00 30/11/2009 14:53
Pranzo in un bel ristorantino, poi a piedi tra le stradine e in 5 minuti siamo in albergo nel centro storico: l’Hotel Monasterio
www.monasterio.orient-express.com/web/ocus/ocus_a2a_home.jsp



Magnifico! Antico convento del 1546 con doppio chiostro.



Ristrutturato ad arte. L’entrata, il salone, il lobby ci lasciano a bocca aperta...qui é un museo, vi sono quadri antichi su tutte le pareti. Votato miglior hotel del Sud America per il 2008!!!!!
Nel chiostro all’entrata, vi sono tavolini e sedie per il bar e un grosso albero centrale, il più vecchio di Cuzco, dato che gli spagnoli li abbatterono per fare mobili......
Un hotel cosi non avremmo mai osato riservarlo...¨800 $ per notte piu tasse....
Prendiamo possesso della camera....non vi sono parole.




Tra le altre comodità, vi é un controsoffitto con griglie dal quale a richiesta (e a pagamento) viene emesso ossigeno per coloro che soffrono del male d’altitudine (+ di 60 $).

Andiamo in giro per le stradine, cerchiamo una lavanderia dove lasciamo la biancheria da lavare per un prezzo ridicolo. Bella cittadina, ridente, affollata, traffico impossibile e tanti venditori ambulanti che cercano di vendere di tutto.



Anche persone o bimbi che in cambio di un danaro si fanno fotografare con un bebé lama in braccio. Poi persone adulti che portano al guinzaglio lama con fiocchi rossi sulle orecchie.
Un ragazzino chiede di pulire le scarpe...ci dice che abita da solo, ha 8 anni, i genitori lavorano a Lima e lui se la cava da solo....possibile? Stasera si cena per conto nostro con Rick e Janet.

Venerdi 6 dicembre.
Partiamo in bus appena fuori la città. Ci fermiamo in altura per ammirare la città dall’alto. In città vi sono 23 chiese che erano frequentate piuttosto dai ricchi, per il popolo si costruivano piuttosto cappelle.

Visitiamo SAQSAYWAMAN sito Inca per speciali celebrazioni in onore del sole. Oggi ancora si celebra qui il solstizio estivo il 21 giugno con una grande festa popolare, con fuochi d’artificio, bancarelle, discorsi, ecc.
Ci troviamo a 3458 mt d’altitudine. Qui era un tempio con enormi mura a 3 livelli, costruito con grossi massi di basalto di 3, 4 e 5 tonnellate trasportate da 35 km lontano. A terra vi é una pietra rettangolare lunga 4 mt x 60-80 che serviva per la costruzione del ponte sul fiume Saphy. Queste mura mostrano la tecnica formidabile usata nelle costruzioni di mura indistruttibili. Il muro é costruito in zig zag che gli conferisce piu stabilità. Vi sono varie terrazze larghe che permettevano al popolo di ballare mentre salivano in cima.
Gli spagnoli trovarono questo luogo intatto, ma per timore che fosse una fortezza lo presero a colpi di cannone.
Vi avevano lavorato qui circa 20.000 persone. Jaime ci fa notare che le pietre superiori sono arrotondate per permettere all’acqua piovana di scivolare cosi da non sclazare il muro. Si scavava una trincea profonda un metro sul quale si posavano piccole pietre e sabbia poi si
Posavano i grossi massi incastrati tra di loro. Questi massi contengono quarzo simbolo di energia. Una delle grosse pietre é circondata da 7 piu piccole a simboleggiare potere e energia...chi lo tocca si carica di energia!!!!



Sulla collina di fronte, dall’altro lato della spianata, si gode un’ottima veduta dell’intero sito, saliamo piano, col fiatone....a causa dell’altitudine.....ma lo sforzo vale la veduta.
L’attuale festa del 21 giugno é chiamata Imti Raqmi.





Su una collina laterale, che anche domina Cuzco, vi é una statua del Cristo bianca, offerta dai Palestinesi a Cuzco nel 1945, simile a quella che domina la Baia di Rio de Janeiro ma piu piccola.

Breve visita a un laboratorio artigianale di oggetti d’argento di ispirazione Inca.
Visita della Cattedrale in piazza, passando da una chiesa contigua.
Nel 1534 data della fondazione di Cuzco si decise di costruirla ma nel 1650 fu distrutta da un terremoto. Fu riscostruita poi e terminata nel 1745.


L’interno é di calce decorato, nel 18° secolo si aggiunse colori e venature per renderlo simile al marmo. Stile rococò-barocco, piu tardi neo-classico. Vi sono in giro specchi per scacciare i cattivi spiriti. La facciata interna é decorata magnificamente di legno di cedro intarsiato ricoperto poi di placche d’oro.
La cattedrale vera e propria si iniziò a costruirla nel 1560 e si prolungò per 400 anni.

