Piccola precisazione sull'uccisione degli animali:
personalmente sono contrario a ogni forma di caccia e di sterminio di qualunque creatura innocente. Ma solo ed esclusivamente se fatto a fini di puro divertimento e di piacere personale. Infatti questo modo di fare io lo chiamo assassinio.
Ma non considero sbagliato invece il macello per la produzione di carne animale da consumare nella dieta alimentare umana. Questo non è assassinio ma semplice nutrimento.
E' una legge che prevede la natura stessa, tant'è che esiste la catena alimentare che prevede l'esistenza di anuimali carnivori che si nutrono di animali erbivori o carnivori.
Questa catena è prevista dalla natura stessa.
E tanto per aprire una piccola parentesi, mi pare proprio che anche l'animale ebrivoro che viene predato dal carnivoro non si lasci immolare spontaneamente,
ma sebbene la cosa sia prevista dalla catena alimentare naturale, cerchi di fuggire e di scappare. Perciò non ritengo significativo che anche in altre circostanze non ci sia una predisposizione spontanea dell'animale all'uccisione. Chiusa parentesi.
A differenza dell'animale, l'uomo è dotato di un grande intelletto superiore, cosa non riscontrabile in nessun'altra forma di vita del pianeta, ed è quindi naturale che, così come organizza il lavoro (crando aziende e pianifgicando il personale dipendente), organizza la sanità (creano ospedali e pianificando le mansioni di primari, medici, dottori e infermieri), organizza la previdenza sociale, ecc (e la lista potrebbe continuare all'infinito) si organizzi anche nell'ambito dell'alimentazione con l'uccisione di prede che sono
naturalmente destinate a essere cibo per l'uomo, mediante la produzione industriale.
Così come non cambia il senso della produzione di una maglietta dal sarto che la confeziona all'azienda di moda che la fabbrica in serie, non dovrebbe cambiare nulla dal semplice allevatore di maiali che uccide il suo maiale per nutirsi alla grtande distribuzione che uccide tantissimi maiali per procurare tanta carne da vendere nei supermercati.
Sempre per mangiare uno lo fa. L'importante è che rimanga però per questo scopo. Diverso è invece il caso di chi caccia e uccide per il solo scopo del puro divertimento in quanto una cosa del genere non è prevista nemmeno dalla natura (il leone infatti quando ha lo stomaco pieno, se pur gli passa un agnellino davanti lo lascia tranquillo senza fargli alcun male: questo dovrebbe essere indicativo del fatto che,
per la natura, la caccia è lecita solo in caso di nutrimento e mai per nessun altro motivo,
altrimenti sarebbe assassinio.
A me sembra estremista la posizione sia di chi ritiene lecita la caccia sempre e comunque (anche per sport e puro divertimento) sia di chi invece considera assassinio qualunque soppressione di un animale (anche a scopo nutrizionale).
Per quanto riguarda la confessione non mi esprimo ma io so sempre che quando l'ho fatta l'ho sempre fatta con cuore sincero e dispiaciuto per le azioni sbagliate. Quando ero Tdg a volte mi sono confessato dagli anziani (sebbene non avessi commesso dei peccati gravi) e ho fatto lo stesso da cattolico. Se la confessione è fatta solo per sè stessi allora non ha alcuna utilità, ma se la confessione è fatta perchè si è dispiaciuti con Dio e per poter ristabilire la propria relazione con Lui mettendo a nudo davanti a un altro fratello cristiano la propria anima, allora ha senso eccome.
Diciamo che l'errore, come in qualunque cosa esistente nella vita, è quando si fanno le cose per abitudine svuotandole del loro vero valore e significato. Ma il problema non è la cosa in sè ma l'attitudine mentale usata nel compierle.
Anche fare le cose per abitudine all'interno del matrimonio può rendere vuota e inutile, senza significato quindi, l'unione con il nostro coniuge.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 07/03/2010 10:06]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico