00 03/01/2010 16:16
Re: Re:
flabot, 01/01/2010 12.49:





Ma il convivere con queste situazioni, fino al punto di santificare il fondatore delle medesime, in che luce mette la chiesa cattolica, tanto diversa dai TDG


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Caro Flabot, anche ammesso che il contenuto del testo di cui stiamo parlando possa essere generalizzato (io conosco diversi membri ed ex-membri dell'Opus Dei, docenti universitari, che mi hanno dipinto la loro vita all'interno di questa prelatura in termini decisamente meno foschi), che diavolo c'entrerebbe quanto succede nell'Opus Dei oggi con la santità del suo Fondatore? Josemarìa Escrivà è un santo perché ha testimoniato in vita delle virtù cristiane eroiche (anche se, come ogni essere umano, fu condizionato dalla situazione storico-culturale in cui visse). Se oggi alcuni di coloro che si ispirano alla sua opera la tradissero nei fatti, che colpa ne avrebbe mai lui?
Come dicevo rispondendo ad una missiva inviatami da un forista sull'argomento, io ho come l'impressione che l'Opus Dei sia una realtà così scomoda che si faccia di tutto per demonizzarlo. Ci sono un'infinità di studi e di volumi su questa realtà, scritti sia da suoi membri che non, sia da cattolici che non, alcuni sono molto critici (come il volume di cui stiamo parlando) altri estremamente elogiativi. E' se non altro probabile che la verità stia nel mezzo, a mio avviso. Sono dell'idea che stia succedendo con l'Opus Dei quanto successe secoli fa con l'Ordine dei Gesuiti, che fu vittima di una tale campagna negativa di stampa da indurre il papa a sospenderlo (anche se questo non ebbe, ovviamente, alcuna ripercussione sulla santità del suo fondatore). Oggi la storia ci ha chiarito che gran parte di questa leggenda nera era alimentata dai poteri forti dell'epoca a cui i gesuiti (adempiendo alla loro missione) avevano pestato i piedi (chi si ricorda il film “Mission”?). Forse un giorno la storia renderà il medesimo servizio anche all'Opus Dei, il tempo, del resto, e galantuomo.
Per chi voglia sentire altre campane su questa realtà ecclesiale, posso suggerire una ricca bibliografia pro e contro la medesima.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)