00 31/07/2010 14:57
Caro Flabot, il tuo pensiero su l’essere “ Oggettivo” o “ Soggettivo” è condivisibile, ma non in questo caso, se dovessimo discutere su delle “interpretazioni “ allora senza dubbio ciò che si comunica è un pensiero soggettivo, il quale può essere condiviso o meno, nel nostro caso non si tratta di interpretazioni ma del riconoscimento storico del vissuto, ora in questo caso la discussione non può più essere soggettiva in quanto prove provate attestano un determinato avvenimento.

Ad esempio gli storici non mettono in dubbio l’esistenza di Socrate, ora poiché egli non ha scritto e non ci ha lasciato nulla sappiamo della sua esistenza tramite i suoi discepoli, in modo particolare Senofonte e Platone, questi ed insieme a qualche altro furono i discepoli di Socrate, essi furono testimoni oculari e quindi storici di Socrate, ora con queste poche informazioni nessun storico mette in dubbio che il Socrate fu un personaggio reale, perché dunque nel caso di Gesù che anch’egli non lasciò nulla di scritto ma abbiamo a sua testimonianza non qualche suo contemporaneo bensì molti di più sia di discepoli che profani, e questo anche rispetto a Socrate, qualche pseudo storico ancora ha idee negazioniste accettando Socrate(cito Socrate poiché citato da Bossi, ma ve ne sono molti altri simili a Socrate) e rifiutando Gesù.

Il risultato di questo non può essere collocato come soggettività bensì come oggettività, e questo è lo scopo dei miei post di contestazione al suo libro.

Riguardo poi alle risposte bloccate sono d’accordo con te, quindi rivaluto se sia il caso di aprire ora la discussione invece della fine.
Ciao Flabot
Franco


“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

www.esserecattolici.it