Quando, in Genesi, vien detto:'' Positivamente morirai'' (traduzione NM) e via, via nell'AT altri versetti in cui si ribadisce che i morti ''non sono consci di nulla'', oppure, cito a memoria, '' fai ora, perchè non c'è attività dopo la morte'', ci si riferisce a correnti giudaiche che non avevano ancora elaborato che nefesh e anima, non sono concezioni contrapposte, ma simili.
Poi, nel NT c'è la parabola del povero Lazzaro e del ricco che, pur essendo morti, sanno l'uno dell'altro e via, via, seguendo, fino all'apparizione del Cristo risorto sulla via di Emmaus.
Che scopo avrebbe avuto Dio nel concedere Sua simiglianza ad esseri umani destinati a perire sia che avessero avuto fede o meno, che valore avrebbe il sacrificio del Cristo se, dopo la morte, non ci fosse stata una speranza.
Con la resurrezione ci avrebbe dimostrato che era Dio, ma null'altro.
Invece il messaggio è che chi ha fede avrà vita eterna, mentre chi non ne ha, avrà, come condanna, la lontananza da Lui.
Il mistero di come i corpi, dopo il Giudizio, possano apparire come umani, ma in realtà abbiano altra struttura, non lo sappiamo, nè siamo in grado di sapere, almeno penso, se sia solo con la morte fisica che poi si possa raggiungere la completezza.
Gabriella