Per costruirla si distrusse un tempio Inca e si costruì la cattedrale ispirandosi a quella di Sevilla.
La cattedrale contiene 285 grandi quadri di pittori della scuola cuzchegna, vi sono rappresentazioni di apostoli e scene bibliche per insegnare con metodo visivo, la nuova fede cattolica al popolo.
Qui nella cattedrale, sui lati vi sono 11 cappelle che appartenevano ai benestanti che le decoravano e usavano per le funzioni in famiglia.
Non é una sorpresa apprendere che la Chiesa cattolica é ricchissima, ancora oggi possiede terreni, case e negozi che dà in affitto!!!!
In una delle cappelle vi é un quadro del 1650 ordinato da Alfonso Cortes de Monroy dove il pittore ha voluto mostrare la condizione della città dopo il terremoto.
In molti quadri, la Madonna é raffigurata con una lunga cappa che parte dalle spalle in triangolo per rappresentare le montagne.
In una delle cappelle vi é la statua di un Gesù nero di pietra locale. Abbellito da 20 vasi di bei gladioli gialli.
Vediamo anche la Senora de los Tremblores tutta d’oro, chiamata cosi perché quando vi fu un terremoto la si portò in processione e il terremoto cessò (mica poteva continuare ad aeternum!)
Dietro un’altra statua della Madonna vi sono innumerevoli colonne d’argento del peso di 1250 kg.
In uno dei dipinti Gesù é raffigurato col volto di Pizzarro il conquistatore spagnolo.
In breve questa é una parte della descrizione dei beni e bellezze di questa Cattedrale nella quale non si possono fare fotografie.





Finita la visita, ci ritroviamo sulla piazza centrale davanti al bus dove ci congediamo dalla nostra guida Jaime che é stato molto efficiente.


Ci rechiamo a pranzo da una famiglia locale di ceto medio, per poter conoscere modo di vivere e abitudine.
Il marito Eusebio ci riceve e ci fa accomodare nel modesto salotto-sala da pranzo stile anni ’50. La tavola é pronta e la moglie Rosio ha gia preparato tutto. Lui lavora al Comune, lei si occupa delle 3 figlie.
Il menù consiste in: piatto di verdure bollite: patate, broccoli, carote, fagiolini, carota rossa, pomodori, senza condimento......Poi ha preparato una specialità del posto: il porcellino d’India arrosto!!!!!!! Il Guinnypeg....non ho avuto il coraggio di gustare! Quindi una zuppa di quinoa che é il cereale di eccellenza Inca e peruviano, che cominciamo appena a conoscere dalle nostre parti, sul genere del miglio o delle lenticchie, bianco o nero, con aggiunta di pezzi di patate e zucca. In seguito arrosto d’agnello con cipolle e piselli e coriandolo, piu 2 belle spighe di mais bollito (non usano arrostirlo qui, peccato), per concludere una crema di mais rosso (come un flan) alla cannella.
Il mais rosso, molto usato qui, lo si fa bollire, e col liquido con aggiunta di zucchero e limone se ne fa una bevanda rinfrescante. Oppure lo si usa per i dessert, il mais rosso però non si mangia.
Finito il pranzo, ecco che la moglie arriva, non ha mangiato con noi, preoccupata di servire i 9 invitati. Una delle figlie é tornata dalla scuola e si siede con la piccolina e i genitori e offriamo i regali che ognuno ha portato. Noi abbiam comprato un panettone che é considerata una specialità costosa che non tutti possono permettersi, gli occhi della figlia grande (10 anni) si sono illuminati!
Molti iscrivono i figli alla scuola privata cattolica che costa 100 $ al mese ed é migliore della scuola pubblica....ma son soldi..
Dopo le feste di Natale cominciano le ferie estive a scuola di 2 mesi....
Poniamo qualche domanda sulla vita, economia, abitudini e poi ci congediamo dato che il padrone di casa ritorna al lavoro. Esperienza interessante.

Il pomeriggio é libero dato che domattina si parte alle 7 per andare in Ecuador. Ritiriamo i panni in lavanderia e rientriamo in albergo per godercelo un po.
Prepariamo i bagagli, poi ci iscriviamo ad una visita guidata in albergo per vedere i quadri e la cappella....visita che meritava!
Cena con Rick e Janet e poi rientro in albergo sotto una pioggia scrosciante senza impermeabile. Ultima notte in questo magnifico albergo. Domani si va in Ecuador.


[Modificato da Elyy. 30/11/2009 17:21]
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"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré




Claudia