Vincy dice.
Caro Franco, potresti spiegare più a fondo i "doni preternaturali"?
Magari anche con qualche riferimento biblico o d'altro genere?
Grazie.
Prima di tutto, l’argomento in questione è prettamente “Metafisico”, ed in base a ciò possiamo analizzare l’argomento.
Un altro aspetto da tener conto è, la Bibbia non è un libro da cui attendiamo tutte le risposte, molte di esse vengono evidenziate in base ai vari contesti, ad esempio nella Bibbia non c’è nessun riferimento diretto al Purgatorio, quindi se ci si aspetta una risposta alla domanda se “esiste il Purgatorio?”, non la troverà, ma i Teologi possono in base al contesto “estrapolare” tale parola com’è narrato nel libro dei Maccabei.
Ora, con la stessa metodologia possiamo analizzare cosa siano i doni “Preternaturali”, e com’era la situazione di “Adamo” prima di peccare.
Padri hanno voluto precisare, in base ai testi di Gen 1-2, in cosa consistesse l’esperienza di grazia e di libertà del primo uomo, dalla riflessione patristica risultano quattro aspetti dell’umanità nello stato di grazia originaria che, a partire dal secolo scorso, prendono il nome di doni preternaturali.
L’uomo in quanto uomo è depositario di vari doni, ed essi sono “Doni Naturali – Doni Preternaturali – Doni Soprannaturali”, esaminiamo brevemente le loro caratteristiche.
Doni Naturali.
Essi sono propri indipendentemente dalle caratteristiche dell’uomo, e sono
Il Corpo.
La cui provenienza è esclusivamente terrena, materiale, come altra parte lo sono gli animali, e qui la Bibbia ci dice che in quanto corpi materiali tutti muoiono.
L’Anima.
Essa è l’essenza della persona, l’IO, è ciò che identifica Vincy come Vincy e non come Franco, in essa sussistono le facoltà Intellettive.
L’anima dunque non è materiale ma immateriale, non per generazione ma per Creazione infusa nel corpo materiale, e come la casa del corpo carnale è la Terra, la casa dell’Anima Spirituale è il cielo, presso Colui che la creò, ed è lì che alla morte del corpo essa si dirige.
Le Facoltà.
Le facoltà sono intrinseche nell’anima, la capacità dell’uomo di relazionarsi con il tempo, con gli altri, di elaborare progetti. Ecc.
Doni Preternaturali.
Questi, erano doni di perfezionamento e quindi non naturali, essi perfezionavano quei doni naturali quale il corpo e l’anima.
Questi doni si suddividono in quattro aspetti.
L’Integrità.
Questo dono rendeva le “passioni” in perfetto equilibro, rendendo immune dalla concupiscenza, non che la concupiscenza sia qualcosa di sbagliato, poiché tra i vari significati significa anche “desiderare”, e questo di per se non è sbagliato, ma la concupiscenza alimentata da errate passioni porta l’uomo ad un comportamento errato.
L’Impassibilità.
L’impassibilità è una caratteristica in cui non vengono manifestate le proprie emozioni, quindi da parte dell’osservatore non nota nulla.
Nel corpo di “Adamo” vi era questa impassibilità, non vi erano malattie, dolori, sofferenze, causate dal corpo stesso.
La scienza infusa
Tale definizione indica che “Adamo” ebbe all’atto della sua creazione la conoscenza (scienza) di ciò che in quel momento era necessario, ad esempio dare il nome a tutti gli animali, ma con il tempo questa scienza sarebbe molto aumentata, poiché l’ignoranza non è un atto voluto da Dio.
L’Immortalità.
Ciò non significa che “Adamo” non sarebbe morto, ma sarebbe stato trasformato istantaneamente da corpo carnale in corpo spirituale, ad esempio Maria è nata senza peccato, quindi in teoria non avrebbe potuto morire, come diversi interpretano l’immortalità, Maria fu assunta in cielo con il suo corpo, ma, glorificato, cioè un corpo spirituale il medesimo che “Adamo” avrebbe avuto.
Doni Soprannaturali
Sono quei doni che il Creatore diede ha causa dell’intima relazione con Lui.
Essi sono,
la Grazia Santificante, le Virtù Teologali, i doni dello Spirito Santo.
Questa era la situazione di “Adamo” prima del suo peccato.
Ora com’è la nostra situazione?
La riflessione dei Padri è passata solo in parte nell’insegnamento ufficiale della Chiesa. Il Magistero si è pronunciato solo su due dei quattro doni suddetti: l’immortalità e l’integrità. La motivazione è che al Magistero importa di più precisare cosa si recupera effettivamente col Battesimo, di quella innocenza originaria. Sembra che l’impassibilità e la scienza non possano dirsi recuperati col Battesimo: la persona umana resta sempre soggetta alle malattie e all’invecchiamento, neppure la scienza è recuperata, ci si dibatte per acquisire con difficoltà la comprensione del cosmo.
Gli altri due doni sono invece già recuperati durante il cammino di fede, l’immortalità è la prima conseguenza del Battesimo, in senso certamente non biologico. La morte non è una tappa di annientamento per chi muore in Grazia di Dio. L’integrità è recuperata nel senso che la Grazia battesimale libera gradualmente la volontà dell’uomo dalle inclinazioni negative e dalle debolezze che ostacolano la realizzazione della volontà di Dio.
Purtroppo la domanda di Vincy avrebbe richiesto un approfondimento per ogni punto trattato, e non sempre in un post è possibile.
Franco
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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