Per i testimoni di Geova, tutto è proibito, perché secondo il Corpo Direttivo di Brooklyn, tutto proviene dal paganesimo e quindi opera del Diavolo: Natale, Capodanno, Epifania, Quaresima, Compleanno, festa della mamma, recite scolastiche, sport, feste nazionali, saluto alla bandiera, inni nazionali, ecc…
I nostri lettori e specie i tdG, devono sapere che C. T. Russell, fondatore di questa setta, celebrava il compleanno e la festa del Natale. Ad informarci sono gli stessi geovisti nel loro Annuario 1976 p. 146 che scrivono:
“… Al tempo del pastore Russell, si celebrava il natale nella vecchia Casa Biblica di Allegheny, in Pennsylvania. Ora Sullivan Wakefield ricorda che a natale il fratello Russell dava ai componenti della famiglia della caca biblica pezzi da cinque o dieci dollari d’oro. Mabel P. M. Philbrick osserva: Un’usanza che per certo non sarebbe osservata oggi era la celebrazione del natale con un albero di natale nella sala da pranzo della Betel. Invece del solito ‘Buon giorno a tutti’, il fratello Russell augurava ‘Buon Natale a tutti’”.
Come si è visto, i tdG, molti anni fa celebravano il Natale più o meno allo stesso modo in cui i cristiani lo celebrano oggi. Hanno fatto regali, facevano decorazioni natalizie, hanno cantato canti natalizi. La Società Torre di Guardia era anche d’accordo con la cristianità che, sebbene il 25 dicembre non è stato il giorno in cui Gesù è nato, era il giorno per unirsi con il resto del mondo per celebrare la sua nascita.
“E’ del tutto senza importanza il giorno in cui Natale è celebrato; noi possiamo giustamente celebrarlo”. (WT 15/12/1903 p. 3290 delle ristampe)
“… non è necessario per noi cavillare sulla data. Noi possiamo unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande evento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra – ‘Il giorno di natale’.”
(WT 1/12/1904 p. 3468 delle ristampe).
Nel 1928, come afferma lo stesso Annuario del 1976 a p. 146, Rutherford, secondo successore di Russell, dopo dodici anni della sua presidenza, scoprì che il Natale era di origine pagana, e così impedì ai suoi seguaci, come sempre molto ubbidienti alla voce del padrone, la celebrazione del compleanno di Gesù. (Cf. TdG 15/6/87 p. 20 § 15). A questo punto devo dedurre che, se Russell festeggiava il compleanno e il Natale, egli non era altro che un pagano e quindi apparteneva al Diavolo. Eppure Russell si definì un unto di Dio, un profeta, anzi addirittura veniva adorato: “Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato come Re dal Signore, e per secoli dei secoli il tuo nome sarà conosciuto fra il popolo, e i tuoi nemici verranno ad adorarti ai tuoi piedi”.(WT 1/12/1916, p.6015 delle ristampe)
Nella Bibbia geovista (Traduzione del Nuovo Mondo) a Gesù viene reso omaggio e non adorato. Mt. 2,8; 2,11 Eb. 1, 6 ecc. E’ forse più importante Russell di Gesù Cristo che è Figlio di Dio?
I testimoni di Geova rifiutano la data del 25 dicembre perché è di origine pagana. “Cosa insegna realmente la Bibbia?” 2005, pp. 158, 159)
Il vero cristiano non festeggia certamente una data, ma ricorda con grande gioia che circa 2.000 anni fa, è nato il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo. “Vi annunzio una grande gioia che sarà per tutto il popolo: oggi nella città di Davide, vi è nato a voi un Salvatore, che è il Messia, il Signore” Lc. 2, 10-11 (Garofalo). E allora perché il tdG vogliono proibirci di condividere questa gioia?
I TdG sostengono che bisogna onorare Gesù Cristo come Re costituito e non come un bambino in una mangiatoia:
“Oggi un altro stratagemma del Diavolo è quello di indurre le persone a considerare Gesù solo come un bambino indifeso” (TdG, 15/12/1983, p. 9).
“… Per noi il vostro modo di vivere il Natale snatura il messaggio cristiano anche perché è dare importanza a Gesù come bambino, significa sminuirlo”. [Paolo Piccioli – Ministro di culto e portavoce della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova]
(RADIOCORRIERE TV N° 51/1991, p. 11)
La classe verticistica dei tdG ignora o finge di ignorare che Gesù fu ritenuto Re sin dalla sua nascita in quanto discendente di Davide: “Dov’è il re dei Giudei che è nato?” (Mt. 2,2).
In oltre, Gesù Cristo è il Figlio di Dio non soltanto da adulto,ma sin dalla sua nascita e quindi sin dalla sua nascita deve essere onorato e adorato (Cf. Eb. 1,6).
Il profeta Isaia lo annuncia, lo loda e lo esalta ancora prima di nascere (cf. Is. 9,5; TdG 15/12/1975 p. 747). Se i geovisti non afferrano questo concetto, rischiano veramente quello che essi stessi scrivono nella sopracitata TdG.:
“Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato” (Gv. 5,23).
