00 20/12/2009 10:22
Come scritto in precedenza vorrei postare alcune ricerche.
Iniziamo con Il teschio di cristallo.



Fu rinvenuto da Frederick Mike Mitchell-Hedges, in Belize nella città maya di Labaanatum. Si è poi scoperto nel 1964, grazie a Frank Dorland, che si tratta di una tecnica molto avanzata, perchè scolpito lungo l'asse principale del cristallo, che utilizza l'asse di simmetria e che diminuisce notevolmente il rischio di frantumazione del pezzo. Il teschio cambia di colore e, si avverte la sensazione di freddo e caldo, quando viene toccato.

Secondo Dorland "... il cristallo stimola una parte sconosciuta del cervello, aprendo una porta psichica sull'assoluto". In una dichiarazione alla stampa, lo studioso rivela: "... i cristalli emettono continuamente onde elettromagnetiche; dal momento che il cervello fa la stessa cosa, è naturale che vi sia interazione".

Questo minerale affascinò in passato diverse culture antiche, i greci lo chiamavano Crystallos, o “ghiaccio chiaro”. In Egitto, fin dal 4000 a.C., le fronti dei defunti venivano adornate con un “terzo occhio” di quarzo cristallino per permettere all’anima di vedere la strada per l’eternità. L'oggetto più straordinario è teschio di Cristallo scoperto da Mitchell-Hodges, addirittura l'origine è attribuita agli Atzechi, Maya o addirittura agli abitanti di Atlantide. Fu ritrovato nel 1927 da Anna, figlia adottiva di F.A. Mitchell-Hodges, fra le rovine di Lubaantun, nelle giungle dell’Honduras britannico. Dopo tre anni di scavi nell’antico sito archeologico Maya, Anna portò alla luce il teschio di cristallo di rocca, a grandezza naturale, che giaceva fra le macerie di un altare e di un muro attiguo; una mandibola appartenente allo stesso manufatto venne ritrovata a circa otto metri di distanza tre mesi dopo.I laboratori Hewlett-Packard, hanno stimato che la lavorazione del cristallo addirittura avrebbe richiesto un minimo di trecento anni e, una serie di artigiani con enorme talento.

Il mistero del teschio di cristallo si infittì ancor di più quando fu ritrovata la parte inferiore e quando, unendo i due pezzi, si vide che la mandibola si articolava col resto del teschio, creando l’effetto di un cranio umano che apre e chiude la bocca. Si pensa che il teschio fosse usato come oracolo e strumento di divinazione dai sacerdoti del tempio, si dice che a volte il lobo frontale si appanni, assumendo una tinta lattiginosa, altre volte esso emette un’aura spettrale simile all’alone della luna.