppo di ricercatori della Queen Mary, University of London e della Harvard Medical School viene descritto in che modo l’organismo converta un ingrediente dell’olio di pesce, l'acido docosaesaenoico (DHA), in un altro composto chimico chiamato resolvina D2 e come quest’ultimo sia in grado di ridurre lo stato infiammatorio che caratterizza l’artrite reumatoide così come altre patologie simili.

L’artrite, come molte altre patologie, ha un’origine autoimmunitaria. Ciò significa che i tessuti sani vengono aggrediti dal sistema immunitario dello stesso organismo, che in condizioni normali dovrebbe rivolgere la sua azione contro le infezioni. Precedenti studi hanno mostrato che un passo cruciale del processo coinvolge globuli bianchi, o leucociti, che si legano allo strato interno dei vasi sanguigni, noto come endotelio.

Da alcuni studi di laboratorio si è poi scoperto che in presenza di resolvina D2 le cellule endoteliali producono piccole quantità di ossido nitrico, che funge da segnale chimico che inibisce il legame con i leucociti, prevenendo l’infiammazione.

Quest’ultima ricerca ha perciò permesso di trovare l’“anello mancante” in grado di spiegare la correlazione di tale effetto con la dieta.

"Questa ricerca è importante poiché spiega almeno una delle modalità mediante le quali l'olio di pesce può essere d'aiuto in differenti tipi di artriti. Si apre anche la possibilità di studiare ulteriormente il composto per verificare se possa solo trattare o anche prevenire questo tipo di patologie", ha commentato Mauro Perretti, professore di immunofarmacologia della Queen Mary, che ha guidato la parte britannica della ricerca." (fc)
(29 ottobre 2009)
Tratto da " Le Scienze"

Franco



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bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

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