Russell scriveva:
“Solamente associando il Bambino di Betlemme al Logos, onde tutte le cose furono create, possiamo comprendere la figura di Gesù”.
(Lo scenario del Fotodramma della Creazione, 1914, p. 55)
PERCHE’ LA CHIESA CATTOLICA FESTEGGIA IL S. NATALE IL 25 DICEMBRE?
“Verso l’anno 336 abbiamo notizia di una festa di natale a Roma, dove veniva celebrata il 25 dicembre. Da S. Agostino veniamo a sapere che anche in Africa pressappoco allo stesso tempo, si celebrava in uguale data il Natale… Il 25 dicembre, evidentemente, non è la data storica della nascita di Gesù, ma è stata scelta nel tentativo, da parte della Chiesa di Roma, di soppiantare la festa pagana del “Natalis (solis) invicti”. Il culto del sole era molto in voga in quel periodo di decadente paganesimo e al solstizio d’inverno avvenivano solenni celebrazioni. Per allontanare i fedeli da queste feste idolatriche, la Chiesa ha richiamato i cristiani a considerare la nascita di Cristo, vera luce che illumina ogni uomo”. (Nuovo Dizionario di liturgia. A cura di D. Sartore e A.M.Triacca. Ed. Paoline 1984 p. 919).
I tdG devono sapere che i veri cristiani, ricordano e festeggiano non una data, ma un evento, il più grande evento che ci sia stato nella storia dell’umanità: è un evento biblico salvifico. Dio stesso si è incarnato. Questo a noi interessa. La data del 25 dicembre o qualsiasi altro mese o giorno è di secondaria importanza. Nessun cristiano pensa ad un Natale pagano, come erroneamente ripetono i tdG. La Sacra Scrittura è piena di questi annunci. Per ragione di spazio rimando i lettori ad alcuni seguenti brani da meditare: Michea 5, 2; Mt. 2, 6; Lc. 2, 1-7; 15, 19; Gv. 1, 9-14; ecc. La verità è che Cristo è nato questo ci interessa. Il conoscere o meno una data, non cambia nulla. La Chiesa Cattolica non ha mai detto che Gesù è nato il 25 dicembre.
Il Natale, dunque, è commemorazione della nascita di Gesù, e questa non è stata mai proibita da Dio. Anzi il primo a festeggiarlo è stato proprio Lui inviando gli angeli, pastori, e infine i Re Magi.
Da “Sussidio per rispondere alla corrispondenza indirizzata alle Filiali”
Lettera siglata SCC:SSF 2 aprile 1984:
“… se la moglie è incredula (il marito tdg) dovrà concedere alla moglie la libertà di adorare Dio a modo suo. Ciò può significare lasciarle tenere le immagini, ed anche fare l’albero di Natale. Comunque, non permetterà di tenere gli idoli per tutta la casa o all’esterno. … Può concederle di tenere tali immagini dal suo lato del letto, cioè deve essere evidente che il fratello non vi ha niente a che fare. Lo stesso dicasi per l’albero di Natale. Non le permetterà di addobbarlo in un luogo dove sembra che tutta la famiglia sia d’accordo. Dovrà essere in un luogo riservato solo a lei.
Lettera siglata CAD 21/11/1977
“… Vendere fiori o giocattoli non è in se stesso un lavoro che contrasta con i princìpi biblici. E’ vero, tali cose possono essere comprate in occasione di feste pagane e usate anche in pratiche pagane; però tali cose possono anche essere comprate in altre occasioni ed essere usate anche per altri scopi non pagani. Quindi, non possiamo dire che la semplice vendita di tali cose, anche se in occasione di osservanze pagane rende uno pagano, un promotore di feste o pratiche pagane, a meno che chi le vende non promuove tale vendita con pubblicità che esalta o promuove la festa o pratica stessa. Per esempio egli promuoverebbe cose pagane se a natale facesse pubblicità alla vendita dicendo: “Comprate qui i vostri doni natalizi”, o “I vostri bambini avranno un buon natale con i nostri giocattoli.”
Lettera siglata SCB:SSA 20/4/1984
“… Per quanto riguarda i panettoni e i pandori, la situazione è diversa. I panettoni e i pandori per quanto si possa sapere non hanno un significato particolare legato a qualche pratica antiscritturale, anche se tradizionalmente si consumano nel periodo natalizio. Ma si consumano anche in altri periodi dell’anno e, particolarmente i panettoni, sono anche destinati all’esportazione quali caratteristici prodotti dolciari italiani. Quindi, per quanto riguarda i panettoni e i pandori, crediamo sia bene lasciare alla coscienza degli individui la responsabilità di decidere sul da farsi. Per cui, nel caso da voi menzionato per la lavorazione dei panettoni e pandori, saranno i fratelli singolarmente a prendere le loro decisioni, secondo la loro coscienza addestrata sulla Parola di Dio”.
Buon Natale da
Ilnonnosa