00 28/12/2010 10:47
Re: Re:
Cristianalibera, 12/28/2010 10:05 AM:




Visto che si tratta di due nature una umana ed una divina perché mai Gesù dovrebbe dire che il Padre è più grande di lui, anzì io addirittura direi che potrebbe benissimo essere il contrario cioè Gesù ha due nature mentre il Padre una sola...non so se rendo idea, ha per cosi dire una marcia in più, non è cosi?





Il figlio di Dio non è un altro Dio rispetto al padre ed allo Spirito santo, è lo stesso Dio, ergo da questo punto di vista non ha nulla di differente in quanto alla natura divina, con le altre due persone divine.
Aggiungendo a se la natura umana, la sua natura divina non viene intaccata in nessun modo, rimane immutabile perchè non può essere altrimenti, tra la natura divina e quella umana vi è solo comunicazione e partecipazione razionale, la natura umana del figlio di Dio ha una volontà propria rispetto a quella divina anche se concorde, in quanto uomo quindi è inferiore alla deità, dipende appunto dal sistema di riferimento che usi, dal punto di vista che si usa, in quanto uomo è un essere finito esattamente come noi, ecco perchè il padre è maggiore di lui ed è il suo capo.
Possiamo allargare questo concetto portandolo su un altro piano, essendo il padre il generante e non avendo ricevuto l'essenza da nessuno, egli ha il primato logico sul figlio che invece è da lui generato e dal quale riceve la sua essenza, quindi da un punto di vista logico, il padre è maggiore del figlio anche nella dimensione divina, ma solo ed unicamente da un punto di vista logico e non ontologico.




Questo per primo secondo visto che queste due nature comunicano tra di loro come è possibile che Gesù diceva pure che lui non sapeva della sua seconda venuta mentre il Padre sì?
Insomma per me la trinità certi dilemmi non li ha ancora risolti me lo potresti spiegare in parole tue Mario, magari capirò meglio.!

[SM=g1916242]
Veronika





Questo l'ho spiegato bene:

"Infine dobbiamo specificare che la comunicazione che vi è tra la natura umana di Cristo e la sua natura divina è asimmetrica, cioè mentre è totale dall’uomo al Dio, è parziale dal Dio (che è infinito) all’uomo (che è finito), ne consegue che la sua consapevolezza del suo essere anche Dio è stata progressiva, graduale, si è accresciuta nel tempo, ecco spiegato il suo ignorare alcune cose proprie della deità, come ad esempio il non conoscere il giorno e l’ora della fine del mondo, in quanto uomo non poteva essere onnisapiente, altrimenti sarebbe venuto meno il suo essere veramente uomo, immaginiamoci questa comunicazione come un imbuto al contrario: Mentre solo una parte dell'onniscienza di Dio giunge all'uomo, tutto quello che l'uomo conosce usando i suoi sensi arriva a Dio."
Meglio di così non so fare...
Ciao cara